Poesie personali


Scritta da: NikkiPinki
in Poesie (Poesie personali)
Prigioniero è colui che
assente, incosciente alla sua anima mente...
Prigioniero di un dolore che nelle vene scorre...
Lascia che sia un attimo nella vita tua...
Prigioniero, è forse eresia?
Il dolore è parte di te, Prigioniero ascoltati...
sangue... rosso... profondo
sangue voglio di te... ubriacarmi...
Prigioniero di un folle destino
ascoltati...
Lascia che sia un attimo nella vita tua...
decidi per me... vivi per me... ascolta...
acqua bevo... di te... del tuo respiro...
Prigioniero... catene d'argento color... con te per sempre
ed io... io muoio.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Sensazioni di maggio

    C'è un giorno di novembre,
    in cui fiorisce il prato,
    il cielo assai risplende
    e il mare è colorato.
    È un giorno dove il gelo
    giammai si fa sentire
    non c'è nebbia né velo
    che copra il mio dormire.
    Chissà perché si sbaglia
    questo giorno ormai invernale:
    c'è un sole che ci abbaglia
    e il vento non fa male.
    Il giorno tutti sanno
    ci scalda per destino
    e cade in ogni anno
    intorno a San Martino.
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      Scritta da: Alessandro Bonfanti
      in Poesie (Poesie personali)

      Le mura e la finestra

      Ogni tanto il mondo riesce a strappare i sogni
      anche ai sognatori.
      Il freddo arriva e mentre la gente soffoca
      sotto un albero di Natale la gioia di stare assieme
      ti accorgi che i tuoi pensieri
      non li puoi annegare con lo spumante
      perché come le bollicine
      tornano sempre a galla;
      non li puoi relegare in un pacco regalo
      che non aprirai mai
      perché c'è sempre qualcuno o qualcosa
      che slega il fiocco per te.
      I pensieri restano lì attorno a te
      come irriducibili folletti
      a farti compagnia,
      a farti nostalgia
      ed è allora che guardi fuori dalla finestra.
      Hai mai osservato quanto calore
      puoi trovare in un fiocco di neve?
      Hai mai cercato la tenerezza
      del vento mentre accarezza i rami degli abeti
      che, nonostante il gelo, trovano la forza
      per non perdere mai il loro verde?
      Hai mai distrutto la lontananza
      con un battito di ciglio
      che sappia volare meglio di una farfalla?
      I sognatori possono anche smettere di sognare,
      qualche volta,
      ma se hanno un amico che è con loro,
      nonostante sia molto lontano,
      ritroveranno il coraggio di guardare sempre
      oltre le grigie cartoline che questo mondo lascia di sé;
      se nel cuore batterà sempre la tua presenza
      per quanto sia affilata la realtà
      non riuscirà mai a dividere i nostri passi
      e la voglia che hanno di susseguirsi.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Resurrezione

        Tu che hai la pantera nel nome
        e ti vesti del suo fascino mortale
        non appena la preda resta invischiata
        nell'agguato dei tuoi occhi traditori
        'ché nascondono una guerra sorniona
        da giocar fin allo stremo a colpi di sospiri
        celandone il pericolo con sguardi pastello;

        tu che indossi l'avvenenza del giaguaro
        e camminando ne utilizzi l'incedere elegante
        da poter girar gli sguardi ai possibili compagni
        per placare la tua sete di amore bollente,
        esaltando ad ogni passo una ferrea fierezza
        che alimenti foraggiando maculata autostima
        ottenuta con vittorie sulla vita quotidiana;

        tu che t'armi dell'ipnotica attrazione
        che il volto della tigre effonde
        sul nervo di colui che ha la sventura
        di incrociarti senz'aver difese interne,
        cui irrompi con artigli infiammati
        dilaniandone lo spirito, assaggiandone la carne
        per poi riposarti sul fianco appagato;

        tu che come il gatto fai le fusa se felice
        come quando cerchi affetto dopo essere appagata
        o imitando il miagolio nella parte più elevata,
        poggiandoti al cuscino che attende i tuoi sogni
        e stringendoti al braccio del notturno padrone
        cui riversi ad occhi chiusi la felina dolcezza
        che regali solamente a chi sa accarezzarti;

        tu il cui ricordo mi rivive sulla pelle
        e respira attingendo ai miei polmoni,
        ossigena i suoi occhi usando il mio sangue
        e gode rivivendo ogni istante degli orgasmi
        che azzurri avvamparono nelle ore più impensate;
        tu che hai portato una luce dentr'al petto,
        tu... tu con ludibrio m'hai ridato la vita.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Alla maniera di Verlaine

          La sordida Illusione ha bussato alla mia porta
          presentando sufficiente crisantemi increduli,
          affonda nei miei occhi uno sguardo bagnato,
          mascherando un sottile sorriso si avvicina sussurrando:
          "Il figlio dell'ingenua Speranza è morto,
          schiantato con violenza contro un muro di omertà,
          il colpo del reale purtroppo non ha retto,
          abbuffati di colpa della pietra che hai posato".
          Ed io che a questa nuova non posso altro che stare,
          urlando vittimismo sputo lacrime di pece,
          m'accascio sopra il fango respirando il mio dolore,
          angoscia e morte fusi fanno fiamme nelle vene.

          L'Illusione si fa avanti indossando un saio nero
          con l'acciaio dentro gli occhi d'un ipnotico brillante,
          tra l'oro dei riflessi mi consola assicurando:
          "La caduta del figliolo verrà accolta sull'onore".
          Detto questo porge il braccio, digrignando solidale,
          ma quello che credevo fosse un valido ristoro
          si rivela nel pallore del suo squallido movente:
          la mano la protende e tra le due la testa serra,
          dicendo di star fermo, sdraiando mi violenta.

          "Più non devi ormai temere" - mi sussura compiaciuta-
          "la tua stupida innocenza m'assicura discendenza
          ed il vuoto del passato verrà presto rimpiazzato:
          nel grembo arrivista v'è nascosta la matrice
          che da sempre hai schivato, pretendendola in segreto;
          ché siccome io da sola non riesco ad attivare
          e l'amore serve sacro per l'inizio d'ogni gene
          penetrandomi nolente l'hai scagliato dalla carne.
          Carnalmente mi amerai per la mia eternità:
          è il mio figlio che aspetti, la mia prole che allevi."
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            in Poesie (Poesie personali)

            Irresistibile

            I

            Il simulacro della forza che ti infiamma le vene,
            ti illumina gli occhi, t'affila gli artigli
            e ti rende felina, seducente e sinuosa
            alberga nelle fibre d'una meritata bellezza
            che sfoderi a trofeo nei momenti di battaglia
            ove, conscia delle armi con cui l'essere, tu, donna
            equipaggia il corpo misto ad un anima solare,
            combatti in fin lo stremo per aver ciò che ti spetta
            rialzandoti sensuale nel momento del trionfo.

            Improvviso fu il contatto ed il momento in cui
            intrecciammo inconsci sentieri di sguardi e carne;
            se soltanto avessi saputo governare il tempo
            mentre il cielo testimone scandiva le nostre maree
            con il sincrono tepore delle sue lacrime ambrate,
            mentre noi mescolavamo le pulsioni alle paure
            rendendo irresistibile la reciproca attrazione,
            ci saremmo spiegati in passioni sconvolgenti
            e la notte mai avrebbe conosciuto fine.

            II

            L'istinto e la passione che ti scalda la fronte,
            gestisce le azioni, fa pulsare il costato
            e ti rende la donna graffiante che sei,
            protegge essenza vera mascherando debolezze
            che controlli al riparo di un petto inespugnabile,
            ove versi sfumature profumate di te
            che mostri al meritevole nelle ore soddisfatte,
            come me che ho apprezzato la tua dolce irruenza
            saggiandone il sapore ogni singolo secondo.

            "Nuovamente alzato a random nel cuore della notte,
            percorrendo l'uragano che racchiudi nel ventre
            per cercar di decifrare le nostre equazioni
            e capir se la tua mano, stringendo cornucopie,
            innalza alla mia bocca ambrosia o veleno"
            "Potrei dire lo stesso ma mi piace sentire
            che t'infili in sogni e mente con tale prepotenza,
            e anche fosse solo per un attimo di gioia
            al traguardo potrò dire che n'è valsa la pena."
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              in Poesie (Poesie personali)

              Poetica

              Il cifrario elegante che utilizzo
              si imbastisce di eironeia ad ogni suo passaggio:
              fiabesco si avvicina
              con fare non curante,
              mi scava dentr'agli occhi con una finta piuma.

              Il nocciolo che trova lo passa tra le mani,
              lo lustra e lo riguarda, lo ammira e un po' lo teme,
              ed io che avevo appena
              sbrogliato la matassa
              mi trovo a non parlare una lingua che conosco.

              Suggerisce delle frasi complicate da equazioni
              ritorcendo le parole come elastici d'avorio
              il tutto accompagnato
              con fare andante adagio
              da una melodia un po' strana che anche un sordo può apprezzare.

              E mentre mi fischietta le cose che ho da dire
              a volte si rivolta a fissare l'ossidiana
              che prima aveva inciso
              parlandomi d'amore,
              soffiando fiocamente qualche lacrima di gioia;

              ed io non faccio altro che imprimere fonemi
              arrivati chissà come verso un grembo di metallo
              e quando poi rileggo
              quei pensieri sussurrati
              mi riprendo dall'ipnosi che m'aveva generato.

              Non importa se fiscali o se pure accompagnati,
              i discorsi tralasciati devon esser compiacenti
              perché quando sian riletti
              da piacere all'ignorante
              strimpellino il sapere misto a qualche accordo d'anima,

              perché questo ancora credo, come quando ero quell'altro,
              che la cosa più importante quando operi quest'arte:
              "Musica su ogni cosa,
              ch'essa allieta ove si posa".
              E più che altro al come, è sempre meglio il cosa.
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                in Poesie (Poesie personali)

                Epilogo?

                L'Illusione è una sordida puttana
                che professa il solo credo del "godere e moneta",
                s'approfitta del dolore barattandolo spietata
                permettendoti per poco una psicosi puerile.

                L'Illusione è una viscida usuraia
                che specula interessi sull'insicurezza,
                ti anticipa giudaica un'euforica autostima
                per pretendere più tardi la tua dignità completa.
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                  Scritta da: Mirka Naldi
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Una fiamma nel buio

                  E all'improvviso trovarsi
                  una presenza costante
                  nella propria vita,
                  quando meno ce lo aspettiamo.

                  Quando tutto intorno
                  ci sembrava spento
                  ecco arrivare quella fiamma,
                  come quella di una candela,
                  che da piccola piccola si fa sempre più grossa.

                  Che non si spegne
                  al primo soffio di vento.
                  Che rimane accesa
                  nonostante tutto.

                  Una di quelle candele che vorresti
                  non si consumassero mai.
                  Una candela fatta
                  non di cera,
                  ma di vita.

                  La cera si scioglie,
                  la vita no.
                  Questo per me l'amore è.
                  La fiamma di una candela
                  che vorrei non si spegnesse più.
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