Poesie personali


Scritta da: criscri
in Poesie (Poesie personali)

Di prische sorgenti il ricomporsi

Il ricomporsi di prische sorgenti
indifferente eppur turbato odo
atavico scorrimento di memorie
che viaggiano su unghie
che mai il tempo ebbe a scalfire.
Spettatore giaccio impotente,
dell'assassino gioco del rintanarsi
d'un'inviolata violenza.
Si snoda il labirinto di rame delle rimembranze
nel velenoso perimetro
d'un antico, maleodorante cortile,
finché il rimpiattino fedele non s'avanzi,
sgargiante, irridente metafora
del celarsi all'inopportunità del vivere.
Muta veste e pavoneggiandosi va
l'improntitudine dell'osare
fino a frontiere di seducente vastità
del bellicoso dimenarsi incurante
tra scogliere d'orfica impotenza.
nulla urla con più studiata veemenza
dell'ombra di un pensiero
sempiternamente anestetizzato
dalle carceri d'un irrazionale volere,
che a stagliarsi s'imprende provocante
sulle mura d'un obliato edonismo.
Il domani s'incunea
su volto eburneo cesellato
in fenditure di inestirpabile miseria.
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    Scritta da: criscri
    in Poesie (Poesie personali)

    Un riscatto alla vita

    Ho pagato un riscatto alla vita,
    il ventre velenoso di silenzi demoni infilzando,
    nel nauseabondo nosocomio
    di inscalfibili tristezze.
    Rantolano odori acri d'incompiutezza
    Sui deformi ruscelli di ecchimosi pur fanciulle.
    Gemente odo
    Il nevroso ondeggiare dello scapestrato
    Agitarsi in faville di cancerogeno fango
    Che recondite furoreggiano
    In cellule prostrate
    All'incapacità di ricamare salutari oblii.
    Quando più non scorgerai
    Alla croce in cui credevi avvinte
    Le preghiere ch'il tuo abulico soffrire intarsiò
    Allor ti celerai diacronico
    Tra le siepi infuocate di parole impotenti e vane.
    Del rovistar t'avanzerà l'insano disio
    Tra gemmazioni di illusorie ripartenze
    D'un fiabesco stagliarsi ostaggio
    Tra cime di neve assonnata e distratta.
    Tacer non saprà né vorrà
    L'impronta dell'arcaico peregrinare
    Su cui le spoglie della fantasmica autorealizzazione
    Narcotizzate danzano e si estenuano.
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      Scritta da: criscri
      in Poesie (Poesie personali)

      Santuario

      Elevasi dell'ancestral orazion la flebil voce
      e a carezza or di gaudio or di lacrima s'avvince
      all'umil rivelarsi della lignea croce
      ove a troneggiar giace colui ch'ogne mal vince.
      Certo di quanto nel cor ha reale dimora
      sol quel Cristo v'è,
      che del tremebondo uomo la man afferra
      in guisa di metatemporal aurora.
      E aggirasi in estasi tra abbracci di navate l'alma
      tra i quai morbidi affreschi regnan rifulgenti
      ma anco polittici, mosaici e icone
      che d'arte e religion serban i sentimenti.
      E così librasi fuor del perimetro di Cronos ordinario
      dei dì lo scandirsi in cotesto santuario
      ove il luminescente sguardo della Vergine Maria
      fier e complice traccia all'uman destin la via.
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        Scritta da: Alfio Tetto
        in Poesie (Poesie personali)

        Tempo in Tasca

        Ed Intanto nel tempo, io non ho più parole in tasca, e intanto tengo il tempo in tasca, così per conservarlo e sentirlo scorrere tra le dita quando passeggio tra le onde così per rallentarlo.
        Acqua e sorrisi su in cima per andar veloci, e scomparire prima per restare in un pensiero.
        Composta sabato 5 maggio 2018
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          Scritta da: Andrea Calcagnile
          in Poesie (Poesie personali)

          I seguaci dell'ipocrisia sacra

          Vivono i loro giorni seguendo una legge,
          non sono diversi da noi, qualcuno li protegge,
          soprattutto quando colmano le loro tasche
          anche nei giorni pieni di false burrasche.
          Si travestono, per loro ogni giorno è carnevale
          e la recitazione diviene sempre più abituale,
          non tutti appartengono al genere umano buono,
          i mass media parlano del loro frastuono,
          di quello che producono in maniera silenziosa,
          quando seducono la donna con una rosa.
          Con eloquenti parole conquistano la gente,
          questa ci casca, non perché sia indulgente,
          ma perché vuol morire lietamente
          e in modo che abbia forte la mente.
          C'è chi li disprezza e chi li venera
          e c'è chi prega nella notte nera.
          Gesù Cristo è lassù, non accoglierà i bugiardi,
          accoglierà i veri buoni, scruterà i loro sguardi,
          accarezzerà i loro visi e i loro sorrisi,
          in eterno loro abiteranno nei suoi paradisi.
          Composta sabato 5 maggio 2018
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            Scritta da: štanislav
            in Poesie (Poesie personali)

            Spazio

            Come il bianco candido
            che la stanza circonda,
            i dettagli annebbia
            e la ragione affonda.
            Come un lungo molo
            che di persone gremita,
            esattamente come si sente quel solo
            che guardando il mare
            medita
            Oblio, vuoto, buio
            forse destino, speranza o perfino impazienza
            ma non è questa la sua vera importanza
            ma solo il senso che,
            dentro,
            uno spazio avanza.
            Composta mercoledì 2 maggio 2018
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              Scritta da: Anna Rijtano Mallus
              in Poesie (Poesie personali)

              Percorso Introspettivo

              Fluttuando nel vuoto dentro
              perduta tra le viscere della terra
              percorro i meandri della mente.
              Vedo pensieri cullarsi sulle onde di un mare solitario.
              Nei recessi inesplorati del cuore
              un opificio d'amore
              negletto dall'oceano del tempo.
              Da incessanti recrudescenze l'animo inaridito,
              e già lasso
              attende il tramonto degli astri.
              Con ogni fibra intorpidita dall'ozio
              ho toccato il fondo della valle desolata.
              Vigoria,
              arenata come l'alga sulla battigia,
              riafferra la vita
              come l'aquila ghermisce
              la sua preda.
              Assurgi
              ritrova l'identità smarrita
              tra le brume del del passato.
              Spalanca ancora il cancello ai sentimenti
              lastrica la strada della rinascita.
              Composta domenica 10 dicembre 2006
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