Mi fai soffrire, neanche ti rendi conto. mi passi davanti, facendo il vago, neanche ti rendi conto di quanto mi fai soffrire. quel tuo ignorarmi, nonostante tutto, nonostante tu sappia quanto io tenga a te, neanche ti rendi conto quanto io stia male.
sai che mi pento dei miei errori, ma nonostante questo... non ti importa, non ti rendi conto... no,non ti rendi conto,io ti amo! Ti guardo da lontano,sperando che in un solo secondo tutto il mondo cambi, come se un angelo potesse far cambiare le cose per dare un po' di amore,anche solo a noi due. neanche ti rendi conto, di quanto ti voglio. anche tu mi vuoi,ma l'orgoglio e il non saper perdonare ti accecano, neanche ti rendi conto.
Sono andata in fondo al mare a curiosare i ricci pungenti e dispettosi, a fare i dispetti alle meduse, a solleticare i polipi innervositi e offesi, a rincorrere le balene. Toh, un granchio ci prova e io volo via, via su nel cielo... su una stella, la stella più brillante e poi su quella più luminosa saltellando su questa e su quella, di qua e di là. Ho abbracciato la luna che da sempre mi sorride e mi consola per guardare dal suo naso la distesa del mare e le vette lontane e poi giù scivolare sui suoi raggi come liane sospese nella notte per attraversare di raggio in raggio città e paesi senza tempo, senza fretta, templi e giardini, miserie e ricchezze... e ho incontrato il sole grande, rosso caldo... immenso.
Guardo quella foto con i bordi corrosi da mille lacrime che ormai non ingoio più e mille ancora che invaderanno ogni mio singolo poro del mio viso, il mio viso che ha subito anni di indifferenza, di paura, di notti passate a chiedermi perché... Accarezzo il tuo viso angelico che tanto ho amato, che amo ancora, che amerò per sempre, quel volto che mille volte mi ha sorriso, che mille volte non mi ha guardata, che mille volte è andato via da me per non tornare, che mille volte ho visto piangere... Ora il vento destino soffia contro la mia vela, mi affido a lui perché non ho più la forza di remare contro... Vado dove lui vuole, senza chiedermi se domani sarà il sole a svegliarmi o sarà un gelido inverno che dentro di me regnerà ancora.
All'alba con la brezza ci sei con la tua tenerezza pronta a vivere un giorno, con le fatiche attorno, con il tuo amore materno, per un avvenire eterno.
Entri piano piano nel cuore di ognuno. Navighi a bordo della tua bontà.
Adesso mordo il tuo silenzio per poter gustare le tue parole vere.
Immagini del tuo tempo affiorano in un momento di tristezza, con la consapevolezza che domani, nelle nostre mani ci sarà la speranza della vera essenza che inseguiamo, per dire "ti amo", ad un mondo grottesco, che di fiabesco ha solo la natura.
Ma tu con la testa dura per la tua strada vai ed un giorno vedrai, i tuoi sogni realizzerai.
Mamma non farlo ti prego Sono qui ho voglia di esserci. Voglio la tua stessa possibilità Vedere il mondo con i miei occhi. Come tu lo vedi con i tuoi. Non lasciami vagare nella nullità. Voglio dei sogni un amore. Un vita vera, non respingermi. Voglio vivere come vivi tu. Voglio conoscerti stringermi a te. Se lo farai ti mancherò. La tua vita non sarà più la stessa. Amami fammi nascere non te ne pentirai.
Attenta, oltre il vuoto che ti invade, questo cuore non veduto ascolta prima che sfinito salpi per l'eterno. È passata, come parte della nostra vita l'ora della tortura e delle acri parole or muto e spento è il cratere d'ira lontane son ceneri e fuliggini sgombro di lapilli l'orizzonte; al sicuro in questa tersa aria esci dal rifugio e torna al sole. Altro e nuovo tempo ti involi con altro passo ripulsino le vene un ineffabile t'afferri e ti regga. Non vedi le divenienti case di speranze che si stagliano oltre quel che scorgi che a tentati strappi ancora intatta è la trama e che alla pozza semivuota altra acqua vi giunge? Poche scintille di screzi non possono bruciare un ceppo; a qual fosti ritorna, amante mutata da altro sapere aspettami ti raggiungerò a tuo comando. Se un alato dal plume ingrigito si insacca in una rete e vi resta se stanco di volare sceglie dove morire non ti impaurire e accoglilo qualche cinguettio pur udirai. È questo voler essere con te in un angolo di luce il voto che ancor mi nasce nel petto se da pellegrino ti raggiungo e hai fede non rifiutarlo basta dibattersi tra il qui e là tra rinvenimenti di luce e tenebre d'orgoglio vivere di respiri di oscurità qual dèmoni incarnati. Di serenità avvampati in pace ritroveremo un aspetto con cui mostrarci al mondo non divisi, ma anima indivisa, che compie due destini. Non ucciderti né uccidermi nello stupore di amare troverà un premio il cuore prima dell'ultimo schianto qualcosa sosterrà due vite. Ognuno fa i suoi viaggi: chi per i paesi del mondo chi nel cuore di un altro solo i ciechi di natura possono non aver visto nulla.