Scritta da: Giuseppe Oliva
in Poesie (Poesie personali)
Occhi
Occhi silenziosi
fissi
pieni di mare
mentre ascolti il tuo sogno
e un fragore
ti porta alla deriva.
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Occhi silenziosi
fissi
pieni di mare
mentre ascolti il tuo sogno
e un fragore
ti porta alla deriva.
Vale più di ogni altra bugia...
la Follia di chi Folle non è... per sé...
di chi non ricorda di essere stato bambino...
e di chi bambino ancora è... un po' come me...
Il mondo girava alla rovescia...
Il cielo mi salutava... ed io gli sorridevo a testa in giù...
Coloravo l'Amore a tinte... azzurro cielo... turchese
ed elettrici blu...
a mezzanotte perdevo la ciabatta coi peluches...
ed il principe ne trovava una diversa ma di cristallo...
Le fontane spruzzavano coriandoli...
Le statue facevano i versi ai giapponesi...
ed io mi tenevo stretta ad un pulcino piccolo e nero...
che nessuno voleva... lui diceva...
Gli ippopotami facevano finta di dormire
ma dormivano davvero...
e guardavano le stelle...
Qualcuno mi ha detto da piccola... che noi proveniamo
da Quelle... dalle Stelle...
e che se ne vedi una cadente... esprimi un desiderio... e poi si avvera...
Antoine De Saint-Exupery diceva che anche un alieno
se ne sta tranquillo sul suo asteroide a guardare 43 volte un tramonto...
E quanto è bello un tramonto?
Il mio era una girandola gialla verde fucsia rossa e blu.
Zucchero filato e lecca lecca...
da bambina il mondo girava alla rovescia
il Cielo mi salutava da lassù... ed io gli sorridevo...
credo fossi a testa in giù...
il sole mi invidiava... splendevo di luce rara...
Qualcuno me lo disse... ed io ci non credevo...
non ero una stella... e nemmeno la più bella...
ma Qualcuno lo diceva... ed io ne ero fiera...
Le bambole mi offrivano il caffè...
Barbie era sempre gelosa di Ken...
ed io cucinavo per mio marito...
L'arcobaleno c'era anche se non pioveva...
e le guerre non esistevano
e i girotondi li facevo solo per divertirmi...
ma questa è storia... di una storia... la mia...
che sogno sempre di volare...
di avere Ali grandi per scappare...
e che ora in rima come faceva da bambina
ferma gli attimi e li incatena...
Ma cosa vuol dire chiudere gli occhi
e pensare a te... se poi... quel te è solo indifferenza...
Io... ma perché?
Sono sempre più gelosa di te...
Dio... ma perché?
Questo amore è un Inferno per me...
se rischiare per te vuol dire vivere di rimpianti...
ma amare non è essere svegli fino all'alba?
Ma amare non è contar le stelle sulla spiaggia... e cioccolate calde...?
ma amare non è fuggire per poi rincorrersi a suon di baci...?
non è litigare per poi far pace...?
e perché ti desidero così...?
e perché costringo questo cuore a combattere...?
e perché non mi arrendo dinanzi al gelo?
Mi riscalderai mai tra le tue braccia?
Bambino...
invitami... su distesa dorata... mi lascerei cullare...
tremante aspetterei respiri affannosi...
afferrerei tutti i granelli di vita con le mani...
e se tu mi dicessi che è inutile continuare...
corteggerei anche solo il tuo profilo delle mie notti inquiete...
e se solo un attimo potesse portarmi a te...
lo afferrerei... con i denti...
e mentre la mia anima... insopportabile nemica...
vorrebbe allontanarmi da te... il cuore decide e ancora una volta resta...
ma perché?
Ma quanto dura?
Sei negli occhi di chi non ho... forse amato mai...
e se solo riuscissi a rubarti un bacio
penserei che un senso a tutto questo ci sia...
Napoli grida...
e dalla mia finestra vedo come sempre il mio vicino
seduto sul suo letto...
la sua chitarra lo accompagna...
ha una sigaretta in bocca...
alza per un attimo gli occhi
io guardo da un'altra parte...
ritorno ai miei pensieri...
Jim Morrison l'aveva detto...
e Lenny ne è una prova...
bbrrrr che freddo!
Dentro e fuori... così ti dissi no forse te lo scrissi...
ed è così?... tendente alla... no... non è così...
sono troppo inquieta... o forse mi piace vivere così...
o forse è proprio così...
Ma ti scrivo
e perché mai?
Tanti amici... nessun amico...
forse due... o tre...
ma poi non ci parlo... e perché mai?
E chi lo sa... ma lo scrivo a te... e chi lo sa
Tanto tu leggi e non dici niente...
Non giudichi... non dici... non fai...
ed io scrivo...
e Lenny ora canta e dice:
"All of my life... I've been waiting for someone to love...
All of my life... I've been waiting for something to love"
ed è proprio così...
Tante A anche a testa in giù...
blu e oro...
come piccolissimi coriandoli...
o pioggia di metà febbraio.
Se le sentiva cadere addosso...
e credo tremasse...
Tante A una sopra l'altra...
senza chiedere
e con timidi saluti...
illuminavano
i suoi occhi...
e credo fosse Amore.
Vorrei essere le tue speranze
la cura ai tuoi dolori
la penna dei tuoi pensieri
il motivo dei toui sorrisi
il motore dei tuoi battiti.
Vorrei essere i tuoi sogni
i tuoi dolci risvegli
il fazzoletto per le tue lacrime.
Vorrei regalarti un brivido.
Vorrei sfiorare per un istante le tue labbra e sentire le tue mani su di me.
Il destino ci ha voluti lontani.
Ma le nostre fantasie vivranno eterni.
Il nome di un fiore
di una passione
di un sogno
di un colore
di un amore
di una vita
di una traguardo
pieno d'amore.
Iris
Tu sogno
Traguardo
ed emozione
colore
amor, e calore
e passione.
Figlia...
Un sogno diventato
realtà.
I bimbi sono privi di colore
Sono radiosi e pieni d'amore.
Sono innocenti e puri
non costruiscono muri.
Non conoscono la diversità
Sono della stessa comunità.
Da loro c'e tutto da imparare,
da loro nasce la parola amare.
Non c'e nei loro gesti finzione
Vivono con entusiasmo ed emozione.
In loro un dono prezioso,
Il vivere in modo gioioso.
In loro la vera ricchezza
una meravigliosa purezza.
Conoscerai vivendo
la vita e la sua magia.
Conoscerai i suoi
tormenti e la sua agonia.
Conoscerai la gioia
di un abbraccio sincero.
Conoscerai il sapore
della di felicità e del dolore.
Conoscerai l'emozione
di un amore vero.
Conoscerai la melodia
di una bella canzone.
Conoscerai la bellezza
del sorgere del sole.
Conoscerai il sapore
delle piccole cose.
Conoscerai vivendo
il suo splendore.
Maledico
il rumore assordante
della guerra,
il dolore lacerante
della morte.
Maledico
il grido disperato di una madre,
quel grido per un nome
che non c'e più.
Maledico il "forse" privo di certezze,
il farò che lascia tutto in sospeso.
Maledico le cose lasciate a metà,
i momenti che non mi saranno concessi.
Maledico la morte, benedico la vita;
i momenti vissuti,
le cose viste e che vedrò
Benedico i miei figli
e tutte le emozioni
che la vita generosamente
mi ha regalato.