Scritta da: Marco Teocoli
in Poesie (Poesie personali)
Emozione
Anche chi scrive tanto,
come me
col cuore affranto,
al tuo dire
rimane ad udire.
Non parole,
solo emozione
e commozione.
Commenta
Anche chi scrive tanto,
come me
col cuore affranto,
al tuo dire
rimane ad udire.
Non parole,
solo emozione
e commozione.
Attenta, oltre il vuoto che ti invade,
questo cuore non veduto ascolta
prima che sfinito salpi per l'eterno.
È passata, come parte della nostra vita
l'ora della tortura e delle acri parole
or muto e spento è il cratere d'ira
lontane son ceneri e fuliggini
sgombro di lapilli l'orizzonte;
al sicuro in questa tersa aria
esci dal rifugio e torna al sole.
Altro e nuovo tempo ti involi
con altro passo ripulsino le vene
un ineffabile t'afferri e ti regga.
Non vedi le divenienti
case di speranze che si stagliano
oltre quel che scorgi
che a tentati strappi
ancora intatta è la trama
e che alla pozza semivuota
altra acqua vi giunge?
Poche scintille di screzi
non possono bruciare un ceppo;
a qual fosti ritorna, amante
mutata da altro sapere aspettami
ti raggiungerò a tuo comando.
Se un alato dal plume ingrigito
si insacca in una rete e vi resta
se stanco di volare sceglie dove morire
non ti impaurire e accoglilo
qualche cinguettio pur udirai.
È questo voler essere con te
in un angolo di luce
il voto che ancor mi nasce nel petto
se da pellegrino ti raggiungo
e hai fede non rifiutarlo
basta dibattersi tra il qui e là
tra rinvenimenti di luce
e tenebre d'orgoglio
vivere di respiri di oscurità
qual dèmoni incarnati.
Di serenità avvampati
in pace ritroveremo un aspetto
con cui mostrarci al mondo
non divisi, ma anima indivisa,
che compie due destini.
Non ucciderti né uccidermi
nello stupore di amare
troverà un premio il cuore
prima dell'ultimo schianto
qualcosa sosterrà due vite.
Ognuno fa i suoi viaggi:
chi per i paesi del mondo
chi nel cuore di un altro
solo i ciechi di natura
possono non aver visto nulla.
Mila screziata
Mila arancione
pelo di volpe
ovale ciccione
Occhi di luce
lingua raspante
denti appuntiti
muso pimpante
Gatta sbagliata
creatura ribelle
canzone stonata
che va dentro la pelle
Dono prezioso
finalmente capito
fammi ridere ancora
e, non mordermi il dito.
Biagio Antonacci, un uomo prima di tutto.
A volte commettiamo l'errore
di non pensare con il cuore.
Pensiamo che Bush sia il migliore,
che a Berlusconi non manchi il potere,
che il papa abbia solo il dovere
di redimere e pregare,
che Del Piero sappia ben giocare
e che Antonacci debba cantare.
Ci sfugge l'idea che
sono uomini
dediti
a sacrificare,
a cambiare,
a migliorare,
a far sognare
altri uomini.
Per i loro pregi
ottengono vantaggi.
Per i loro difetti
riempiono le gazzette.
Dovremmo pensare all'uomo
che c'è in loro e non al duomo
di pietra e roccia costruito
in un luogo proibito.
Pensare che il poeta, l'artista
come Biagio metta in pista
prima il cuore, per arrivare
sul palco, a sudare
gocce di eccitazione,
disorientato dall'emozione.
Pensare al momento
in cui è alto il fermento
e dare una pacca sulla spalla
per conquistare la folla.
Grazie Biagio Antonacci,
col tuo cuore ci riempi di abbracci,
per non essere intransigente
con un pubblico esigente.
Non temo la morte
perché il nulla è.
Ma temo di non aver tempo sufficiente
per dire e fare ciò che andrebbe fatto.
Temo di perdere le forze
la capacità e la dignità
di un vita normale.
Temo la solitudine di una malattia,
non tanto il dolore o l'agonia.
Temo le cose lasciate a metà,
quelle che avrei potuto o dovuto dire.
Non temo il passare degli anni,
forse quello dei suoi segni.
Non quelle delle rughe o dei capelli bianchi.
Ma il perdere la ragione e il sentimento,
perdere i ricordi e la memoria nel tempo.
Avrai...
Avrai una vita,
incerta con qualche certezza.
Avrai in quelle certezze,
voglia di altre conferme.
Avrai fra mille lacrime,
la ragione del tuo sorriso,
avrai in quel sorriso ancora
voglia di ridere.
Avrai mille occasioni,
con qualche vera opportunità
avrai in quelle opportunità
voglia di arrivare.
Avrai fra molte passioni e amori
un solo vero amore
avrai in quel amore il vero
senso del tuo essere.
Avrai... avrai...
In tutti questi avrai
Voglia di vivere e amare ancora.
Stringi più forte
quello che Tu hai,
Tu hai voluto,
Tu hai trovato.
Se Tu hai una mela,
la dividi con me?
Abbiamo mezza mela
per uno!
Se Tu hai un'idea,
la condividi con me?
Abbiamo un'idea
ciascuno!
Tu non hai torto,
Tu hai ragione,
Tu hai fiducia;
Mille armi Tu hai...
Tu hai un angelo
accanto a Te,
Tu hai come chiamarlo;
Qualcosa Tu hai
ma Tu hai voglia d'altro...
solo tu "hai" un senso!!!
Mentre Tu hai una cosa,
questa può esserti tolta
ma quando tu la dai,
ecco, l'hai data
e sai che nessun ladro
Te la può rubare
e allora è Tua per sempre...
Questa è la voce del Tuo vento
Tu solo hai parole,
Tu hai regalato un'esperienza,
Tu solo hai pagato,
ma Tu hai mai pensato?
Tu hai paura?
Tu hai domande,
Tu non sai rispostendere?
Dimmi...
Tu hai fatto la valigia?
Sei Tu che mi hai fatta così!
Ma credimi
solo tu hai!!!
Gli occhi sono come il mare:
come esso riflette il cielo.
Loro riflettono l'anima.
Il mare quando c'è la
tempesta diventa grigio,
cupo, come gli occhi
quando l'anima è triste.
E il mare quando è
estate diventa limpido,
luminoso, come gli occhi
quando l'anima è gioiosa.
Si può capire l'umore della
persona dagli occhi,
lo specchio dell'anima,
ed è come capire il
tempo da com'è il mare...
Il dolore,
per la perdita di chi ami,
non è soltanto la sofferenza,
di ogni parte del tuo corpo,
ma anche la dannazione dell'anima,
nel continuare a rivivere,
per sempre, nel ricordo.
Ti stringo a me,
in un tenero abbraccio
ora che sei ancora mio
perché sei appena nato.
Ora che non puoi ancora camminare
Che ancora sogni tuoi non hai.
Ti regalo con la fantasia i miei
quelli che vorrei per te.
Quelli dei mille traguardi
e prive di sconfitte
Quelli che ogni mamma
sogna per suo figlio.