Poesie personali


Scritta da: Rosanna Tafanelli
in Poesie (Poesie personali)

Ares non-cane

Ares, bianco amato compagno
di giorni lieti e bui,
il caso ti ha sottratto ai miei occhi,
non al mio cuore!

Sento di te il fiato corto
di quando ritornavo,
lungo viaggio o breve assenza,
alitarmi sul viso, asciugare il mio pianto.

Vedo ancora il tuo mantello scompigliato
più della mia stessa chioma,
dopo la corsa al bosco,
a gareggiare col vento a perdifiato.

Ricordo il ticchettìo delle tue zampe
dietro la porta e lo sbuffare forte
e l'abbraccio e la carezza che volevi
più dell'acqua e del cibo dalla mano.

Amico mio, più che umano,
il sogno di riaverti culla il sonno
e di nuovo sei accucciato sui miei piedi,
adorante, amichevole, fedele.
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    Scritta da: Rosanna Tafanelli
    in Poesie (Poesie personali)

    Mare

    Conosco il punto in cui non è più spiaggia,
    ma non è ancora mare, in pieno Agosto:
    linea ideale tra l'asciutto e l'acqua.
    Battigia ambrata di conchiglie e sassi,
    di sabbia fine e granchiolini bianchi,
    distesa lungo il margine d'azzurro.
    Il fuoco del tramonto già si tuffa
    nel blu profondo e spegne il proprio ardore,
    stemperando di rosa l'orizzonte.
    D'inverno pieno, il vento tumultuoso
    agita le onde e tempestosi flutti
    rumoreggianti irrompono sul lido.
    Tutto è travolto dalla spuma audace,
    che avvolge nel suo abbraccio e si ritira
    come una donna vinta dall'amore...
    Resta catrame e sassi, e stracci e tronchi
    bianchi come le ossa di un naufragio,
    con rami, braccia invano tese al cielo,
    ricerca di un soccorso mai arrivato.
    Mare d'inverno, solitario approdo,
    detriti e malinconici pensieri
    spazzati via dal vento tramontano
    lasciano posto al sogno dell'estate.
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      Scritta da: Rosanna Tafanelli
      in Poesie (Poesie personali)

      Dall'orizzonte al cuore

      Affacciata stasera alla finestra,
      mi immergo nella linea del tramonto,
      con la luna specchiata in fondo al mare,
      dall'orizzonte al cuore ti ripenso.

      Un petalo di rosa dentro a un libro
      ed un nastrino rosso tra le dita
      riportano i pensieri a giorni andati,
      dal cuore all'orizzonte ti ricerco.

      Ritmica l'onda lunga dei ricordi
      sciaborda dolcemente nella mente
      e tu torni presente nei miei occhi,
      dal cuore all'orizzonte ti rivedo.

      Di là dal tempo e dallo spazio noi
      abbiamo insieme un unico respiro,
      la nostra unione d'anime continua,
      dall'orizzonte al cuore ti ritrovo.
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        in Poesie (Poesie personali)

        È come

        È come fossi assorta in un pensiero,
        che non mi lascia neanche una giornata,
        è come se sedessi sul sentiero
        che porta alla mia stanza abbandonata.
        È un lume di coscienza che mi attira,
        un lieve vento di ricordi andati,
        come la luce di un lui che non t'ammira
        come i momenti più ponderati.
        Sola ristagna la paura mia
        Sola di fronte alla mia gente:
        vedere le tue rose eternamente
        non rode né sostanza né follia.
        Per questo è come un piano inconsistente,
        come lasciarmi sul ciglio della via.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Il vento

          Cos'è questo turbine di idee
          che ci lascia qui,
          coperti di foglie,
          ad aspettare altri sentori?
          Questo cullare i nostri pensieri
          e poi sfasciarli
          su di un muro abbandonato:
          ci prende e ci lascia,
          senza emozione alcuna!
          Perché non tace,
          ma ci riporta i ricordi
          abbandonati da tempo?
          Brezza di mare per teneri amanti
          attorcigliati sul tuo lido,
          e burrasca infuriata,
          come parole amare,
          unico sapore di questa mia vita.
          Il tuo calore è lì che spunta
          dalle foglie pendenti
          e mi sfiora birichino
          come bacia le labbra mie.
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            Scritta da: Giuseppe Oliva
            in Poesie (Poesie personali)

            14 Settembre 1981

            Sarebbe stato meglio...
            Il tuo maglione per me
            ed hai freddo.
            Un capello alla pagina 99
            e guardarlo, a volte
            e sfogliare tutti i fogli
            e leggerli come insieme

            Sarebbe stato più giusto...
            e non è successo nulla
            e il tuo sorriso, le tue corse
            ed essere vivi, liberi.
            Al buio cercare un sentiero
            al sole perdersi fra i susini
            e prendersi in giro nel volersi bene.

            Sarebbe stato più vero...
            e volerti offrire di più
            e non potere
            per i domani troppo lontani
            per cio che è vero
            per cio che non amo
            e non avere neppure il coraggio di dire

            sarebbe stato più logico...
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