Poesie personali


Scritta da: DANA
in Poesie (Poesie personali)

Il bambino con tre anime

Ho conosciuto Dio un giorno qualunque
Non si è annunciato in modo spettacolare
Aveva gli occhi pieni di speranza di una coppia di mezza età
Ma io vedevo un unico grande amore
e seduto che mi guardava un bambino fortunato con tre anime

Ho conosciuto Dio un giorno qualunque
l'ho visto nell'accoglienza che mi avete offerto
a me perfetta sconosciuta capitata li per caso
Mi avete aperto la vostra casa e regalato le emozioni di una vita
e il bambino con tre anime mi ha sorriso

Ho conosciuto Dio un giorno qualunque
Nel toccare il vostro amore così profondo
Nel vedere i vostri occhi sorridere ad un racconto che mi ha devastata
Come madre non voglio immaginare il dolore, la perdita di un figlio
e il bambino con tre anime giocava sereno

Ho conosciuto Dio un giorno qualunque
quando mi avete mostrato le foto dei vostri due bellissimi figli
quando li avete chiamati angeli la vostra forza mi ha contagiato
erano bellissimi nelle vesti umane ora lo saranno ancor di più
e il bambino con tre anime mi ha mostrato un suo disegno

Ho conosciuto Dio un giorno speciale
Avete cancellato il disagio che mi aveva invasa
Con un onda calda di spontaneità, e non c'era nessun fine
e non vi ringrazierò mai abbastanza
Per avermi fatto conoscere il vostro unico figlio
Il bambino con tre anime mi ha dato un bacio.
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    Scritta da: Marhiel Mellis
    in Poesie (Poesie personali)

    Mio Spirito

    Oh! Mio Spirito
    che vaghi fra sogni
    ti sei perduto
    nell'antro dell'ignoto.
    Ed io ti cerco
    ad ogni sospiro
    che sfiora la mente...
    Ti cerco
    fra ali di vento
    in mezzo al turbinio di voli
    di gabbiano
    che rasentano il cuore
    d'immenso.
    Mio Spirito,
    voce che pur muta
    ascolto tenace
    nelle ore volte alla penombra dell'anima,
    sei ancora messaggero
    d'incontro
    fra nuvole di illusioni
    che solo di un palpito d'amore
    attendono il fruscio.
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      Scritta da: Cristina
      in Poesie (Poesie personali)

      Allo specchio

      Respiro la leggerezza
      di questo momento
      che magari si chiama illusione.
      Vivo così,
      il confine se c'è
      non è nitido o forse
      non lo voglio vedere.
      Tutto è appeso al filo sottile
      dell'equilibrio più volte perso
      e mai completamente ritrovato.
      Guardo al cielo
      che ai miei occhi
      appare azzurro.
      Chissà se è davvero così...
      Voglio staccare dai miei luoghi
      per correre verso l'altrove ospitale,
      per trovare una ragione,
      per convincermi che può essere come allora,
      forse.
      Oggi lo specchio
      riflette l'immagine della prima coscienza;
      quella terribile, sembra dissolta
      ma le ferite, quelle no.
      Talvolta accarezzano i pensieri
      insidiano il sorriso
      combattono la leggerezza
      che abbraccia questo momento.
      Guardo al cielo
      che a me sembra azzurro
      anche quando la sera
      chiama le stelle
      a farle compagnia.
      Composta giovedì 1 ottobre 2009
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        Scritta da: Anna D'Urso
        in Poesie (Poesie personali)

        Una risposta a tanti perché...

        Perché tardiva appare una lacrima in cima ad un sogno,
        perché quando mi domando cosa sono nulla sento...

        Scompare all'improvviso la vena di tristezza che regala
        un sorriso a chi legge la mia pena,
        il vuoto mi accompagna nel regno che conosco,
        non so stare senza un foglio
        eppure mi siedo e assente resto...

        Nel percorso della vita tanti sono i sentieri,
        bui e mesti se concedi alla paura i tuo resti,
        pieni di luce e di calore se affronti il mondo con il sole,
        allora mi chiedo cosa faccio qui da sola
        se fuori c'è tanta gente che mi accalora?

        Non so dare una risposta, non c'è nulla nella testa,
        il silenzio si è impadronito del mio scrivere infinito...
        Composta mercoledì 30 settembre 2009
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          Scritta da: Rita S.
          in Poesie (Poesie personali)

          Ti sto cercando

          In mille volti parlanti
          in un freddo cielo stellato
          in tante gocce di vita fremente
          vago alla ricerca di te.

          Ti intravedo, ti sfioro appena,
          anelo a catturarti, ad averti con me...
          sfuggi, come un pensiero sospeso,
          inafferrabile, come il vento che danza.

          Eppure sei qui, vivo e pulsante,
          non è fantasia il mio sentire,
          indossi sembianze di sogno,
          di quelli che danno calore
          che quando ti svegli
          vorresti serbare per sempre
          vincendo l'oblio che offusca i ricordi.

          Ti sto cercando, avvicinati,
          avrò tanta cura di te,
          ti nutrirò, mio germoglio
          per non farti appassire
          e nelle mie mani sarai
          sempre una giovane vita.
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            Scritta da: Rita S.
            in Poesie (Poesie personali)

            Te...

            Mi hai fatto vibrare
            anima, corpo e pensieri,
            con il tuo essere, con il tuo fare
            genuino, immediato,
            selvatico, puro.

            Un volto dipinto, una voce toccante,
            le tue parole, sublimi e triviali,
            sincere, in scenario creato...

            Passione, melodia di sensi,
            fantastico turbinìo di emozioni
            che girano forte, gemendo,
            nella sensuale, ludica danza
            del dare ed avere.

            Voglio vederti, devo sfiorarti,
            fermarti, tenerti...
            stampare su te le mie labbra,
            adagiare su te il mio profumo,
            godere il tuo essere intenso,
            aprire le gemme ormai colme
            di tutto l'ardore di te.
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              Scritta da: Alex Königsberg
              in Poesie (Poesie personali)

              Vent'anni

              Il fiume scorre lentamente,
              sostenendo con il suo palmo
              barche e uccelli.

              L'aria mi accarezza la pelle
              dolcemente, come l'artigiano
              accarezzerebbe i suoi cristalli.

              Le nuvole sono lontane, il sole,
              all'orizzonte, prende congedo dalla dolce giornata,
              lasciando alla signora della notte il compito
              di vegliare sul nostro riposo.

              Ma riposo non sarà.
              E ci faremo attendere dall'alba,
              noi vie di mezzo, troppo forti per perire
              all'arrivo della notte,
              ma troppo deboli per resistere alla forza del mattino.
              Composta mercoledì 30 settembre 2009
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