Poesie personali


Scritta da: Laura Di Nella
in Poesie (Poesie personali)

Parole

Parole
amate
pensate
che esprimono
armonia
lamento
felicità
di un'anima che sussurrando
vuole parlare di sé.

Il vento porta lontano le mie parole
in luoghi
inospitali
affollati
insoliti
e si trasformano in un'eco
e come un boomerang
tornano a tormentare
le mie notti insonni
mi turbano
mi trafiggono
mi ingannano.

Parole che non mi riconoscono
e non mi appartengono più
estranee
travisate
rabbiose
offensive
false
spregevoli.

Silenzio... forse il vento si placherà!
Silenzio... e l'ipocrisia trionferà!
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    in Poesie (Poesie personali)

    Devo tramortirlo e imbalsamarlo quest'amore

    Devo tramortirlo e imbalsamarlo
    quest'amore che scalpita e vola
    raschiare alle radici il dediderio
    di te che dentro il cuore fiorisce
    bruciare le pagine su cui è annotata
    la cronaca di un accaduto convissuto?
    Ti sentirai libera dopo
    al vertice di un crepuscolo?
    Libera di che? Di non amare?
    Che contrapporrai a sogghigni di tristezza
    al mortorio corteo di solitudini,
    quale tepore umano ti sorreggerà
    ragionando con vecchie e nuove malinconie!
    Son gelide e magre labbra non baciate
    insostenibili le conversazioni col vuoto
    squartanti i suoi morsi voraci
    rapidi i declini improvvisi di illusioni.
    Non torcere e spezzare il neonato sogno
    balbettante non sapeva ancora esprimersi
    ma fu scritto, venendo al mondo,
    che fummo fatti per amare
    e non viandanti tra la folla della vita
    a cui nessuno bada nel viale degli anni.
    Senza luce la paura del nulla regna
    i primi singulti avvia e serra il petto;
    tutto soffocato, al buio pesante
    più nulla si dibatte, durature assenze
    instillano intollerabili presenze.
    Riprenda ancora la tua vita uno sguardo
    di un sentimento si faccia serva e padrona
    non si ingrigi scialbata d'amore
    e invecchiata funghisca nel rimpianto
    di un languido: "perché così non fu?".
    Se qualcosa di me in te affonda
    se non demone incarnato io sono
    e non ho mirato e impallinato le tue ali
    abbandonati al primitivo sogno
    e sia quel che sia domani;
    una croce in segno di assenso
    il tuo cuore analfabeta apponga
    in calce ad un compromesso d'amore!
    Un atteso e nuovo ritrovarsi
    in un reminiscente slancio d'anima
    ci dica: siamo ancora in vita
    una presenza fidata ci accompagna
    e la sua voce ci riscalda il cuore.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Scusa

      Guardati,
      guarda chi sei,
      odiati
      o amati se vuoi.
      Prendi lo specchio e guardati apparire,
      è l'immagine della persona che ti ho fatto diventare.
      Mi dispiace credevo di farti stare meglio
      ma tu hai frainteso, non hai capito il mio consiglio.
      Mi dispiace,
      mi dispice vederti cambiata,
      sono stata io... sono io che ti ho rovinata!
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        Scritta da: Cleonice Parisi
        in Poesie (Poesie personali)

        Non delude la gente

        Non delude la gente,
        dagli altri
        non aspettar niente;

        Per tempo infinito
        ho intuito e guarito
        il mio bimbo ferito,
        la sua fame latente
        e il suo eterno stringer niente;

        Non delude la gente,
        dagli altri
        non aspettar niente;

        Se ho fame ascolto la mia fame,
        se ho sete cerco nella mia sete,
        se ho voglia bevo dalla mia stessa voglia.

        Non delude la gente.
        Dagli altri
        non aspettar niente.

        Mi vesto del mio vestire
        non per apparire
        ma per far fluire
        il mio sentire.

        Non delude la gente,
        dagli altri
        non aspettar niente
        è in te la sola sorgente.

        Che ipocrita saresti
        se con stupidi pretesti
        la tua vita arresti.

        Non delude la gente...
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          Scritta da: Franco Mastroianni
          in Poesie (Poesie personali)

          E attendo

          Metto da parte delicatamente tutti i pensieri intrappolati nella mia mente, affondo nel silenzio
          lontano dal rumore e come un'arrotino
          affilo dolcemente le pareti del mio cuore,
          con l'intenzione di tagliare l'emozione al primo impatto per assorbirne subito il contatto,
          sentir le vibrazioni più profonde, io spiaggia tu l'oceano immenso e le tue mani dolci onde che arrivano
          mi toccano e poi mi lascian solo ininterrottamente da mattina a sera.

          E attendo

          il salir della marea.
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            Scritta da: Franco Mastroianni
            in Poesie (Poesie personali)

            Il gelo del deserto

            Tendo le mani al giorno inizio a camminar con lui
            nelle le sue strade, e annoto nel taccuino della mente
            quel che accade.
            Dune di falsità rendono ardue le ricerche di contatto,
            occhi nel vuoto mi guardano come dire... questo è matto.
            Sogni sospesi nel deserto della fretta danno parvenze d'oasi ricercate, parole prestampate fuoriescono da sole come addomesticate, secchi cespugli d'emozione persa mi sfiorano donandomi tristezza, sabbia che porta il vento delle diversità crea muri a nascondere
            bellezza, miraggi di pazienza sconvolgono le menti
            indaffarate a costruir ricchezza, mentre nuvole di buone intenzioni si dissolvono squarciate da commercial saggezza.
            Con gli occhi semichiusi il giorno sta lasciandomi le mani ed io son stanco d'annotar nella mia mente quel che non accade più, di faticar per ritrovar negli occhi della gente un mare un cielo blu.
            Intanto notte fredda arriva a ricordare il gelo del deserto, deserto dato da contatti umani che non vanno a fondo.
            Pensar che ci legava e ci scaldava... un girotondo.
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              Scritta da: Giorgia Blabla
              in Poesie (Poesie personali)

              Non ci sei più

              Il sole un giorno tornerà
              ad asciugare queste lacrime.
              Sono state versate per troppo tempo.
              A lungo ho atteso il tuo ritorno,
              ho aspettato che i tuoi occhi
              mi guardassero ancora, che ti
              accorgessi quanto in realtà io ti volevo.
              Ora è tardi e osservandoti da lontano mi
              accorgo che non ci sei più.
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