L'umanità non mi vede il mondo non mi sente, ma io lo sento, ma io vedo lui.
Ancora così non capisco in cosa sto sbagliando perché mi sto ferendo, nel più profondo del mio cuore un solco sta nascendo.
Perché l'unica persona che volevo, è corsa via da un'altra dama come nel medioevo solo che io sono una suora nessuno mi consola. E nel punto culmine della mia tristezza sei arrivato tu e ti sei portato via l'amarezza, la calda delusione, che è diventata una illusione della ma bellezza, della mia felicità ma in un momento tutto quà!
Te ne sei andato riportando l'amarezza, facendo riaffiorare la tristezza. Così velocemente come sei arrivato, sul tuo cavallo sei montato e dalla mia vita sei scappato. Come parte del mio presente magari di un futuro incerto ancora da sognare ma non pensavo che volessi scappare sei scappato da me essendo il mio sogno, perché solo te voglio e siccome non ti ho, mi rattristo ancora un po'. Perché tu, la persona che mi salvò sal mio passato semplicemente se n'è andato.
E così ritorno al mio stato d'amarezza e a volte, mi rendo conto che mi manchi anche se non ti conosco, anche se veramente non ti ho mai avuto. Semplicemente te ne sei andato, allora amica mia tristezza, torna, il tuo posto ti aspetta. Il mondo non mi vede, l'umanità non mi sente, ma io lo sento, ma io vedo lui; solo lui.
Poesia dedicata a una persona per la quale soffro le pene dell'inferno perché non si è ancora reso conto chè è l'unica cosa di qui ho bisogno; se ho lui, ho tutto!
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