Poesie personali


Scritta da: Enrico Mangialetto
in Poesie (Poesie personali)

Mi hai ucciso dentro

Sofferenza in me c'era
Che il tempo buio e freddo in me portò.
Il tempo passava e qualcosa si avvicinava
sempre più si senti... ma cos'èra dov'era.
L'estate lei era...
Arrivò è il mio cuore incontro e ghiaccio trovò.
Un raggio lei era... di luce d'amore che al mio cuore bussò
la mia vita illumino
perché caldo formo e il cuore mio riscaldò.
Verde vedeva e azzurro immaginava
Fiorito di nuovo ritorno,
perché amore e passione incontrò
tutto era nuovo tutto era bello
perché amore istillo.
L'estate era li
e la fine busso
io dissi no... aspetta ancora un po'
e per poco duro.
La distanza poi portò che l'amore non fermò
I giorni passarono è il tempo riprovò
Perché io chiedevo?
Male non è ho ma amore ora c'è
Ma il tempo non sentiva.
Ho! Mio Dio
perché... sofferenza... perché solitudine... perché morte Nuovamente vuoi da mè?
La sofferenza la solitudine e la morte in me busso!.
Il raggio di luce che caldo portò sempre più si sposto e così si allontanò.
Un altro trovo è il cuor mio pace no trovo
si ammalò e di colpo si fermo
freddo ritorno e morte ritrovò.
Perché... perché... perché?
Il male in me si fermo che sole più non portò.
L'amore e l'odore nel cuor mio mai più si avvicinò
perché morte in me trovo.
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    Scritta da: Enrico Mangialetto
    in Poesie (Poesie personali)

    Cupido e l'amore

    Quella mattina in volo il mio Cupido si alzò,
    è su te gli occhi posò;
    lontano in quel momento ero.
    Mi disse va "prendila, amala, desiderala",
    io non credevo in lui perché solo sofferenza in me portava.

    Quando ti vidi, nel mio Cuore lasciai scoccare una freccia.
    Il nostro sguardo fece incrociare,
    gli occhi miei mai più lasciar andar via volevan.

    Mi svegliai in un lago di lacrime,
    dolci piene d'amore,
    ma non sapevo il mio destino quel era,
    se viverti ho lasciarti
    se morire in te ho fuggire questo amore.
    Un sigillo e un patto da me voleva,
    che il mio cuore tuo era...
    Accettai è l'amore si creò.

    Mio Cupido, dove sei!
    Perché questo tu fai a me.
    Amore, Dolore e Rabbia nel mio cuore c'è,
    perché l'età non c'è;
    Una è la vita, uno è l'amore, che età non vede.

    Ho Amore il tuo nome qual è...
    Chi sei, dove vai, cosa fai,
    un cuore pieno di amore ti aspetta,
    prendilo, rubalo e conservalo,
    uno ne nasce è uno ne muore, è di valore è.

    L'Amore è come una poesia,
    dal cuore nasce e sulla carta vive,
    perché indelebile rimane nel tempo.
    Questo è ciò che cercavo e mai trovavo.
    Ma ora cosa è Amore o Dolore?

    "Ti Amo e ti amerò per sempre", mio dolce raggio di luce,
    che il mio cuore hai scaldato è la mia vita illuminato;
    in Me rimarrai e per sempre Tu vivrai nel cuor mio.
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      Scritta da: ALESSANDRA VENEZIA
      in Poesie (Poesie personali)

      Correre

      Correre dove nessuno potrà trovarmi...
      correre fino a perdere il fiato e crollare...
      correre a braccia aperte verso un'alba che non è mai venuta...
      correre sull'asfalto che brucia e fa male...
      correre e ritrovare un sorriso perduto da tempo...
      correre per ritrovare parte noi...
      correre e riscoprirsi senza bugie...
      correre per non creare più nessuna illusione...
      correre per non avere più paura...
      fermarsi... guardarsi intorno
      e rendersi conto che doveva andare così...
      correre lontano... lontano... lontano... senza cadere giù!
      Correre perché non posso volare più!
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        Scritta da: Francesca Pace
        in Poesie (Poesie personali)

        Pomeriggio vegetale

        In questo pomeriggio alcolico, sintetico e immobile,
        m'inquieta un sole
        -o forse un'alba, meravigliosa,
        come a volte ciò che lo sembra, poi non lo è-.

        Mi fotto da me,
        cosi che sento lo spleen,
        sento l'abbandono,
        sento l'angoscia,
        sento il sapore vecchio e tormentato del vuoto dentro di me
        alla ricerca
        sfrenata
        di te.
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          Scritta da: Cleonice Parisi
          in Poesie (Poesie personali)

          È nel trascorso il tuo primo percorso

          Non avrai sentieri
          se di sentieri non avrai memoria;

          È nel trascorso vissuto,
          il tuo solo intuito,
          è nel vivere di ieri
          che tracciato avrai sentieri;

          Non sottovaluta pioggia
          chi alla sua terra ha dato foggia,
          sa che sol nel suo cadere
          frutto poi potrà vedere;

          Non teme il tifone
          chi manovra vele,
          egli raccoglie in quel vento
          la forza del suo movimento.

          Non teme fame
          chi nel mondo ha cucito trame,
          sa che sol nel digiuno forzoso
          della vita sarà realmente sposo.

          Non avrai sentieri
          se di sentieri non avrai memoria;

          È nel passato il tuo coltivato,
          è nel domani il frutto ritrovato;

          Non sottovaluterai il trascorso,
          è nel cuore di ciò che andato il tesoro trovato;

          Guarderai con amore
          anche a ciò che ti avrà ferito il cuore
          e nel proceder innanzi
          capirai di non aver lasciato avanzi;

          È nel trascorso il tuo primo percorso.
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            Scritta da: Phil Ethasimon
            in Poesie (Poesie personali)

            Siddhartha

            Hai cercato Iddio
            nel deserto dei libri.
            Hai viaggiato
            per mari e monti.
            Hai assaporato il potere,
            la ricchezza e la povertà.
            Ti eri illuso di averlo trovato.
            Ma or la delusione,
            del vuoto che riempie la tua anima.
            La più travolgente depressione!
            L'inferno!
            Il fuoco,
            che dovrai attraversare.
            Ne uscirai indenne
            se il Cuore è con te,
            e se accetterai
            l'aiuto della Ragione.
            Se saprai conciliare
            Beatrice e Virgilio.
            Ed allor il vuoto
            lo riempirai al più presto.
            Scoprirai
            e getterai le maschere
            che credevi di non avere.
            Quando la caverna del tuo essere
            sarà interamente svuotata
            da credenze
            e opinioni personali.
            Frutti di terreni coltivati
            e mietuti da altri
            che tu hai fatto tuoi.
            Né narcisismo,
            né senso di potere,
            o affermazione di sé.
            Guai all'orgoglio!
            Il vero demone
            che ostacola il cammino
            nella strada della consapevolezza,
            verso la comprensione del Reale.
            Il tuo vuoto
            dovrà essere realmente vuoto.
            E sarà allora, che il vuoto,
            si riempirà di un nuovo
            e sconosciuto sentire,
            che ti innalzerà
            al di sopra di ogni cosa conosciuta
            e vedrai...

            Crocifiggerai la tua personalità,
            gusterai la paura e la morte!
            Ma resusciterai
            e sarà allora che vedrai!
            Si!
            Vedrai l'immagine di Te stesso
            riflesso negli occhi di un bambino.
            Ogni uomo
            sarà il tuo gemello,
            ed imparerai che
            Iddio alberga
            all'interno di una albero,
            nel cinguettio di un passero,
            nello sguardo affascinante di una donna.
            Nella tua compagna brontolona
            che non ti da tregua,
            realizzarei che Dio ti istruisce
            per sviluppare
            la qualità della pazienza.
            E quando non sarà più uno sforzo,
            non più scimmiotterai,
            non più reciterai il tuo ideale,
            l'Amore penetrerà realmente,
            all'interno della caverna
            del tuo essere divenuto vuoto.
            Sarà allor
            che ti alzerai alle due di notte,
            vivendone intensamente l'ora.
            E paradossalmente,
            nell'istante di quel momento,
            non vedrai l'ora che si farà giorno,
            per Creare ed Amare,
            per viver altri momenti.
            Così sentirai anche
            l'impeto di una forza straordinaria
            che ti solleverà da terra
            e di quell'ora meravigliosa della notte,
            non ne vorrai la fine!
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              in Poesie (Poesie personali)

              A mia moglie

              Quale lama può tagliare il filo,
              distorcere il tuo profilo,
              le locandine delle tue virtù
              che mi impediscono di dimenticarti?
              Le frasi di un amore tanto testardo
              pieno di cenci, di pedine mosse male
              di quello che non vale di ascoltare?
              Il mio non è codardo come chi mente.
              Guarda lo specchio:
              brulica la tua faccia
              d'insetti e di serpenti.
              Il secchio delle nostre anime
              gocciola da qualche parte
              ma ne raccoglierò le tracce,
              riponendole dopo averlo riparato.
              L'uomo che hai amato e tanto ami
              pagherà il debito insolente
              e andrà via.
              È il presente nascosto,
              non il passato;
              Come il dente caduto
              dà lacrime a un bimbo,
              un altro, saldo, prima o poi
              le asciuga;
              Non vado più a ritroso né più avanti.
              Solo i pezzenti svuotano le mano
              per riempirle ancora.
              Io solo di te le ho riempite
              Ti ho stretta forse troppo, e lo farei in eterno.
              Ora, nell'inverno delle tue follie,
              credi che sia l'opposto
              distruggere poesie
              alle libertà profuse
              o alle incerte vie.
              E le mie lacrime, di contro,
              per te gioiose
              Se tanto vuoi,
              scioglieranno la morsa:
              lunga appendice di monografie tediose.
              Libera nel vuoto, danza immotivata,
              melodia da tutti sconosciuta,
              dessert stantio, ultima portata
              nel prosaico del tutto
              e del tuo niente.
              Ladra saccente, brillante vanesia.
              La follia in un piacere folle:
              gli abiti che cingi
              chi potrà alterarli?
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                in Poesie (Poesie personali)

                Un sogno detto pace

                Bimbo, non piangere. Sorridi.
                Sorridi a chi ti ha donato un sorriso.
                Sorridi a chi per te ha dato la vita.
                Sorridi perché in te rimanga il ricordo
                D'uomini pronti a morire per
                Un sogno detto pace.
                Sorridi alla vita perché
                La vita ti doni quello che
                18 ragazzi hanno pagato con
                La propria vita.
                Bimbo, non piangere. Sorridi.
                Perché loro sorridono per te.
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