Poesie personali


Scritta da: Gaspare Serra
in Poesie (Poesie personali)

Due abissi che s'incontrano

Un mistero di silenzio ci separa
mentr'io ti sento ancor più vicina,
nei paraggi dell'esistenza.

Nelle tue labbra ordinatrici
trova ordine la mia vita;
le tue parole racchiudono inesplicabili spazi,
varcando senza vesti
profondissime gote
ed indugiando librate nell'aria
(come aloni sospirati dal vento... ).

La mia voce tremante
s'incatena alla tua suadente;
in ogni mio pensiero
converge un brivido in fiamme,
mentre il mediterraneo delle mie labbra
emette
scintille
di fuoco
-per te-.

Ti ho vista,
in un momento ti sei persa;
mi ungesti di luce
e in un attimo i miei occhi
presero la forma dei tuoi sguardi,
liberando per te
sguardi d'Amore incontrollati
(vetri spezzati che si specchiano,
granelli di sabbia che si bagnano... ).

Un linguaggio ancestrale
trasuda dal tuo sorriso,
mentre la mia mano
- impigliata nella rete di oggi e di ieri -
è ancora riversa sulla tua,
rifugiandosi in una valle d'eternità e d'immenso...

Imprigionato ai tuoi passi
seguo la tua ombra in simbiosi;
ogni carezza
-freccia puntata d'ogni tentazione-
permuta il dolore represso in un grido,
mentr'io raccolgo un fiore bianco di magnolia
per ritrarti un'altra volta.

Abbattuti muri di resistenza,
tolgo il sonno alle labbra,
supero ogni lecito confine,
perché un bacio ricopra la distanza che rimane
tra la tua Amicizia
ed il mio Amore!
Ed intanto sento sprofondare sotto me un vuoto
cresciuto all'altezza esatta del piacere
(pozione segreta da bere
- rabbrividendo -
in fretta).

Addormentata nella strada d'un sogno,
rivedo te ogni giorno
nell'orbita di gesti non compiuti,
di sguardi non sferzati;
la notte il rosso dei miei pensieri
tinge le tue vesti di carne
per dare l'ultimo tocco
alla tela che ti ritrae folgorante
(scintilla di sole
pronta ad infiammare il cielo! ).

Il nostro Amore rimarrà
il sogno irrealizzato d'un bambino,
il volo accennato d'un gabbiano,
il frutto non raccolto d'un giardino,
perché noi siamo
come due abissi che s'incontrano:
un pozzo senza luce
che fissa il suo cielo senza fondo...
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    Scritta da: Barbara Brussa
    in Poesie (Poesie personali)

    Vorrei. (Ma anche no).

    Ci sono giorni in cui non vorrei essere
    ciò che sento di essere.
    Vorrei potermi guardare allo specchio,
    e vedere solo la mia immagine riflessa.

    Vorrei confondermi tra la folla,
    godendo del nulla.
    Senza più nulla vedere, né sentire.
    Senza più nulla da dare, né da chiedere.

    E ci sono notti in cui non vorrei
    avere tutto questo fuoco,
    che mi accende violentemente l'anima.
    Vorrei poter incatenare i sogni,
    i desideri ed i pensieri...
    legarli ad una pietra e gettarli giù,
    nell'angolo più remoto dell'anima.

    Vorrei non avere ali,
    e cercare nelle tasche le mie stelle...

    Ma al sorgere del sole,
    torno a desiderare
    di riuscire ancora a desiderare...

    E torno ad essere semplicemente,
    profondamente, e inevitabilmente
    me stessa.
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      Scritta da: ambrystar
      in Poesie (Poesie personali)

      Non voglio capire

      Non voglio sapere,
      non voglio sentire le tue ragioni...
      sono solo parole e parole
      frasi inutili ed insulse che ti escono dalla testa
      xk tu non hai un cuore.
      Le dici solo per metterti la coscenza a posto.
      Di tutte le tue scuse, di tutti i tuoi motivi, pensieri ed emozioni...
      io sento solo parole senza senso.
      Sai dire solo questo.
      Non sai promettere perché non sai mantenere
      mi hai fatto male tante volte
      mi hai fatto versare innumerevoli lacrime
      lacrime che non ti meriti
      che io non merito di versare
      per me ormai sei solo polvere: una passata e vai via...
      ma il brutto è che la polvere ritorna sempre...
      perché è fastidiosa...
      ma io sono migliore di te
      io sò ammettere quando sbaglio
      tu no
      tu ti credi perfetto, superiore a tutto e a tutti.
      Credi che tutto ti sia dovuto, ma non è così!
      Ora ti guardo e mi fai solo pena.
      Certo, a volte mi capita di pensare a noi due e a quello che eravamo.
      E allora non auguro a nesuno al male che tu hai fatto a me...
      ti riguardo una seconda volta, e non mi fai più pena...
      mi disgusti...
      perché io ho sempre odiato la sporco...
      specialmente la polvere.
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        Scritta da: Luca Bruno
        in Poesie (Poesie personali)

        Il mondo e la coccinella

        Scende la sera
        ritorna il freddo
        che attanaglia le persone vuote
        lo sguardo fisso nel vuoto
        la testa avvolta da mille pensieri
        tanti robot
        senza sentimenti
        e io
        una coccinella tra gli scarafaggi
        vivo al di fuori di questo mondo
        in un mondo interiore
        dove son felice
        perché ci siamo solo io e te
        fiorellino mio
        governati da un'unica legge
        l'amore.
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          Scritta da: Luca Bruno
          in Poesie (Poesie personali)

          Tra paradiso e inferno

          Tanto ti amai
          e tanto ti amo ancora
          dolce luce
          che illuminandomi
          gli occhi
          un mondo nuovo mi presenti
          pieno di vita
          differente dalla cupidigia ed all'oscurità
          di cui i miei occhi erano coperti
          ti cerco
          lucciola mia
          mi hai donato la luce
          e sei sparita
          mischiandoti tra l'immensità di questa luce
          vorrei ringraziarti
          e ti cerco
          piango
          come fa un essere nella purezza più assoluta a provare tanta tristezza?
          Anche se sono in paradiso
          mi sento all'inferno
          senza vederti
          toccarti
          sentirti
          amarti.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Nitori oscuri

            Come acqua diretta al mare
            dolente e esausta
            pazza di sé al nulla
            scorre la vita;
            fuscello di anni seccati
            si impiglia riemerge e fluisce
            il relitto di essere in balia
            delle furie e del tempo
            ondeggia tra urti e gorghi
            alla deriva vanno fecali
            progetti e illusioni
            desideri e pazzi voli.
            Che abbiamo da guardare
            attristati o sgomenti:
            sapevamo già tutto!
            Breve intervallo
            di presenza e di luce
            durante il perdurare
            ci fu concesso nati vivi.
            A che l'urlo disperato
            davanti al cavo del vuoto
            nell'ultimo recesso
            dello spirito coinvolto
            nel degrado della carne?
            Frammenti, minuzie,
            a-valenti atomi bruti
            poi più nulla resta
            di noi umani sospesi
            nell'insieme abolito
            di cielo e terra.
            Non si può mangiare
            un dolce senza consumarlo
            vivere senza morire
            amare senza soffrire
            restare nubili di speranze.
            È cosi! Tanto è dato
            niente pesa come il niente
            e non si possono
            stipulare accordi
            su inizio e fine
            tema e trama
            con l'Inconoscibile:
            questo è il suo
            e il nostro limite.
            Passano in un'aria di piombo
            continuano a passare come noi
            in alto le nuvole senza rumore
            dileguate e irraggiunte
            nel placido azzurro del cielo.
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              Scritta da: austriaca64
              in Poesie (Poesie personali)

              Senso di colpa

              Senso di colpa,
              maledettamente difficile di sopportarlo,
              fa male e rode dentro la tua anima,
              chiudi gli occhi, non ci penso, cerco di non pensare, ma
              eccolo qua, due occhi fulminanti, penetranti e senza pietà
              che ti guardano dal interno delle palpebre, apro gli occhi, un sapore
              sgradevole, nel mio interno mi sento cadere in un pozzo senza fondo,
              il conforto si fa strada nella mia anima, pensieri, lontananza, ferite non
              macinate ancora dolorante... il desiderio di non pensarci,
              lavanda, camomilla, valeriana, sono loro la compagnia notturno, sono
              loro che si impegnano a cacciare via,
              il brutto sapore... del senso di colpa.
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                Scritta da: Alessandro Bonfanti
                in Poesie (Poesie personali)

                Tentativo di traduzione di una favola

                Cos'hai perso della favola della vita?
                Io mi chiedo.
                Te lo ricordi il profumo del grano,
                l'oceano di un tronco d'albero
                e la saggezza di una roccia,
                te la ricordi?
                Il tubare fra le foglie del vento,
                l'aurora di un monastero abbandonato,
                la mano di tuo figlio
                e la voce di tuo fratello
                te la ricordi,
                te la ricordi la voce di tuo fratello?
                So che potrò dirti poco con queste parole,
                so che potrò dirti molto con queste parole;
                le poesie sono democratiche,
                perché lasciano a te l'immaginazione,
                il messaggio non si completa senza la tua complicità.
                Per questo le poesie sono pericolose
                come è pericoloso il vento,
                come lo è la rugiada,
                come lo sono i Libri e la Musica,
                lasciano pensare
                e immaginare
                immaginare qualcosa di diverso,
                immaginare qualcuno di diverso
                e questo non piace oggi.
                Non piace a chi ti ha già impacchettato,
                inscatolato i tuoi gusti
                e le tue emozioni.
                Pensando che non esista più nulla al di fuori di questo.
                E invece tu dimostralo, se vuoi.
                Traducilo il linguaggi sconosciuti che io non so parlare
                e stringimi forte perché io sappia ascoltare
                ma aggiungi sempre qualcosa di tuo
                e poi Immagina,
                Pensa.
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