Poesie personali


Scritta da: Andrea Sargenti
in Poesie (Poesie personali)

Brividi

Conosco l'attimo
posto e riposto in un sogno
che violento e magico
travolge l'ultima paura.
Conosco e credo
un destino fatto di parole.

Un brivido mi scuote
con violento vivere
e il silenzio afferra
la pazzia di un cuore che ama.

Cosa conosco io?
Conosco l'estrema forza
di un estremo pensare.
Conosco l'emozione,
la gioia,
la paura,
il dolore di un addio,
la grandezza di un "per sempre",
l'infinito di un tramonto,
l'anima del vento
e della pioggia.
Conosco il cielo,
anche se piccole
son le mie mani
per carpirne
anche un solo frammento.
Conosco il mare
e l'antico suo mistero.
Cosa conosco io?
Nulla.
Nulla è sufficientemente vero
se non visibile e vivibile
nel tuo viso.

Un brivido mi avvolge,
il cuore risponde
alla gioia di un incontro.

Di tutto questo
cosa e quanto vivo?
Cosa conosco?
Conosco la magia del tuo sorriso,
la forza travolgente
del tuo sguardo,
il profumo del tuo corpo
che mi sveglia nella notte.
Conosco il brivido
che mi segue
quando cerco le tue labbra
e rincorre l'ambizione
di un viverle in eterno.
Conosco
quel sentor di seta
della tua pelle
che rapisce le mie mani,
non certo meritevoli
di questa infinita grandezza.
Conosco il tuo respiro,
il battito vitale del tuo cuore,
la dolcezza del tuo seno,
la freschezza dei tuoi fianchi.
Conosco le mie mani
che ti cercano
come un fiore cerca il sole,
che ti sfiorano
come l'alito di un sogno,
che cercano pace
nella sottile avventura
dei tuoi capelli
e nella calda emozione
del tuo corpo.
Conosco
il brivido di passione
e l'attesa
di sentire
anche solo la tua voce.
Conosco la speranza,
l'illusione,
la realtà,
la gelosia
e la paura.
Conosco il terrore
di svegliarmi un giorno
e non trovarti più.
Conosco il sogno
di svegliarmi ogni giorno
rapito e avvolto dal tuo viso.

Tutto questo
conosco e vivo,
tutto questo
come un brivido infinito
che mi accompagna e mi segue
nel tempo e nella storia.
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    Scritta da: Andrea Sargenti
    in Poesie (Poesie personali)

    Stazione di Bologna

    Ci sono viaggi
    che iniziano nell'anima
    e finiscono nel cuore.
    Immagini, fotografie
    colori, suoni.

    Ero lì, ricordo.
    Seduto ad aspettare,
    forse un treno
    o una risposta.
    I mie occhi
    continuavano a cercare
    attraversando nebbia
    di pensieri confusi.

    Un vecchio
    e la sua chitarra
    camminano insieme,
    entrambi silenziosi,
    entrambi stanchi
    di una vita fatta di paure.

    Due bambini in divisa
    in ansia per partire,
    i genitori
    non li guardano nemmeno,
    non si guardano nemmeno.

    Un uomo si avvicina
    e mi chiede quando parte
    il treno che lo porterà
    nel suo paese.
    Io non rispondo,
    lui chiede scusa e se ne và.

    Arriva un treno
    ma non si ferma.
    I due bambini
    salutano arrabbiati,
    non è il loro treno
    ma presto arriverà.

    C'è un odore strano
    nell'aria,
    fra poco
    di certo pioverà.

    Una ragazza si avvicina,
    mi chiede
    se si può sedere.
    Io la guardo
    e non rispondo,
    lei si siede.
    Arriva un'altro treno,
    è il suo.
    Si alza, mi guarda
    e va via.
    Mi chiedo chi fosse,
    da dove veniva,
    dove andava,
    cosa cercava.
    Anche i due bambini
    sono andati via,
    i genitori sono ancora lì,
    in un ultimo forzato saluto.

    Ecco, come pensavo
    piove.
    Mi raccolgo in un sospiro,
    appoggio la mia testa
    fra le mie mani fredde,
    chiudo gli occhi
    e ascolto.

    Un'altro treno.
    Nemmeno questo
    si è fermato.
    Riapro gli occhi,
    i due genitori sono ancora lì.
    Non capisco perché.
    Sono fermi
    uno di fronte all'altro,
    si guardano distanti.
    Vicino a loro,
    per dispetto,
    con cadenza ossessiva,
    cade una manciata di pioggia.
    Tutto ad un tratto,
    lui bacia lei,
    si volta e va via.
    Lei è rimasta lì tutta la notte.

    Ci sono viaggi
    che iniziano oggi,
    e si perdono nel passato.
    Ci sono viaggi mai iniziati.
    Ci sono addii ed incontri.
    Ci sono viaggi
    che non portano
    in nessun luogo.

    Sono stanco,
    sono ore che impietrito,
    rimango qui ad aspettare.

    La pioggia ormai
    si è fatta spazio nella mia mente.
    Mi alzo e cammino.
    E tardi, poche son le persone
    che ancora aspettano,
    poche e sempre più oscure.

    Un uomo in divisa
    mi ferma,
    mi chiede chi sono,
    cosa faccio,
    dove vado.
    "Aspetto" rispondo io.

    Una signora
    da lontano mi chiama.
    Vieni vieni... vieni a vedere.
    Mi avvicino,
    povera signora,
    vuole raccontarmi il mio futuro.
    Io sorrido e lei non capisce.
    Il mio futuro, povera signora.

    Che strana
    la solitudine,
    il pensare ossessivo alla vita,
    il rinchiudersi nell'ombra.
    Decido che non è qui
    ciò che cercavo.
    Saluto la stazione e vado via.
    Continuo il mio viaggio,
    alla ricerca di qualcosa
    o di qualcuno.
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      Scritta da: Chiara Lattanzi
      in Poesie (Poesie personali)

      È quasi neve

      Bruciare di un amore folle
      sotto il sole di un Agosto rovente.
      Espandersi
      fino a non avere più confini.
      Respirare
      percepire la vita
      come se fosse racchiusa
      in quel solo e interminabile respiro.
      Poi l'Autunno
      porta piogge di inaspettate lacrime
      e ceneri di disilluse passioni.
      Si cerca riparo nel tepore delle proprie certezze
      e si aspettano quei vecchi confini
      come il ritorno da un lungo viaggio.
      Respirare
      l'aria pungente di Gennaio
      e sapere di aver perso solo un'Estate.
      Basta guardare fuori
      il cielo bianco aspetta il suo momento
      tutto può gelare
      ma c'è quasi pace
      è quasi neve.
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        Scritta da: Roberto Strati
        in Poesie (Poesie personali)

        Come un bambino

        Mi ritrovai seduto su una panchina del parco,
        la luce del sole schiaffeggiava gli alberi,
        mentre foglie, trasportate da un caldo venticello,
        mi colpivano gli abiti.
        Pensai a quelle foglie, come ai miei ricordi,
        ingiallite, come foto mangiate dal tempo,
        svolazzanti, come gli amori in cui avevo creduto e perso,
        rumorose nel cadere in terra, come il mio cuore di vetro.
        Volsi lo sguardo verso dei bambini che giocavano,
        le loro urla salivano alte, gioiose, innocenti,
        tanto che nemmeno gli uccellini parevano impauriti,
        un cane si perdeva dietro ad una palla...
        Come un bambino mi piacerebbe sorridere alla vita,
        guardare negli occhi degli adulti per trovarvi l'anima,
        stupirmi davanti alla magia della pioggia,
        saltare nelle pozzanghere credendo sia un lago.
        Abbracciare per sentire il tepore di un cuore che ama,
        stringere una mano per camminare sicuro,
        piangere per assaporare il gusto delle lacrime,
        vedendo attraverso di esse le persone amate.
        Legare ad un aquilone il mio sogno più bello,
        correre a perdifiato incontro ad un arcobaleno,
        carezzare chi se ne sta da solo,
        baciare chi perde l'anima dalle labbra.
        Vorrei un cuore puro, come un bambino,
        per cancellare ogni tristezza, ogni solitudine,
        per amare, amare solo e soltanto amare...
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          Scritta da: Roberto Strati
          in Poesie (Poesie personali)

          Il Volo

          Vorrei avere due grandi ali bianche,
          per potermi alzare in volo,
          salendo sempre più verso la luce,
          saltellando sulle nuvole.
          Vorrei accompagnare una fiera aquila,
          per poter visitare le sommità delle tue montagne,
          puntare le onde del mare,
          per poter leggere le parole che il sole vi scrive.
          Vorrei lasciarmi cullare dal vento,
          per poter seguire la scia del tuo profumo,
          così unico da rivaleggiare e sopraffare
          le meravigliose essenze dei fiori del creato.
          Vorrei perdermi dietro ad un gabbiano,
          per poter scoprire i sogni che porta sulle ali,
          chiedergli i tuoi perché, conoscendoli,
          possa portarli io stesso dove possano essere esauditi.
          Vorrei poter volarti accanto, invisibile,
          per nutrirmi del tuo sorriso,
          per bere dalle tue lacrime, asciugandole,
          per gioire della melodia del tuo cuore.
          Vorrei poter far volare i miei sorrisi, i miei baci,
          affinché raggiungano il cuore dei bambini,
          perché tu, incontrandoli,
          possa rivedere me in loro...
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie personali)

            Fino all'ultimo Sogno

            Avere la vita fra le mani è vivere
            ogni emozione, guadare oltre
            sentire la vita che scorre sulla pelle.

            Fino a toglierti il respiro
            e respirare ancora più forte.

            Cercare risposte anche senza trovarle
            e senza arrenderti mai.

            Vivendo ogni lacrima
            trasformandola in sorriso.

            È dare e ricevere senza limiti
            e inibizioni, non dire mai basta
            a quello che senti, emozioni del tuo io.

            Avere il coraggio di osare
            osare fino in fondo
            comunque sia andata avrai tentato
            meglio rimorso che rimpianto.

            Sentire l'immenso di ogni istante
            vederne le sfumature fino in fondo
            sentirne il profumo, il suono dei "rumori"
            e provare pace nei tuoi silenzi.

            Godere dei tempi morti come vivi
            guardare cercare ancora guardare
            ogni laddove, ogni cosa.
            Non fermarti mai se non a guardarti
            e ascoltarti dentro fino in fondo.

            Vedere il tramonto trasformarsi in alba
            tra le braccia di chi ami o di chi ti ama
            avere il coraggio di dire ti amo
            far cadere anche l'ultima barriera
            quella dei limiti prefissati.

            Avere la vita fra le mani
            è essere padrone di te stesso
            è vivere fino infondo
            ogni secondo, ogni istante
            ogni attimo fino all'ultimo sogno.
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              Scritta da: Roberto Di Nardo
              in Poesie (Poesie personali)

              Squarcio di lacrima

              Si ricorderanno di ogni mia vita passata,
              quando osserverò tutte le mie vite future,
              e se avrò perduto il cuore fino in fondo
              resterò ai confini del peccato.

              Tutto il mondo al mio cospetto,
              quante bestie, seicentosessantasei,
              ti ricorderanno del tuo odio
              e se avrai capito, non potrai fuggire,
              il ritorno della nullità mi attrae,
              costringendo il sangue a recitare.

              Squarcio di lacrima, improvvisamente appare,
              modello di ogni vita riproposto sulla strada,
              timore di concludere l'ultima frase detta,
              viaggio di prospettiva,
              rinascimento eterno.

              Si ricorderanno di ogni mia rivoluzione,
              forse capirò la redenzione,
              resterò col cuore in mano, sanguinante,
              per tutto il male dentro.

              Uomini e giganti pronti a ripartire,
              ogni bestia scoprirà chi sei,
              guariranno il senso dell'eccitamento,
              quello che hai amato è l'inganno eterno,
              specchio della profondità dell'anima,
              giuramento dell'infedeltà,
              sopravvento di desiderare un attimo,
              il silenzio ascolterà le grida.

              Squarcio di lacrima, sutura le ferite,
              immobilizzazione, nasce un alito di morte,
              ultima esecuzione, questa è la mia vita,
              ricerca eterna,
              è meglio respirare.

              È meglio respirare.

              È meglio respirare.
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                Scritta da: matisse
                in Poesie (Poesie personali)
                Occhi malinconici, profondamente
                addolorati
                un viso a volte tumefatto, scuro
                segnato da una mano che ti abbatte
                incurante di colpire.
                Indifeso, infelice impaurito.
                Un tremore incontrollato scuote un corpo
                esile di bimbo.
                Hai sognato un luna park
                tanti giochi
                poi una barca e un pallone
                e tuo padre che lo insegue.
                Una madre che ti imbocca
                che ti abbraccia
                che ti ama.
                Poi di colpo, torna quella
                voglia di scappare.
                Hai perfino paura di sognare.
                Non sai spiegartelo il perché
                non hai colpe, però paghi
                ti ranicchi in un angolo
                impaurito
                ma ti raggiungono anche lì.
                Senti male dappertutto
                anche quando non ti picchiano più.
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                  Scritta da: DiamondSwan
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Nato con il sogno dentro me

                  Nato con il sogno dentro me
                  vissuto sapendo che crescevamo insieme ma distanti chissà quanto
                  la vita che passa e il desiderio di incontrarti che cresce in me
                  gli amori son così albergano in noi e poi escono
                  son gesti di pensieri fatti col cuore e vissuti con amore
                  la speranza di vederli un giorno davanti è il segno di una vita
                  che gode solo per quell'attimo
                  Tu che sai di vivere e che di me non sai
                  te che vivi i giorni io che li passo per te
                  un sogno sempre non sarai in un attimo cambierai una vita per te
                  La speranza di scorgerti nel groviglio di persone sai che questo è
                  il modo di andare verso il destino che voglio per me
                  La vita mia non conta è solo te che vali ed è ciò che darò a te
                  Un attimo di sole sai che scioglie il gelo di un anima per te
                  Il pensiero di te che vivi fa battere il cuore in me
                  Un suono che riecheggia per chiamare te
                  Non so se oderai
                  Ma di certo vivrai sapendo di me in un modo che spero valga anche per me
                  Nato con il sogno dentro me
                  Nato con il sogno dentro me.
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