Pensavo fosse amore quello chiuso nel tuo cuore, non so cosa sia, però lo dicevi in una poesia che quel che provavi era sincero che non capivo, non era vero.
Ora che il tuo silenzio mi raggiunge butta fuori il mio amore, lo respinge, ma io non mi lascio sopraffare da un vuoto che sa d'amore.
Leggo tra le righe dei tuoi sogni, ci sono io e tu che mi accompagni nel nostro mondo fatto di emozioni e una vita da vivere di sensazioni.
Chiudi il silenzio dentro una bottiglia fa che il mare l'inghiotta e se la pigli così che io e te si ricominci a volare adesso, in questa vita, senza aspettare il giudizio finale...
E quella fenice volerà, al di là del mare tra lontane realtà e lidi remoti e sperduti lì incontrerà, sentieri familiari ma mai intrapresi cavalcherà sulle onde del tempo e di quella speranza che mai si spegnerà.
Il fumo di un fuoco che si accende dentro il cuore e fa brillare gli occhi, ti acceca con il suo suadente ardore... e piangi per non dimenticare quel timore.
E torno dentro me a chiedermi il perché di tanta solitudine di pensieri stanchi di lacrime amare del perduto amore del sentito dolore.
Credevo nel tuo dire, così bella da morire asciugavo le tue lacrime affinché non sentissi il vuoto di un amore lasciato.
Continua lui ad indossare una maschera di carnevale così ambiguo e furbo crede di bloccarti in un pugno.
Sessanta giorni per cercare il senso a quel che era accaduto, ora buttato al vento.
Goccia dopo goccia scorreva il tuo amore, fiele per il cuore, lento stillicidio che portava addosso l'odore del suicidio, l'anima in un fosso.
Non potrei provare amore per un uomo che mi ha dato dolore, ma capisco quel che passi ce ne sono nella vita di fessi che si lasciano incantare da un "te lo giuro amore, senza te non posso stare..."
L'illusione del tempo passa nella mente, l'illusione del tempo non mente, sarà il tempo a prenderti per mano a farti strada qui vicino oppure lontano. Il suo sorriso camuffato d'estate illumina le sue risate, false, ipocrite, ingannatrici han richiuso le tue cicatrici, ma per quanto poi mi chiedo se è facile da dietro un vetro dire e fare le magie e far vere le bugie? Io non son nessuno per suggerire a questo amore di volare o atterrare dentro il cuore di qualcuno.
Sei fatto di niente, non ami la gente, spruzzi solo insidie, non ragioni con la mente, ti senti supremo, invincibile e immortale pensi che le pene tu non le debba pagare? Solo schizzi di un disegno mai finito pasticci di una tela buttata nel cesso vuoi tutti ai tuoi piedi alzando un dito hai in mente solo invidia e sesso, non sai dove inizia il volto di una donna guardi solo sotto la sua gonna non t'importa se bionda o bruna pensi a quanto possa essere brava a star ferma due minuti finché duri e poi la saluti. Non sai dov'è un cuore perché il tuo non è mai esistito non sai cos'è amare perché ti ho stracciato, sei finito...
A qual fine dobbiam penare enormi sofferenze? Apro gli occhi, mi guardo attorno non trovo alcuna risposta interrogo me stesso invano quante domande allo scopo di trovar risposta naufrago tra i miei pensieri mentre il vento della tristezza mi porta verso il tedio non so dove vagare, apro la mia mente verso nuovi confini fino ad allora abbandonati al loro destino, inesplorati... ma nulla nemmeno lì trovo risposte... per quanto la mia mente possa vagar sboccia in me la convinzione che a domanda come questa Non vi sia risposta...
Planando come un gabbiano nel soffio della tua esistenza ho visto un mondo che nessuno standoti accanto, ha mai notato. In quel mare mi sono immerso, senza alcun timore ed ho pescato il frutto del tuo amore. Da quando non ci sei ho smesso di volare, e giorno dopo giorno, affondo sempre più nell'abisso della tua assenza. Ma mi basta ricordare i tuoi occhi per rivedere la tua luce, ed il vento come una brezza ritorna ad accarezzare il mio viso asciugando una lacrima che il tuo sorriso si porta via.