Oh tramonto! Se tu potessi osservare questi occhi incantati ora che ti stanno ammirando, se tu potessi scrutarne il sublime candore, se tu potessi ascoltare il sussurro delle palpebre...
Solo allora potresti dire di conoscere l'unica cosa più grande di te.
... e ti assicuro che anche tu, nel pieno del tuo canto d'onnipotenza nel delirio delle tue mille sfumature rimarresti abbagliato, dal luccichio di queste due piccole stelle.
Ti regalo sprazzi di cielo dove tu possa volare senza sentirti in debito con la terra, perché volare non è reato... ... e insieme sorrideremo alla vita che porta il profumo del pane, seduti dietro la montagna dove inizia l'arcobaleno.
Ho perso te, mio amore. Demoni mi afferrano i polsi e le caviglie. Atterrita, sanguinante, vinta assisto allo straziarsi del mio cuore, impotente come vittima sacrificale. Attorno a me silenzio, nell'animo sospiri poi, una luce nell'ombra diffusa, un violino lontano che ride, il profilo del tuo viso ancora vicino al mio e la tua voce... Amore mio, è mattina!
È sgorgata da una polla segreta, scorre, rimbalza, sciacqua, corre via, trascina e poi travolge, veemente, è come un fiume in piena... l'acqua pura delle mie parole.
Era in attesa dell'attimo felice, in dormiveglia nel profondo me, nebbia azzurra incontaminata, e viveva nascosta senza affanno, frizzante e pur pacata, dono raro.
Nel tumulto stridente delle voci tu dolce amico hai sentito armonia e ascoltavi con grazia sorridente lo scaturire timido dei versi.
Ora che il fiume in piena corre al mare, rifulgendo di luce e di colori, parole d'acqua viva, spumeggianti, nel cavo della mano le berrai.