Poesie personali


Scritta da: Sirena ...
in Poesie (Poesie personali)

Distanza

Li dove non mi troverai sempre resterò
nella nostra isola irraggiungibile
amore non sfiorito dentro il sogno impossibile

Li dove non ti cancellerò resterai con me
inciso nella mia anima nuotandomi dentro
perché sei scritto dentro il cuore indelebile

Li dove solo avevo posto per un amore vero
che la vita non mi ha permesso di saporire
rimane per sempre il sapore proibito di noi.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Forse son l'ultime parole (come muore un amore)

    Ecco si avvicina a ponente
    misterioso nel suo alto guardarmi
    si confonde a un odore insistente
    del suo corpo che non può più bearmi;
    si avvicina col pensiero scabroso
    torturato e guarito negli anni:
    lui non parla e nel tempo a ritroso
    sa cercar chi lenì i suoi malanni.
    Non lo vedo... e pensar che di lui io conosco,
    ogni piaga, ogni pelo, ogni piccolo asserto,
    tra me, la sua spiaggia e il mio frigido bosco,
    v'è la stessa distanza che tra un fiume e un deserto.
    Si avvicina, mentre paco i miei ardori
    ma non riesco a vedere il suo volto
    io non sento i suoi freddi rumori
    non intendo il suo vento che ascolto.
    Ho cercato guardando lontano
    che il suo stampo apparisse improvviso
    ho scrutato tra il monte e tra il piano
    e ho riempito di pena il mio viso
    ... ma un giorno confusa da un sentore di addio
    ho provato a cercarlo con l'idea di chi sbaglia
    come stessi aspettando il ritorno di un Dio
    impietrita e frustrata per un sole che abbaglia...
    ... quel giorno ero molto vicina al suo intento
    quel giorno sudato io ho disfatto il mistero
    neanche un filo di luce, sospinto dal vento,
    mi strappava oramai da ciò ch'era vero.
    Solchi, strazi, passioni e poeti
    non bastavano a farmi tornare:
    non avrei mai raggiunto le sue storte pareti
    non avrei mai vagato nel suo gelido mare...
    ... inversione di rotta si ritorna ad oriente...
    ... tutti in plancia la nave si avvia,
    incontrarlo per caso? No, non credo più a niente
    ciò che resta di lui è soltanto follia
    solo stralci di rotte sbagliate e sviate
    che una zattera sola non può certo seguire,
    luci accese ai confini di zone minate
    e ritorni arrangiati senza farsi sentire:
    io riposo felice a levante,
    con radici impastate di terra orientale,
    la certezza è un assioma importante
    che coltiva il mio bene e divelge il mio male.
    Non posso toccare chiunque mi chieda una data:
    più mi attracca, più lontano poi deve salpare
    e purtroppo la nostra distanza è già stata fissata
    mentre l'onde consumano il tempo e mantengono il mare.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Continua (come si consuma un amore)

      Penetrante ed, in fondo, anche consumante
      trasforma le mie pareti in briciole senza soglia
      nei vicoli senza nome e senza piante
      nulla traspare della deleteria voglia
      Tutto mi tace attorno e tutto grida
      un misto di risate e di motori,
      tutto è confuso da silenti strida
      e dal ricordo dei miei primi albori:
      nei seni abbandonati al tuo tormento
      è inciso il segno della mia tortura
      presto verrà assaporato al vento
      e fine avran la mia e la tua paura.
      Presto si spera, e intanto si consuma
      l'umile schianto che creasti un giorno
      neanche lassù, vicino a Montezuma,
      sanno di noi e del nostro ritorno.
      E un giorno che non ci è lontano
      gli echi dei cari e dei sudati ardori
      nel ventre tuo e nel segreto arcano
      ci ridaranno i nostri antichi amori.
      Ora intrisi, abbandonati e seri
      vestiamo i tempi che ci hanno regalato
      nemmeno un segno dei nostri desideri
      neanche un ricordo di ciò che abbiamo amato.
      Piccole corde fatte di saggezza
      hanno legato il tuo destino al mio
      c'è un fuoco che le unisce e un sale che le spezza
      la luce intorno... e il buio dell'oblio:
      brevi momenti rimasti per pensare
      quando eravamo un'unica persona
      nei lunghi giorni futuri a ricordare
      come si lascia e come si perdona.
      T'ho chiesto tanto e senza dir parola
      e l'unica risposta che si assona
      è addio mio vento ed ora sono sola:
      lasciatemi fiorire in calda e verde zona
      nel turbine nascosta, ove non parlo,
      senza sentori e senza melodia
      che esprima un desiderio antico di abbracciarlo
      dove la mia canzone non sarà più mia.
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        in Poesie (Poesie personali)

        AD AL (come nasce un amore)

        Tu hai scelto una strada che porta al respiro,
        io sono fermata nel tempo da molti misteri:
        gli stessi pensieri che ti hanno curato
        distruggono adesso il mio io.
        Nel sole e nel pianto
        esistono poche parole
        che aiutano a sciogliere il canto.
        Vorrei non potere mai dire vorrei...
        eppure son qui che ti ascolto,
        cambiando il mio pavido viso
        in un tenero volto
        cosparso di riso.
        Sostanza, materia, paura,
        amore, pensiero e tortura,
        in un unico istante che dura una vita
        e si spegne in un tenero sguardo di donna smarrita.
        Non farmi fuggire lontano:
        io servo il tuo corpo e tu servi al mio corpo
        in un abile unione concreta
        che fa di dolore e piacere un'unica meta.
        Hai poche catene che puoi conservar di nascosto:
        ma un unico anello al mio piede potrebbe bastare
        a non farmi smarrire il mio posto.
        Io ho tristi ricordi lontani e presenti,
        qualcuno che cerca di farli appassire,
        un vento che spinge i miei stenti
        e un utile tempo per farmi guarire.
        Ma il lungo cammino che ancora ho davanti
        mi han detto di farlo con semplici voli
        non voglio coprirlo di strida e di pianti
        e di un uomo ogni tanto che il mal mi consoli.
        Ma quando puoi dire vorrei...
        se sai che colui che ti ascolta
        si è perso nel velo di lei
        e mai più un'altra volta?
        Se un semplice incontro affrettato
        è il frutto di lunghe promesse
        in un tempo da mai prenotato
        che brucia le favole stesse...
        ... nel tempo senile
        puoi avere il piacere di chiedere un dono
        e di dare corrente alle pile
        che danno corrente al perdono...
        ... nel tempo ancor più lontano
        lo stesso pensiero
        potresti trovarlo foriero
        in un tocco di mano.
        Ma quando sarai sopra un prato,
        con luci di tutti i colori
        cosciente di ciò che hai imparato
        e di tutti i tuoi piccoli errori
        sbiaditi ogni volta dal pianto,
        potresti sudare coi tuoi ultimi pori
        cercando qualcuno d'accanto
        che ti lasci sparire felice,
        per trovarti poi ancora,
        sicura di ciò che ti dice
        che ha dentro finora.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Come farò

          Per non sentire le tue scellerate grida
          basta pensare al suo debole sorriso.
          Per non raccogliere quel guanto tuo di sfida
          basta vedere ciò che nasce nel suo viso.

          C'è un gioco fatto di colori strani:
          l'immagine sfocata del mio amore.
          Tutto traspare dai segreti arcani,
          e prende forma il grigio mio dolore.

          Per accettare lo strano tuo pensiero
          basta una lacrima che scivola sul volto,
          per ricordare un briciolo di vero
          basta un istante soltanto un po' raccolto.

          E per capire cosa nasce dal tuo io:
          soltanto un breve momento di pazienza,
          solo un ardito e audace logorio
          che non colpisca né uccida la coscienza.

          Tace la rabbia nel tuo dire
          Come sta immobile il mio sguardo:
          è per non giungere a farsi intimidire
          Per non varcare qualunque tuo traguardo.
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            Scritta da: Anna D'Urso
            in Poesie (Poesie personali)

            Ancora tu

            Cosa vuoi da me e da queste mani che si sono
            macchiate di sangue?
            Cosa vuoi dal mio respiro che ha inalato la
            polvere alzata dal demonio?
            Cosa cerchi adesso che sono sola da quest'anima
            che è imprigionata nel tumulto dei tuoi sogni?

            Lasciami andare,
            non tenermi a te,
            non sei per me,
            lasciami andare nei boschi di pietra
            nelle stradine strette
            nelle alte vette.

            Il tuo silenzio mi imprigiona,
            mi illude,
            mi toglie il respiro...
            ti fa amare ancora...
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              Scritta da: Sirena ...
              in Poesie (Poesie personali)

              Torni da me

              Come un soffio di callido state
              tu comparso fra un addio
              e un ancora ricadere
              fra le parole di chi non mi meritava
              torni al improvviso
              per dirmi che il tuo cuore batte di nuovo

              E cosi mi rinchiudo nel ricordo di te
              e il tuo unico sguardo
              ancora impossibile da cancellare
              perché resti presente nei miei dubbi
              come chi spera che tutto passerà
              e ancora ti potrò raggiungere

              Forse sei solo un angelo in volo
              ma su di me sento mille ali che si aprono
              per alzarmi e acchiapparmi in un sogno
              quello ancora impossibile
              quello che mai sarà vero
              ma sei respiro per il vuoto e allora ti respiro.
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