Attraverso il tuo dire trapunterai di luce il mantello dei sogni, non lascerai parola che resta se non l'avrai proferita attraverso la voce dell'anima.
Ricama il vivere della tua essenza ora che hai in animo la sua stella più lucente, quel dire antico non ti appartiene più, riconosciti.
Annuncia la tua santa meraviglia a chi ancora non crede che si possa vivere tra le mura di un anima che ha nel cielo la sua unica dimensione.
Sappi guardare attraverso il non dire di chi ti è al fianco e capirai che l'amore chiede grandi spazi per diffondere il proprio respiro.
Concepisci il guardare anche quando nel guardare non scorgerai stelle.
Le stelle vestono di trasparente dimensione quando sanno d'esser viste, allunga le mani il non vederle non le renderà impalpabili.
Sia di questo giorno il tuo concepir missione, e di questa missione ne farai bandiera in una vita che accenderà di luce il mondo.
Un Giorno rimarrà il desiderio di conoscersi meglio
Rimarrà il desiderio di un bacio galeotto. Il desiderio di specchiarsi ancora negli occhi.
Cosa diranno i nostri cuori per tante occasioni sprecate. Che ne sarà della nostra santa intesa, cesserà, chi lo sa.
Quando l'ultima lacrima attraverserà le tortuose e ruvide pieghe della vita, giunta sulle labbra, avvertiremo la forza di assaporarne l'essenza. Gusto amaro come i dolori di tutta una vita, gusto saporito come le gioie, gusto insapore come le cose desiderate e mai realizzate. Quella lacrima che, colma di esperienze, porteremo dentro di noi convinti di ricominciare.
Niente ci potrà portare nei luoghi e nel tempo che abbiamo vissuto. Sarai Tu, se sarai al mio fianco, ad apprezzare quanto ti ho voluto bene. Sarai Tu la testimonianza del nostro amore.
Una corona di spine sul mio capo, per non concedermi il lusso, di avere con Te peccato.
Rinuncio a pensare, per non leggere i tuoi pensieri. Otturo gli occhi per non cadere, in tentazione di una visuale celestiale. Tappo le orecchie per non udire la tua musica rabdomante. Soffoco per non respirare il tuo profumo. Muoio per non farti del male.
La mia anima flagellata da un fendente, una lama tagliente che non concede niente.
Questa atrocità mi fortificherà. Splendente come il sole, luminoso come la luna, immenso come il mare, supererò me stesso per poterti amare.
Leggeri, rigogliosi, liberi ed orgogliosi, aspettiamo la brezza, per muoverci con delicatezza. Siamo il simbolo delle aurore, ma giunti al massimo splendore, un vento gelido ed impaziente, ci ruba la vita in un niente. Tu che stai ad aspettare, cogli il petalo che ti ha fatto sognare. Portalo vicino al cuore annusa il suo odore ricorda il nostro amore.
Sofferenza e mal comprensione sono il pane di chi cammina incontro al suo stesso idolo.
Non ascoltare il vento che sparla del tuo essere, quel tifone cieco proviene dal buio del non vivere.
Cavalca coraggiosamente il tuo buio tifone, saprai consumarne l'impeto che implora il tuo ascolto, e al calar del suo grido, ascolterai la voce del tuo luminoso cuore, dove mano santa, valuterà il peso del dire con la bilancia dell'oro e del fieno.
L'oro lo conserverai nel forziere del tuo cuore e il fieno lo brucerai senza rimpianti sull'altare della tua nuova vita.
Sai di vita, sai di amore, sai di bello... sai di ciò a cui non sono capace di rinunciare sai di ciò che mi manca e voglio a tutti i costi, sai di ciò di cui mi sono innamorato. Sai di te.