Poesie personali


Scritta da: Alexandra Romano
in Poesie (Poesie personali)

Napoli in una lacrima

Guardaci,
ci siamo ridotti ad emigrare in altri posti per ridere,
per Vivere.
Napoli è uno straccio,
ma tanto a chi importa?
Abbiamo gli aerei che ci portano a New York,
e i treni che ci portano in riva al mare.
I traghetti che ci portano in Sicilia,
in Sardegna,
il più lontano possibile.
Napoli soffre,
continua a soffrire,
e nessuno se ne cura,
nessuno fa qualcosa.
Ognuno di noi continua a calpestarla,
e a racimolare soldi per andarsene.
E lei rimane sempre qui,
desolata,
ora più sola di prima,
con qualche scarso volontario che fa un minimo per curarla.
Non mettiamo uno spicciolo per bonificare la nostra città,
ma spediamo di tutto per inquinarla.
Preferiamo viaggiare,
allontanarci,
e così, ogni volta che ritorniamo
troviamo la nostra patria sempre un po' più inerte di prima.
Poi ci lamentiamo,
le gridiamo contro
come se la colpa fosse sua,
ma in realtà è il cittadino a rendere oro la sua città,
oppure lerciume.

Napoli,
ti ricopriamo di cartacce,
di pregiudizi,
di gas e carburanti,
ti seviziamo senza rendercene conto...
perdonaci.
Composta venerdì 30 giugno 2017
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Michele Gentile
    in Poesie (Poesie personali)

    Primo binario

    La notte
    Sempre
    mi dissangua.
    Restano tracce di noi?
    Ricordiamo davvero la speranza
    nascosta nei sorrisi?
    Polvere sulle dita quando ricalco
    quei giorni, imprigionati in un futuro
    che dovevamo esaudire.
    Ma quest'alba, inattesa
    ci restituisce la preghiera
    di un'irrisa felicità, l'amaro
    della rinuncia.
    Quanti treni passati
    inconsapevoli,
    balenati nel buio della stanza.
    L'ultimo, al primo binario
    non ci ha neppure provato.
    Abbiamo perso tempo
    o il tempo si è scansato
    per farci cadere.
    Composta giovedì 22 febbraio 2018
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Andrea Calcagnile
      in Poesie (Poesie personali)

      Gli occhi di una madre

      Dinanzi agli occhi esterrefatti
      di mia madre sono suo figlio
      e un umile poeta.
      Tempo fa, dinanzi agli occhi,
      a volte distrutti di mia madre,
      ero un bambino
      irriverente e scamiciato.
      Oh mamma!
      Se io avessi capito prima...
      Una delle cose che più ci emozionò,
      fu quando adagio mi calmai.
      La nostra emozione più suggestiva
      giunse quando lei lesse
      la mia prima poesia.
      Lei non se l'aspettò
      e con mirabili lacrime mi ringraziò.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Mariacarmela Scotti
        in Poesie (Poesie personali)

        “L’ideale”

        L'ideale sarebbe darti la mia vita e non rubare la tua libertà.
        L'ideale sarebbe che il nostro amore sia forza e non fragilità.
        L'ideale sarebbe abbracciarci con affetto e non con ipocrisia.
        L'ideale sarebbe un'insonnia d'amore e non di malinconie.
        L'ideale sarebbe ucciderci di tenerezza e non di indifferenza.
        L'ideale sarebbe un amore pieno di sincerità e non colmo di menzogne.
        L'ideale sarebbe vestirci della nostra compagnia e non di solitudine.
        L'ideale sarebbe baciarti ogni giorno e non solo attraverso una poesia.
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie personali)

          Quanto è grave la povertà

          Quanto è grave la povertà
          quando hanno finito anche i sogni
          e ci resta solo piangere nella miseria,
          sentire un terribile vuoto nello stomaco,
          stringendo sopra le mani tremule
          per far tacere i gorgogli animaleschi,
          e il desiderio è immenso di far sentire
          i palpiti di cuore,
          che ancor si crede nell'amore,
          e di poter sognarlo,
          un giorno incontrarlo.

          È ci è proibito di piangere se non nel dolore,
          che la poesia è morta nel cuore,
          ed anche se un giorno le tasche si riempiono di soldi,
          resta la solitudine e il vuoto nel cuore,
          e il disgusto
          dell'umanità allo stato malvagio,
          e solo gli animali lo hanno saputo dimostrare
          di sapere d'amare,
          senza pretese, senza calpestare sentimenti,
          solo di poter restare vicino
          e di cuore sincero
          amare.
          Composta martedì 20 febbraio 2018
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Rosita Matera
            in Poesie (Poesie personali)

            Ad un poeta

            ll tuo labbro mormora parole
            che riportano nel cuore
            quel sole
            con cui vesti le pareti
            dei miei giorni che
            vorticosi vanno.
            Con le mani
            che tu muovi
            come se fossi grato
            anche all'aria che respiri,
            mi riporti a quella quiete di giardino silenzioso
            che nasconde nelle foglie ogni attimo del tempo.
            E tra le tue dita, la Bellezza
            di un briciolo d'estate...

            Poeta, tu sei il cantore
            della Vita
            che ti scorre
            nel petto
            come sabbia che s'aduna
            sotto il mare dei pensieri

            tu vivi, tu descrivi,
            t'emozioni per un cielo,
            per il volo dell'airone
            che non si arrende e sfida il vento

            ... uomo antico e sempre nuovo,
            amico mio, tu scrivi il tempo
            lo trattieni sul tuo volto
            e nell'inchiostro di un tuo un verso.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Martina Boselli
              in Poesie (Poesie personali)
              Solita routine ormai
              la sveglia che suona
              io che la spengo senza nemmeno più guardarla
              attendo ancora qualche minuto prima di aprire gli occhi
              e il primo pensiero è sempre lui
              "chissà se in questo momento si sta svegliando o dorme ancora.
              Sarebbe bello guardarlo dormire.
              Sarebbe bello essere lì in qualche modo."
              Prendo il telefono
              scorro sul display
              in cerca di una traccia
              un messaggio
              uno squillo:
              niente.
              Nemmeno stavolta.
              Ricomincia una nuova giornata
              senza troppe prospettive
              tanto lui ha già deciso.
              Vota la poesia: Commenta