in Poesie (Poesie personali)
Il vento della vittoria
Il fumo di un fuoco
che si accende dentro il cuore
e fa brillare gli occhi,
ti acceca con il suo suadente ardore...
e piangi per non dimenticare quel timore.
Commenta
Il fumo di un fuoco
che si accende dentro il cuore
e fa brillare gli occhi,
ti acceca con il suo suadente ardore...
e piangi per non dimenticare quel timore.
E torno dentro me a chiedermi il perché
di tanta solitudine
di pensieri stanchi
di lacrime amare
del perduto amore
del sentito dolore.
Credevo nel tuo dire, così bella da morire
asciugavo le tue lacrime
affinché non sentissi il vuoto di un amore lasciato.
Continua lui ad indossare una maschera di carnevale
così ambiguo e furbo
crede di bloccarti in un pugno.
Sessanta giorni per cercare il senso
a quel che era accaduto, ora buttato al vento.
Goccia dopo goccia scorreva il tuo amore,
fiele per il cuore,
lento stillicidio che portava addosso
l'odore del suicidio, l'anima in un fosso.
Non potrei provare amore
per un uomo che mi ha dato dolore,
ma capisco quel che passi
ce ne sono nella vita di fessi
che si lasciano incantare
da un "te lo giuro amore, senza te non posso
stare..."
L'illusione del tempo passa nella mente,
l'illusione del tempo non mente,
sarà il tempo a prenderti per mano
a farti strada qui vicino oppure lontano.
Il suo sorriso camuffato d'estate
illumina le sue risate,
false, ipocrite, ingannatrici
han richiuso le tue cicatrici,
ma per quanto poi mi chiedo
se è facile da dietro un vetro
dire e fare le magie
e far vere le bugie?
Io non son nessuno
per suggerire a questo amore
di volare o atterrare
dentro il cuore di qualcuno.
Sei fatto di niente, non ami la gente,
spruzzi solo insidie, non ragioni con la mente,
ti senti supremo, invincibile e immortale
pensi che le pene tu non le debba pagare?
Solo schizzi di un disegno mai finito
pasticci di una tela buttata nel cesso
vuoi tutti ai tuoi piedi alzando un dito
hai in mente solo invidia e sesso,
non sai dove inizia il volto di una donna
guardi solo sotto la sua gonna
non t'importa se bionda o bruna
pensi a quanto possa essere brava
a star ferma due minuti
finché duri e poi la saluti.
Non sai dov'è un cuore
perché il tuo non è mai esistito
non sai cos'è amare
perché ti ho stracciato, sei finito...
A qual fine dobbiam penare enormi sofferenze?
Apro gli occhi, mi guardo attorno
non trovo alcuna risposta
interrogo me stesso invano
quante domande allo scopo di trovar risposta
naufrago tra i miei pensieri
mentre il vento della tristezza mi porta verso il tedio
non so dove vagare,
apro la mia mente
verso nuovi confini
fino ad allora abbandonati al loro destino,
inesplorati...
ma nulla
nemmeno lì trovo risposte...
per quanto la mia mente possa vagar
sboccia in me la convinzione che a domanda come questa
Non vi sia risposta...
Planando come un gabbiano
nel soffio della tua esistenza
ho visto un mondo
che nessuno standoti accanto,
ha mai notato.
In quel mare mi sono immerso,
senza alcun timore
ed ho pescato
il frutto del tuo amore.
Da quando non ci sei
ho smesso di volare,
e giorno dopo giorno,
affondo sempre più
nell'abisso della tua assenza.
Ma mi basta ricordare
i tuoi occhi
per rivedere la tua luce,
ed il vento come una brezza
ritorna ad accarezzare il mio viso
asciugando una lacrima
che il tuo sorriso si porta via.
Sei la luce che illumina il mio cammino
sei il calore che scalda il mio cuore
sei il sorriso della mia felicità
sei la dolcezza travestita da persona
sei la ragazza che voglio accanto a me per tutta la vita... ti amo.
Se l'amore universale si riversasse su ogni piccolo essere in ogni occasione per spegnere i rancori, apprezzando il sole tiepido che ci sveglia con leggerezza e tepore o un tenero abbraccio confuso dal cadere delle foglie, nascondendosi in un campo fiorito o assaporando la pioggia, sciogliendo il calore con fiocchi di neve che si spengono nell'oceano, cullandoci dalle onde e ascoltando il silenzio del vento che raccoglie le parole di ciascuno di noi per creare dolci pensieri, in quell'attimo potremo avere un piccolo mondo che ci gira in tasca.
Scivola via...
come rugiada dalle foglie... questo tempo a cui dei
desideri
poco
importa.
Riaffiora a volte giovinezza un po' sbandata,
ne porto dentro i segni come righe sull'asfalto
dopo brusca frenata, non son mai stato un fante ne
un'arcière ma... ero un'abile moschettiere,
quand'ero per la strada sapevo usar la spada
con la lucidità di folle burattino scaldavo con la
fiamma il cucchiaino, senza pensarci troppo
accompagnato da frenetica impazienza
scioglievo l'eroina con magica sapienza, mettendo via
problemi pene sparavo tutto quanto nelle vene, un attimo soltanto e poi il primo spasmo, non esisteva
altro, meglio di qualsiasi orgasmo.
Inconsapevole del cinico potere fratello delle
differenze, il prezzo da pagare le assurde conseguenze
delle amicizie false le prepotenze,
d'ipocrisie già innate falsificando firme
nel libro delle assenze
di amori e sogni chiusi in un cassetto,
sfuggenti sguardi in odor di sala d'aspetto.
Amori fatti in fretta amori calcolati,
tenendo le siringhe pronte ai lati
troppe le volte che son rimasto solo
troppe volte sono inciampato prima di spiccare il volo.
Ti guardi nello specchio e non ti vedi, non sai nemmeno in chi o a cosa credi, e gelide lenzuola
coprivano a fatica i piedi, candele stanche di crear giochi di luce animavano le pareti spoglie, di
sagome sottili.
Mi sono visto molte volte in mezzo a quelle sagome sottili ero... come un burattino ingarbugliato nei miei fili.
Poi ho incontrato te mia dolce amica, e con dolcezza
mi hai tolto l'ago dalle dita, i raggi del tuo cuore
hanno riacceso in me la gioia in uno splendido mattino
ora è solo un ricordo il burattino, è stata dura è costata sofferenza, ma sono qui son vivo.
Adesso è l'emozione la mia essenza.