Lenti i ricordi passano nella mia mente, i tuoi riccioli d'oro scorrevano tra le mie mani, le carezze di riflesso che dolcemente donavi sanno di odore antico, di amore che mi davi.
Gli occhi che guardavano curiosi scrutavano silenti i giochi appesi, farfalle che volteggiavano nel vuoto facevi versi strani, era solo un gioco.
Gli anni che mi pesano nel cuore sono stati leggeri guardando il tuo mare che calmo accarezzava il risveglio e le domande che facevi per saper meglio.
Ora che donna sei carezzi ancora le mie rugose gote e nel ringraziarmi nell'averti donato vita vai per la tua strada e porti con te una gioia infinita.
Non ringraziarmi piccolo amore mio se tanto amore ci ha uniti, grazie a Dio, perché tanto amore non potrei ad altri donare che del mio stesso sangue sei tu la regina del mio alveare...
Percorro la mulattiera che si innalza sulla scogliera, avanzo piano e con fatica, mi soffermo lungo la salita. Da un lato vedo l'orizzonte, dall'altro l'aurora dietro il monte. Arriverò fino in cima, anche con la schiena china. Respiro piano per la fatica, così è il sentiero della mia vita.
Percorro sabbie desolate, immense e mai calpestate. L'aria salmastra e umida, sento la camicia fradicia, sotto c'è la mia pelle dura calda e ribelle. Protegge il mio cuore come se fosse un fiore. È un sentiero con tanto sole, così è la mia vita piena d'amore.
Percorro una rotta che giunge ad una porta. Uso le parole di un poeta per descrivere la mia meta: "Il cielo ha una porta sola", dritta li la mia anima vola con le chiavi della saggezza aprirò il tuo cuore con tenerezza, è qualcosa che mi è stato donato e nella mia vita l'ho sempre pensato.
Ho percorso mari monti e cielo in compagnia e a volte solo. E in questo viaggio ho imparato Che un uomo non è un soldato. Che il mondo ci è stato concesso e non è bello vederlo come un cesso. Che la vita è il nostro valore e va vissuta per dare amore. Anche tu dillo al mondo intero: "La vita è come un sentiero".
Come sabbia mi scorri sulla pelle mi graffi nei solchi dorati imperlati di sudore profumo di sandalo mi prende suggerisce nostalgia E inciampa la notte e il suono...
Essenze pure di vitalità mine vaganti cariche di serenità orti dell'anima seminati con amore zolle di fantasia si riscaldano ai raggi del sole illese le parole che non conoscono dolore ombre festose danzano ascoltando vibrazioni chiusi gli accessi alle false sensazioni il cuore vive... grazie alle emozioni.
Il peso che porti a me è grato, o Luna. O Luna, che ti rispecchi in questo fiume nero. Io mi chiedo perché tu, bella e portatrice di luce su questa desolata ed oscura, perdi tempo a rispecchiarti in un fiume, di cui nessuno mai assaporerà l'acqua pura?
I giorni di sole caldo sono ormai passati. Il freddo sfiora la mia pelle e la pioggia bagna i miei capelli. L'arcobaleno, prego, di ritornare presto. Alberi spogli e foglie in aria. Rimane un grande vuoto intorno che ha sapore di nostalgia.