Poesie personali


Scritta da: Grinch
in Poesie (Poesie personali)

L'umanità non mi vede...

L'umanità non mi vede
il mondo non mi sente,
ma io lo sento,
ma io vedo lui.

Ancora così non capisco
in cosa sto sbagliando
perché mi sto ferendo,
nel più profondo del mio cuore
un solco sta nascendo.

Perché l'unica persona che volevo,
è corsa via da un'altra dama
come nel medioevo
solo che io sono una suora
nessuno mi consola.
E nel punto culmine della mia tristezza
sei arrivato tu
e ti sei portato via l'amarezza,
la calda delusione,
che è diventata una illusione
della ma bellezza,
della mia felicità
ma in un momento
tutto quà!

Te ne sei andato
riportando l'amarezza,
facendo riaffiorare la tristezza.
Così velocemente come sei arrivato,
sul tuo cavallo sei montato
e dalla mia vita sei scappato.
Come parte del mio presente
magari di un futuro incerto
ancora da sognare
ma non pensavo che volessi scappare
sei scappato da me
essendo il mio sogno,
perché solo te voglio
e siccome non ti ho,
mi rattristo ancora un po'.
Perché tu, la persona che mi salvò
sal mio passato
semplicemente se n'è andato.

E così ritorno
al mio stato d'amarezza
e a volte,
mi rendo conto che mi manchi
anche se non ti conosco,
anche se veramente
non ti ho mai avuto.
Semplicemente te ne sei andato,
allora amica mia tristezza,
torna,
il tuo posto
ti aspetta.
Il mondo non mi vede,
l'umanità non mi sente,
ma io lo sento,
ma io vedo lui;
solo lui.
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    Scritta da: Grinch
    in Poesie (Poesie personali)

    Chi sei?

    E tu chi sei?
    Che cosa vuoi?

    Ancora mi tormenti,
    ancora riaffiori,
    nel mio pensiero
    nel mio cuore,
    che ogni giorno
    mi sussurra amore,
    so che non ti amo,
    non ora almeno,
    ma al mio affetto
    non puoi mettere freno.

    Avevo paura di rivoler bene,
    e questa paura l'hai riconfermata,
    ti voglio bene
    e tu mi hai già buttata
    il mio cuore
    affanna il suo respiro,
    ma a volte frena
    e allora so che ha qualche pena;
    qualche dolore,
    che magari alla mente
    non vuole passare,
    allora ti ricordo,
    come un sogno lontano
    non come un triste passato;
    se non come qualcosa
    di sognato
    non pensavo che nel mio cuore
    sei vissuto,
    perché ormai spero
    tu sia cancellato.

    Se diamo tempo al cuore
    magari un giono
    tornerai da me
    e senza dolore
    mi chiamerai
    amore.
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      Scritta da: Giulia Guglielmino
      in Poesie (Poesie personali)

      I cinque sensi

      Indosserai una veste
      che ti avvolgerà completamente
      da capo a piedi.
      Attraverso di essa non sentirai più
      il profumo di quelle rose...
      Quelle che hanno strappato.
      Attraverso di essa non toccherai più
      quelle stelle che
      non hanno mantenuto la promessa
      e che ti hanno tradito...
      Attraverso di essa non udirài più
      il pianto di quel bambino immaginario,
      e attraverso di essa non vedrai più
      le sfumatute grigie del passato!
      Attraverso di essa non sentirai più
      il sapore salato del mare...

      Indosserai questa veste che
      ti permetterà di non sentire
      quello che ora non puoi fare a meno di sentire;
      Ti concederà il dono di toccare finalmente il terreno
      e di vedere la realtà.

      Se preferirai continuare a sognare
      e a ricordare le cose belle
      e quelle brutte,
      ti spoglierai di questo velo magico chiamato "tempo".
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        in Poesie (Poesie personali)

        Non andar via

        Tre parole insieme
        Raccontano una storia appassionata,
        implorano una vita sfiduciata
        di avere ancora un attimo di speme.
        Non andar via:
        io sento dire dal suo viso
        e fingere sul volto suo un sorriso:
        se vai, muore la vita mia.
        Ancora un giorno e poi un altro ancora
        Vorrei che il tuo silenzio non finisse mai
        Non andar via, no non partire sai
        C'è il corpo mio che piange e che ti implora.
        Ero seduta sull'asfalto ardente,
        cercavo gente che mi desse un fiore
        ma senza voci e senza il tuo dolore
        non mi lasciavo cullare dalla gente
        Non andar via
        È l'unica ragione
        L'unica semplice mia risoluzione
        Per tutto ciò che non è fantasia.
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          Scritta da: Paolo B.
          in Poesie (Poesie personali)

          Tante Volte

          Sempre con la testa... tra le nuvole,
          vado in cerca di sogni impossibili...
          da realizzare.
          Sono tutti desideri,
          monete lanciate a occhi chiusi...
          in un pozzo ingordo di sogni...
          i miei e quelli di tutti.

          Tante le volte che ho desiderato... avere tutto,
          altrettante delusioni...
          Tante volte... cadono le stelle...
          e i miei sogni con loro...
          E mi chiedo se... sarà sempre così...

          Sempre con la testa... tra le nuvole,
          vado in cerca di un sogno impossibile...
          Chiudo gli occhi e...
          un'altra volta vedo te...
          Sarai sempre nei miei sogni...
          e ti avrò soltanto li...
          spero sarà vero...

          Tante le volte che ho desiderato... avere tutto,
          altrettante delusioni.
          Tante volte... cadono le stelle...
          e i miei sogni con loro...
          E mi chiedo se... sarà sempre così...

          Sempre con la testa... tra le nuvole,
          vado in cerca di te...
          Non riesco più a trovarti,
          e mi chiedo dove sei...
          Tu sei il mio desiderio,
          la moneta lanciata a occhi chiusi...
          nel pozzo ingordo di sogni...
          che ti ha rapito da me...
          ... ho aperto gli occhi...

          Tante le volte che ho desiderato... avere tutto,
          altrettante delusioni.
          Tante volte... cadono le stelle...
          e i miei sogni con loro...
          E mi chiedo perché...
          ho smesso di sognare...
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            Scritta da: Giulia Guglielmino
            in Poesie (Poesie personali)

            La danza degli invisibili (La danza dei pensieri)

            Uno-pausa
            due-pausa
            tre-pausa
            quattro-pausa
            La musica scorre...
            Sembra che vada tutto così lento...
            cinque-pausa
            sei-pausa
            sette-pausa
            otto-pausa
            ... e allora ascoltiamo
            con attanzione ogni nota
            e danziamo lentamente
            secondo le leggi della passione,
            della spontaneità e del controllo.
            La prima è dettata dall amore,
            per la danza e nella vita medesima.
            La seconda, legata alla prima,
            permette di essere
            degni del proprio nome,
            concede di essere sé stessi,
            di lasciarsi andare.
            L'ultima ma la più importante
            perché sostiene le prime:
            da la possibilità di mantenere
            quella razionalità dei movimenti del nostro corpo e nella nostra anima,
            sia nella danza che nella vita...
            Ascoltiamo ogni singolo silenzio,
            ogni singolo accento...
            In ogni passo leggeremo
            la musica che ci entra dentro...
            ... è sempre tutto molto lento,
            abbiamo tutto il tempo
            per pensare e per non pensare...
            Questa musica un giorno finirà e
            ne inizierà una nuova.
            Magari la velocità sarà la stessa,
            ma stavolta potremo contare:
            un
            e due
            e tre
            e quattro...
            cinque-sei
            e sette-otto.
            Sembrerà tutto diverso...
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              Scritta da: Leandro Mancino
              in Poesie (Poesie personali)

              Il suono della vita

              È proprio strana la vita.
              Si sta male.
              Si sta male.

              Poi quando non sei preparato... ti viene in mente un'idea che, seppur banale, ti stuzzica la fantasia.

              E vai a letto volentieri.
              Come se avessi in cuore un nuovo progetto.

              E poi... dormire.
              Quanto è favoloso dormire e svegliarsi il giorno dopo, respirare, e per quei pochi istanti non ricordarsi niente.
              Te ne stai lì, in quelle lenzuola calde, imbambolato dal sonno.

              E non ricordi un bel niente...

              Insomma, potrebbe esser caduto il mondo il giorno prima, ma nella testa non ti ronza niente eccetto il sonno che hai appena spezzato e che ancora fa sentire il suo eco...

              Fantastico suono...

              C'è la felicità... e la tranquillità... e la speranza in un nuovo giorno in quel suono che non suona ma che si fa sentire.

              Fammi sorridere se riesci.
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                Scritta da: Marco Il Vichingo
                in Poesie (Poesie personali)

                Il volere divino

                La cintura indossata dal Dio,
                la mia potenza raddoppia,
                il martello mi è stato donato,
                per uccidere ancora di più,
                il vessillo del corvo si staglia, contro il cielo oscuro per te,
                nel valhalla la gloria mi attende,
                ma prima ucciderò te,
                le valchirie con passo veloce, porteranno indietro le spoglie,
                ma come in autunno le foglie,
                giù nell'erba resteran te.
                La mia gloria cantata nel tempo,
                con il vento arriverà a te,
                il fautore del volere divino, innalzato ad eroe sarà,
                chi ha guidato la mano assassina,
                si compiace del triste destino,
                la tua morte è servita al sovrano,
                il tuo sangue immolato agli dei,
                io che vivo nell'oasi divina, ricordando i miei mille dolori,
                attendo con ansia crescente,
                la venuta del giorno più oscuro,
                la battaglia suprema che aspetto,
                come fratelli ci riunirà,
                mentre aspetto questo è il pensiero, ma nell'erba il guerriero resterà.
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                  Scritta da: Barbara Brussa
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Mi vesto di tempo,
                  mi siedo sulle ali della pazienza...
                  Mi costa fatica, l'attesa mi strazia ma, da sempre, quando non so che strada imboccare, mi siedo e aspetto.

                  Aspetto che la rabbia si freddi. Quella pietra, che ero già pronta
                  a metterci sopra, la scanso un po' perché non si può mettere una pietra sopra a qualcosa che arde e brucia ancora...

                  Aspetto, e osservo il suo lento mutare.
                  Si spegnerà definitivamente,
                  in una straziante agonìa,
                  o un alito di vento le darà
                  una nuova energia.

                  Aspetto che la nebbia svanisca, permettendomi di vedere oltre.
                  Paradiso o Inferno,
                  questo non conta più.
                  La nitidezza del paesaggio
                  è ciò che vado cercando!

                  Aspetto una voce che mi parli
                  e che mi indichi la via.
                  La voce del cuore e quella della ragione...
                  Le lascerò fare a pugni,
                  se necessario,
                  e che vinca la migliore!
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