Poesie personali


Scritta da: Roberto Di Nardo
in Poesie (Poesie personali)

Oltre

La ragazza con le ali prese i suoi tre passi prima di volare,
li percorse con respiri profondi come brividi.

L'uomo col cappello, dimenticò finalmente la pioggia, e guardò il cielo,
oltre la striscia davanti agli occhi.

L'uomo dagli occhi di ghiaccio, si accorse del fascino rosso del fuoco,
e cadde assieme alle sue lacrime.

La donna vestita di bianco, trafisse l'anima coi colori del sangue, tutti, tranne il rosso,
tinsero la sua pelle.

La bambina scalza, contò i piccoli sassi sulla strada, avevano lo stesso numero dei suoi passi, scheggiati.

Tutti, in un solo momento, si accorsero che oltre le loro porte chiuse,
non c'erano strade già battute, ma percorsi da inventare, da costruire,
con l'essenza dei propri inganni, col sapore dei propri peccati, coi frammenti dei propri errori.

Niente risultava inutile, di quella nuova sensazione, ogni goccia, era per se,
appartenente ad un'identità, finalmente.

Identità.

Nemmeno gli eroi avrebbero più fatto finta di tenerla nascosta.
Non c'erano più parole a penetrare i nervi, se non per rafforzarli,
tesi, come il vento.

Una forza nuova.

Senza nessun pregiudizio, scevro da considerazioni scadute come codici vecchi, striscianti.

Pugni chiusi.

A stringere quel nulla di cui s'intesse il desiderio ardente, il motivo a continuare.

L'uomo col bastone si chinò per batterlo per terra.
Tre volte.

Era giunto il tempo del tuono e la tempesta.
Vota la poesia: Commenta
    in Poesie (Poesie personali)

    Roma

    Come sempre mi accogli,
    come sempre,
    Roma,
    il rifugio dalle mie pene
    che viaggiano con me,
    eppure quando ti vedo
    spariscono,
    come sempre,
    Roma,
    mi accogli
    come se fossi ua tua figlia,
    Roma,
    mi vuoi come io ti voglio,
    e ci amiamo,
    Roma,
    ci amiamo lontane da tutti,
    in te sento la mia essenza,
    Roma,
    nei tuoi rossi di cielo vedo il mio sangue,
    nei tuoi albori
    un sorriso innamorato,
    Roma,
    ho sbagliato tutto,
    ma il tuo calore
    mi fa sentire viva
    come se avessi ancora tempo per rimediare,
    tu mi dai sprazzi di me,
    Roma,
    e a sprazzi ti vivo
    e mi vivo,
    quando tu come sempre mi accogli,
    come sempre,
    Roma.
    Vota la poesia: Commenta
      in Poesie (Poesie personali)
      Accarezzami,
      stringimi,
      amami,
      fa che io sia il centro dei tuoi pensieri,
      che il tuo respiro sia il mio,
      riempimi del tuo sapore,
      sciogli le mie paure e liberami,
      coccolami,
      odorami,
      mordimi e assaggiami,
      vivrò di te,
      ogni tuo desiderio avrà la mia voce,
      il tuo sguardo i miei occhi,
      il tuo profumo l'odore del mio dolce nettare,
      il tuo cuore si fonderà col mio nella parola amore.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie personali)

        Incapace

        Arrivi ad un punto
        dove ciò che appare conta poco.

        Guardi oltre, magari non trovi,
        ma sai che ciò che hai non ti basta.

        Di dove andrai e cosa farai
        non hanno riposte.

        Non vedi via d'uscita
        sei troppo preso a cercare.

        Quello cha hai te lo farai bastare
        incapace di raggiungere quella meta sconosciuta,
        di prenderti quel qualcosa di nuovo che esiste già.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Giulia Guglielmino
          in Poesie (Poesie personali)

          Con il naso all insù

          Questa notte pioveranno le mie belle,
          questa notte rimarrò con il naso all insù
          ad aspettar le stelle.

          Almeno tre per poter accarezzare i miei pensieri,
          almeno tre per poter realizzare i miei desideri.

          Staccatevi da la dove non vi posso vedere.
          Mosratevi a me con la vostra luce.

          In movimento vi farete spazio tra le invidiose
          che rimarranno lì ferme ad apettare
          il loro turno per farsi nuovamente notare.

          Stelle cadenti che avete sempre accompagnato
          i miei momenti più belli
          parlatemi ancora, parlatemi stanotte.

          Scendete e fatemi emozionare.
          Con il naso all insù e in punta di piedi, con l illusione di potermi avvicinare,
          vi sussurrerò tre desideri, tre pensieri,
          tre piccoli sogni che vorrei realizzare.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: matisse
            in Poesie (Poesie personali)

            Lettera ad un amico

            Caro amico, oggi più che mai
            ho bisogno del tuo affetto
            Le mie giornate diventano ogni istante più tristi
            Le mie lacrime sempre più bagnano
            il mio viso ed il mio cuore
            si stanno frantumando in piccoli pezzi
            per un amore non corrisposto.
            Amico, sei l'unico con cui poter parlare
            perché non esisti
            sei qualcosa di astratto
            un essere che solo la mia mente conosce
            e forse proprio per questo mi rivolgo a te.
            Perché non ci sei
            perché non mi puoi giudicare
            come il resto delle persone.
            Vota la poesia: Commenta