Poesie personali


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie personali)

Ricordo ancora...

Quelle carezze che sembravano
d'affetto, quella figura adulta.
Quelle mani sudate
quella voce sussurrante,
parole d'amore, affettuose.
Mentre nel buio scendevano
sotto le coperte
le mani accarezzando
in modo violento
quel corpo innocente.
Strappando dal mio corpo
un grido d'aiuto.
Che nessuno ha udito
o voluto udire.
Quando la vergogna
Si fa omertà.
Quando quel sonno diventa incubo,
le carezze le ripugni.
Speri che sia stato un brutto sogno.
Che domani qualcuno ti aiuterà,
invece tutto resta un segreto
da dimenticare.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie personali)
    La vita, questa vita,
    mi piace troppo.
    Con le sue incertezze
    Le sue probabilità
    Con i suoi tramonti
    dai mille colori.
    Il mistero
    del sorgere del sole.
    Con le onde del mare
    Con la passione degli adolescenti
    I grandi amori che nascono.
    Quelli che finiscono.
    Con il vento che accarezza i capelli
    Il calore del fuoco
    E quell'incontro proibito
    Quei amori segreti.
    Le piccole trasgressioni.
    I piccoli grandi traguardi
    Le lacrime di dolore
    che lentamente diventano di gioia.
    Il certo di oggi l'incerto di domani.
    La vita questa vita mi piace troppo.
    Per tutto quello che c'è.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie personali)
      Mi mancano i momenti del passato
      quando ancora c'eri,
      quando il dire poteva ancora esserci,
      quando il tuo sorriso accompagnava
      i nostri giochi e
      i tuoi rimproveri,
      i nostri sbagli.
      Quando il tuo sguardo
      vegliava su di noi.
      Quando insieme a mamma sorridevi e
      insieme a noi giocavi.
      Mi mancano i momenti vissuti
      e quelli non vissuti insieme,
      di quell'infanzia passata
      non vissuta mai realmente.
      Mi manca l'impossibile che c'è stato,
      il possibile che non ho vissuto.
      La magia che c'è stata
      e quella solo immaginata.
      Quello che insieme abbiamo fatto,
      quello che non abbiamo potuto fare
      e quello che non abbiamo saputo fare.
      Mi manchi tu Papà.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Fiore di campo

        Ho assaggiato il sorriso
        dei tuoi occhi,
        sconfinati in questo prato,
        gustando piano il sapore
        semplice, acre e dolce
        del fiore giallo di campo
        che tieni ancora stretto tra i tuoi denti.
        Ho poi risposto allo sguardo
        delle tue labbra,
        socchiuse a fissar le mie,
        respirando con timore un profumo,
        intenso e a me mortale,
        che pare bianco fiore d'oleandro
        per quanto m'abbia tolto ogni respiro.
        Chi sei, fiore di campo?
        E la tua linfa è dolce,
        o velenosa?
        Perché quello che più temo
        è d'essermi ormai ucciso
        poggiando la mia bocca su di te.
        E ancor di più m'uccide
        la consapevolezza
        che quant'ho fatto, io lo rifarei.
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          Scritta da: Marco Teocoli
          in Poesie (Poesie personali)

          Il cuore

          Speravo di vederti, queste ore un'eternità.
          Ormai mi comanda, mi dice quello che devo fare e dire.
          A volte mi fa paura per il modo di comportarsi.
          Mi dice di aspettarti anche con gli occhi stanchi.
          Lo hai viziato
          lo hai coccolato
          lo hai abituato
          e lui ha sperato.
          Ti darei i miei occhi per vedere
          ciò che lui fa vedere.
          Fermerei l'orologio per ore
          per farti conoscere lui, il mio cuore.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Portami via

            Portami via di qui, fai volare il mio pensiero;
            forse non serve fisicamente scappare,
            ma vorrei che la mente si estraniasse davvero
            e libera ricominciasse a fluttuare...

            Non so chi tu sia, non so perché ti scrivo...
            o forse si... cerco un aiuto che non trovo;
            che nessuno potrà mai darmi, mi accorgo...
            si scatena un turbinio... di emozioni, un rovo.

            Così scrivo... viaggio al centro del mio cuore,
            cercando le forze che possano farmi risorgere,
            affrontare e respingere la tristezza del dolore.

            Ti prego portami via... mostrami la strada...
            almeno; perché possa percorrerla e rivedere la luce,
            quella che alla felicità pian piano conduce...

            Ti prego aiutami, proteggimi... sorreggimi...
            so d'avere la forza per credere ancora, per rialzarmi...
            per questo scrivo a te...
            che sei me... portami via.
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