Poesie personali


Scritta da: Mdanimation
in Poesie (Poesie personali)

Non accetto

Vado alla deriva
Mi allontano da tutti
Da chi odio
Da chi mi ama
Da chi mi dice che sono una stronza

Lasciatemi vivere
La mia esistenza non vale il giudizio altrui
Se mi soffermassi
Dovrei cambiarmi
Non sono disposta

Mi allontano dal branco
Come un leone anziano
E mi godo la mia vita
Con i miei termini

Io devi accettarmi per come sono
Per come sarò
Durante ogni mio mutamento
E così dovranno fare gli altri
Sennò me ne andrò alla deriva.
Composta mercoledì 11 aprile 2018
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    Scritta da: CLAUDIO CISCO
    in Poesie (Poesie personali)

    Risuscitami

    Maestro, ho tanto bisogno di un miracolo
    trasforma la mia vita e tutto in me
    da tempo non vedo più la luce
    hanno spento già la mia gioia di vivere
    umiliato la mia speranza,
    vedo i miei sogni cancellati tristemente
    lacrime di solitudine bagnare i miei occhi.
    Maestro, non ho altro che io possa fare
    solo tu hai tutto il potere,
    sono seppellito come Lazzaro in questo sepolcro di disperazione
    c'è un macigno che Satana ha messo davanti.
    Maestro, chiama il mio nome ti prego
    ascolterò con fede inginocchiato la tua voce
    rimuovi la pietra delle mie paure e chiamami ad uscire
    fai rivivere i miei sogni: liberami!
    Sospinto dalla fede che c'è in te
    sicuro d'una vittoria che tu solo dai
    risuscitami.
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      Scritta da: Daniela Cesta
      in Poesie (Poesie personali)

      Il bosco

      La solitudine del bosco è penetrante
      assordante, gradevole, rilassante,

      nell'inizio primavera, con gli alberi ancora spogli
      rinnova lo spirito, sussurri che sfiorano le labbra

      equilibrio che raggiunge il respiro
      e fa scintillare gli occhi, serenità che gli alberi donano,

      amicizia, affiatamento, simpatia tra me e loro
      ascolto il loro silenzio, le loro parole inesistenti

      sono ordine, euforia, coerenza, un concerto sconvolgente
      che circonda il mio cuore, riempiendolo di gioia,

      e il momento assume un aspetto sfavillante, acuto
      gioiosamente vivace, nutre la mente e il cuore.

      Il bosco parla, bisogna saperlo ascoltare, capirlo, amarlo.
      È il vestito scintillante della terra.
      Composta mercoledì 11 aprile 2018
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        Scritta da: Daniela Cesta
        in Poesie (Poesie personali)

        La luce

        Lascia che la luce riempia
        l'intero tuo corpo, inebri il tuo spirito
        circonda l'anima e il tuo cuore

        tra gli enzimi brillanti degli alberi
        che entrano nella mano, quando gli accarezzi
        la corteccia sembra molle, lo spirito d'amore

        del bosco che inizia a rivestirsi del verde smeraldo
        gorgoglia il ruscello, l'acqua pura e trasparente
        scorre impetuosa verso la vallata,

        solcando le brumose rocce bianche e grige
        dona armoniose note tutt'intorno
        come angeliche respiri e sussulti

        lo spirito è in pace con tutte le membra
        del nostro corpo.
        Composta lunedì 9 aprile 2018
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Una maschera di creta
          sulla parete di casa
          mi guarda e dice:

          "Vengo dall'America povera
          piena di sudori e silenzi.
          Le mie mani sono callose
          ho un bimbo in grembo".

          Una statua di legno africano
          poggiata su uno scaffale di libri
          mi ricorda:

          "Vengo dall'Africa australe
          pieno di fame e siccità.
          Rappresento un anziano
          senza futuro e senza età".

          Dialogano maschera e statua
          di terre lontane.
          Ascolto muto i messaggi.

          Poi dialogo con gli occhi
          raccolti nelle mani:

          "Sono un uomo d'occidente
          scusate la mia storia
          che vi ha portato
          dolori e nuovi orizzonti.
          La mia casa è sempre aperta,
          restateci e allarghiamo
          i nostri orizzonti
          umanizzando
          questo nostro mondo".
          Composta mercoledì 28 febbraio 2018
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)
            Bruceremo l'ultima sigaretta
            in questo mattino pieno di spari
            di un paesino perduto
            lontano dal mare.

            L'uomo balla con la sua ombra
            uscendo da un arco di pietre antiche.
            La musica continua il suo ritmo
            seguendo il circolo
            d'un fumo amico.

            Un cane abbaia da un balcone,
            l'ombra muore sotto il sole:
            c'è solo una radio accesa
            con la musica del
            "concerto rosso".

            Spensi da tempo anch'io l'ultima sigaretta
            ascoltando la sapienza del paese
            fossilizzata su muri scalcinati,
            su volti aggrinziti di anziani
            seduti sui gradini
            di una gelida
            scala.
            Composta mercoledì 28 febbraio 2018
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)
              Ritorniamo nei musei della storia
              per ritrovare le radici perdute
              rileggere il nostro passato
              dimenticato come un cane
              in agosto.

              Il dito d'Adamo tocca quello di Dio,
              le ali di Samotracia volano nel buio,
              il sorriso della Gioconda ci umilia,
              mentre Goya fucila l'umana follia
              in un grido.

              Sotto i monumenti del passato
              giace l'anima dell'uomo moderno
              rotta da colori e linee violente
              aspettando l'equilibrio maturo
              sotto le stelle.

              Ritorniamo a leggere la Bibbia,
              navighiamo con Ulisse nell'ignoto,
              scendiamo con Enea negli inferi
              Dante ci svelerà il Paradiso
              con una nuova Beatrice.

              Ritorniamo nel museo dell'uomo,
              ripuliamo guerre e rancori.
              Le Piramidi attirano l'universo,
              il Colosseo è il pozzo dell'anima
              con lacrime e sete di eterno.
              Composta mercoledì 31 gennaio 2018
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                Scritta da: Rosita Matera
                in Poesie (Poesie personali)

                Lavori in corso

                Stamane ho visto, nel giro di un istante
                un campo di papaveri ad onde, tra le case.

                Eppure ieri son passata
                dalla strada che ora è in fiamme,
                presa com'è a dipingersi di rosso...

                Ad un tratto m'accorgo e sento
                che anche il cuore ha preso fuoco,
                forse per colpa di quei papaveri
                che innamorati della terra
                si sono accesi così, come fiammiferi.
                Io sto dentro al quadro e alla cornice
                del Pittore che spennella solitario,
                m'ha dipinta nel bel mezzo del campo dei papaveri
                con indosso un vestito a fiori.

                Io non guardo se il dipinto ha le forme che volevo,
                né se gli cola il colore sopra i bordi,
                m'abbandono soltanto fra questa bellezza
                che oggi è così forte da togliere pure il fiato.
                E non penso più al mio ieri, al mio domani, alle prossime stagioni,
                ai sogni che ho in sospeso e che si disperdono nel vento.
                Sto col vezzo della nuvola che va senza pensieri
                che muta la forma tra i suoi lavori in corso.
                Composta venerdì 6 aprile 2018
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