Poesie personali


Scritta da: Ettore Grimani
in Poesie (Poesie personali)

Cielo di aprile - dedicata al mio Amore

In ogni battito che muove il mio cuore
c'è il tuo respiro come neve sul mare
e in questo giorno che sa d'infinito
dagli occhi sfugge una stilla d'amore...
E dai tuoi occhi profondi e sinceri
io vedo un mondo di mille colori
dolce delirio dei miei sensi sopiti
sei tu il domani del mio giorno che muore...
Tu sei la luce di una stella di cielo
il suono lieve di una voce sincera
e non c'è più il silenzio del dove
la rabbia sorda di un muto dolore...
Dolce segreto di un'onda di vento,
il tuo passaggio è un giaciglio di rose
che sulla sabbia di una vita lontana
lasci felice nel volo fatto di sole...
Tu nel deserto sei la piena di un fiume
e nel tuo corso nutri l'erba sottile
dolce carezza del tramonto di sera
arcobaleno del mio cielo di aprile.
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    Scritta da: Ettore Grimani
    in Poesie (Poesie personali)

    Questo è per te

    Ognuno di noi,
    ogni essere umano è nato per essere felice...
    Le divisioni create dagli uomini nel corso dei tempi non hanno alcun significato e nessuna ragione di esistere...
    sono sterili convenzioni generate da esseri finiti, da poveri di spirito con una materialistica visione della vita...
    Io non credo,
    in un Dio guardiano e persecutore degli errori,
    ma in un Dio Guerriero dell'Amore,
    ed essendo la vita un cerchio perfetto dove tutto ci viene dato e tutto ci viene tolto,
    la differenza nasce dalla consapevolezza che l'Amore è il nostro diritto,
    e la nostra via.
    Mai la sofferenza.
    La vita è un laboratorio spirituale,
    una palestra dove allenare l'anima a sostenere il peso del corpo nel percorso sensoriale che farà,
    abbandonandosi alle nostre emozioni,
    tornando ad ascoltare il nostro respiro,
    tornando a dare ascolto al nostro corpo,
    per dissolvere blocchi grandi come montagne che ostacolano la via per la nostra felicità...
    affidiamoci a noi stessi,
    soltanto noi possediamo le chiavi della nostra anima,
    chi vive al nostro fianco è importante,
    gli amici, sono importanti
    ma solo una persona è fondamentale per il nostro benessere: noi stessi...
    La vita un cerchio perfetto dove tutto ci viene dato e tutto ci viene tolto,
    la differenza è solo nella nostra consapevolezza,
    nella nostra capacità di vivere le qualità
    che questo percorso meraviglioso ed insieme drammatico ci offre per ogni passo che facciamo...
    Molti di noi erigono barricate,
    mura impenetrabili quando vengono colpiti dal dolore,
    e così facendo, ottengono l'unico risultato possibile: essere soli, immersi in un vuoto creato da loro stessi...
    Lasciamoci invece colpire dal dolore,
    non ci chiudiamo, non arretriamo davanti ad esso,
    affrontiamolo a viso aperto
    senza subirlo...
    Apriamoci verso l'esterno cogliendo i segnali che il cielo ci manda
    e combattiamo con forza e speranza
    per non perdere la nostra dignità
    ed il nostro diritto all'amore, alla gioia ed al sorriso
    che devono essere sempre superiori a qualsiasi dolore...
    la nostra felicità non dipende dalle cose che la vita ci propone,
    ma dal modo con cui le viviamo,
    poiché la vita non è nell'orizzonte,
    ma nella terra che tocchiamo.

    Con il cuore nel cuore.
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      Scritta da: Ettore Grimani
      in Poesie (Poesie personali)

      L'amore

      Io non so cos'è l'amore
      posso dirti però
      che da una lacrima, tu fai nascere un sorriso
      che da un profondo dolore, generi la gioia
      e che ti sento così mia
      che quando i tuoi occhi mi guardano
      i miei sono davanti ad uno specchio...
      quando un'emozione ti sfiora,
      è il mio cuore ad avere un sussulto...
      e se un giorno mio figlio mi chiedesse
      che cos'è l'amore,
      io gli parlerei di te.
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        Scritta da: Cristina
        in Poesie (Poesie personali)

        Attesa

        Ricordo ancora le lacrime che, prepotenti,
        solcavano il mio viso.
        Ricordo il loro sapore amaro, ostile.
        Ricordo ancora il rumore dei battiti impazziti,
        le grida sorde della mia anima,
        ormai distrutta.
        Ricordo il colore grigio della polvere
        che, come un impenetrabile velo,
        ricopriva sogni e giovani speranze.
        Ricordo il buio fitto e ostinato
        nel quale, a lungo, ho brancolato smarrita.
        Anche la solitudine ignorava la mia esistenza.
        Nessuna porta da aprire, nessun ricordo nella mente.
        Dentro me solo rabbia;
        giù nel profondo, nascosta e timorosa,
        una luce fioca.
        La nebbia è ancora fitta e padrona,
        a fatica riesco a farmi un varco.
        Nutro i miei occhi di quella luce.
        Oltre la cortina di una oscurità prepotente
        scorgo la consapevolezza,
        alleata fino ad allora sconosciuta.
        Guardo dentro me stessa,
        questa volta senza paura.
        Il pensiero mi riporta indietro
        ma la luce mi attira a se,
        chiudendo alle mie spalle
        la porta delle lacrime e del dolore.
        L'oscurità pian piano si lacera
        lasciando al vento i suoi miseri brandelli.
        Davanti a me il cammino da intraprendere;
        lungo, troppo lungo.
        Non so se il tempo mi basterà.
        Comincio il viaggio.
        Solo la riva di un fiume placido
        mi offre un po' di ristoro.
        Riva benevola e accogliente
        cui nulla sfugge.
        Seduta su quella riva
        in una giornata speciale,
        ho visto passare uomini e miserie.
        Attesa lunga, dolorosa e paziente
        per un soffio di verità che rafforza l'anima.
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          Scritta da: Fernando Baratiri
          in Poesie (Poesie personali)

          Lo Specchio Della Realtà

          Vorrei essere uno specchio
          Lui resta sempre tranquillo...
          Sapeste cosa veda!
          Non credo abbia sentimenti
          Lui ci vede, ma noi no
          Non c'è nessuno che lo riesca a vedere
          È invisibile ai nostri occhi
          Occhi stupidi e superficiali
          Non vedono oltre il riflesso della loro immagine
          Non vedono in profondo...
          Mai
          Chissà se uno specchio si è mai visto?
          Lui è un silenzioso giudicatore
          Lui sa tutto ciò che facciamo
          Vorrei essere uno specchio
          In un mondo
          Dove
          Non conta come sei
          Ma come appari.
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            Scritta da: Roberto Strati
            in Poesie (Poesie personali)

            La partenza

            È tutto pronto, parto,
            sono sulla banchina ad attendere una nave,
            che mi porterà lontano,
            da te e da chi conosce le pagine della mia storia.
            Non so dove si fermerà il mio cuore,
            avevo i tuoi occhi come stelle per orizzontarmi,
            azzurri al mattino, accompagnando i raggi del sole,
            verdi di notte, brillando insieme ai raggi lunari.
            Li custodivo dentro di me, come pietre preziose,
            come luce proveniente da un faro dalle mura trasparenti,
            nulla mi sgomentava e la rabbia si scioglieva in gesti d'amore,
            ora sono spenti, mi ritrovo, solo, naufrago nel mare della vita.
            Goccioline d'acqua e salsedine mi flagellano la faccia,
            ricordo quando eri tu a partire
            ed io ti ero accanto con il mio amore,
            mentre ti perdevi in mezzo a volti sconosciuti.
            La mia anima ti guardava da lontano,
            vigilava su di te,
            avvertendo le tue gioie e le tue tristezze,
            tramutandosi in un refolo di brezza marina per baciarti.
            Avevo avuto l'illusione d'aver sconfitto il Tempo,
            ma la sua clessidra è tornata a correre ed inesorabile lui ride,
            cerco una luce che guidi i miei passi, ora incerti,
            confido in un nuovo cuore che sappia bagnarsi alla riva dell'amore...
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              Scritta da: Roberto Strati
              in Poesie (Poesie personali)

              Una foto nella mente

              Giro per casa,
              in stanze avvolte dalla penombra,
              con solo dei fasci di luce che vi filtrano,
              per dare forma ai miei ricordi, ad immagini lontane.
              Mi soffermo su una cornice vuota,
              illuminata da un cono di luce,
              come si trattasse di un faro da teatro,
              mentre tutto il resto è di un grigio fumo.
              In realtà, non è vuota,
              perché la mia mente vi proietta la figura di una donna,
              che mi ha accompagnato dall'infanzia alla maturità,
              che ha vissuto le mie lacrime, le mie risate, i sogni e le delusioni...
              Occhi profondi e dolcissimi,
              un sorriso da cui farsi accarezzare i sogni,
              un abbraccio teporoso, in cui rifugiarsi
              o chiedere riparo contro le insidie della vita,
              un grande cuore capace solo di donare amore.
              Nei momenti di gioia o di disperazione so che è con me,
              mi basta poco perché la veda, l'abbracci
              ed anche se stringo aria il mio cuore è felice,
              perché è una donna speciale, mia madre...
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