C'è silenzio tutt'intorno. Le Stelle trattengono il respiro, per non far rumore. E uno spicchio di Luna dondola, avanti e indietro... dando inizio al suo spettacolo notturno, nell'immobilità del Cielo.
Solo il Tempo corre, senza inizio e senza fine. (Proprio lui... che segna l'inizio e decreta la fine di ogni cosa! ) Anche la Luna sa che tra un po' dovrà lasciare il palcoscenico. Il suo spettacolo finirà e calerà il sipario.
Un altro attore è pronto a spuntare da dietro le quinte. Il rossore del suo imbarazzo tingerà il cielo di rosa e, timidamente, Messer Sole si presenterà al Mondo. Tutti gli esseri del Creato, grandi e piccini, si alzeranno in piedi, applaudendolo, con un sorriso di approvazione sulle labbra.
Fiero di aver destato 'sì tanta attenzione, egli gonfierà il petto e s'innalzerà nel cielo. Si mostrerà a tutti, nelle sue vesti più splendenti.
Lui, la Signora Luna e tutte le damigelle del Cielo, si sentono liberi. Sanno che la libertà non si trova in scenari diversi... ma nell'unico posto dal quale molti di noi, poveri mortali, cercano di fuggire: noi stessi. La nostra libertà si nasconde lì dentro... cercandola altrove la perderemmo per sempre.
Di fronte a Te si spoglia senza vergogna... la mia anima.
Che resta lì, a farsi guardare aspettando che Tu la veda fino a quando i tuoi occhi diventeranno pozzi in cui essa potrà specchiarsi e ritrovarsi in fondo a Te.
La sentirai tremare Allora, le cucirai addosso la tela delle vostre vite intrecciate Metterai bottoni di certezze che non sfuggono e sui bordi, merletti di sogni che svolazzano nell'infinito spazio.
Le tue calde mani saranno carezze di lana ed Essa... si sentirà al sicuro. Finalmente.
Il cuore è come un cassetto chiuso e le chiavi per accedervi non esistono dove tutti i ricordi vagano senza meta. ... e mentre il tempo scorre inesorabile a noi non resta che aggrapparci ad esso Questi ricordi fanno parte del passato.
Oh tramonto! Se tu potessi osservare questi occhi incantati ora che ti stanno ammirando, se tu potessi scrutarne il sublime candore, se tu potessi ascoltare il sussurro delle palpebre...
Solo allora potresti dire di conoscere l'unica cosa più grande di te.
... e ti assicuro che anche tu, nel pieno del tuo canto d'onnipotenza nel delirio delle tue mille sfumature rimarresti abbagliato, dal luccichio di queste due piccole stelle.
Ti regalo sprazzi di cielo dove tu possa volare senza sentirti in debito con la terra, perché volare non è reato... ... e insieme sorrideremo alla vita che porta il profumo del pane, seduti dietro la montagna dove inizia l'arcobaleno.
Ho perso te, mio amore. Demoni mi afferrano i polsi e le caviglie. Atterrita, sanguinante, vinta assisto allo straziarsi del mio cuore, impotente come vittima sacrificale. Attorno a me silenzio, nell'animo sospiri poi, una luce nell'ombra diffusa, un violino lontano che ride, il profilo del tuo viso ancora vicino al mio e la tua voce... Amore mio, è mattina!