Poesie personali


Scritta da: Pina Giordi
in Poesie (Poesie personali)

chiedilo alla luna

Il cielo è pieno di stelle,
la luna nel suo splendore
imponente sembra proteggerle.
Sono sola, mi stringo lo scialle
sulle spalle, brividi mi percuotono
tutta.
Mi chiedo se ci sarà un vero amore
tutto per me.
Guardo la luna e una vocina mi dice:
"chiedilo alla luna, forse
ti risponderà"
Gli occhi si rivolgono al cielo, lacrime
amare mi rigano il volto e
sussurrando rivolgo alla luna il
mio desiderio, la mia speranza.
O luna, luna, rispondimi, tu che
sei in alto e sai tutto di noi poveri
uomini, apri il mio cuore alla speranza.
... e
... ecco, la luna sembra rivivere
di un nuovo chiarore, è più bella ora
una stella accanto a lei si è illuminata
di una luce radiosa, la vedo scendere
verso di me... è il segno per me...
si, si, si, avrò anch'io il mio amore.
Grazie luna, grazie
Stringo ancora più forte lo scialle
sulle mie spalle, non più lacrime
amare ma lacrime di commozione,
non più il corpo percorso di brividi
ma di calore.
Ritorno sui miei passi con il cuore
sereno.
Composta venerdì 9 ottobre 2009
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    Scritta da: Barbara Brussa
    in Poesie (Poesie personali)

    Un Luogo Magico

    Esiste un luogo,
    che accoglie tutti i bambini non nati.
    Non è il Paradiso, è molto di più.

    È un giardino sempre verde,
    dove tutti i bimbi mai nati
    possono giocare, e vivere,
    comunque.

    È un cielo sempre azzurro,
    che bandisce la tristezza.

    È un luogo magico,
    dove le stelle illuminano sempre le notti,
    così i bimbi non avranno mai paura.

    Nuvole candide e spumose,
    sono i loro lettini.

    I raggi di papà Sole,
    calde braccia che li stringeranno.

    La Luna è cuore di mamma,
    dove i bimbi appoggiano il capo,
    per sentire i battiti dell'amore.

    E ci sono tanti angeli,
    per raccogliere tutti i loro desideri,
    e proteggere la loro sacra innocenza.

    La loro casa
    è luce di diamante,
    attraverso cui ci guardano
    con un sorriso.

    I baci di quei bimbi non nati,
    sono bolle di cristallo,
    che essi soffiano quaggiù,
    e che si poseranno lievi
    sugli occhi di chi li piange,
    per assorbirne le lacrime amare.

    Infine, si poseranno lievi
    sui quei cuori
    che ameranno, per sempre,
    i loro bimbi mai nati.

    Un alito di vento,
    per dire a mamma e papà
    "Saremo vivi, finché
    il vostro cuore ci ricorderà!"

    Un battito mancato...
    è solo un battito donato:
    "Io ti ho sentito,
    mio dolce angioletto!"
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      Scritta da: Salvatore Riggio
      in Poesie (Poesie personali)

      La Nebbia

      Come potrò farmi riamare,
      nonostante quello che ho fatto di male?
      Come potrò dire a lei che sono cambiato
      se non mi vuole nemmeno ascoltare?
      Non mi spiego come mai io abbia
      questi pensieri nella mia testa
      e perché non se ne vogliono andare.

      Penso che questi dilemmi
      con una risposta
      li potrei risolvere!
      Ma il vero problema
      è che la risposta me la devo trovare
      ma come...?

      Credo di aver capito,
      forse nel mio cuore dovrei cercare!
      Ma se nella via del cuore
      ce tanta nebbia,
      più avanti non potrei andare.
      Allora non mi resta altro che prosequire
      la via della disperazione
      e infelice restare.
      Composta sabato 11 gennaio 2003
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        Scritta da: Salvatore Riggio
        in Poesie (Poesie personali)

        L'eterna attesa

        Per quanto tempo ancora ti dovrei aspettare,
        non sai che soffro e che sto male?
        Per quanto tempo ancora ti dovrei aspettare,
        forse pensi che ti abbia dimenticato? Ma no, non è tale!
        Per quanto tempo ancora ti dovrei aspettare,
        Non sai che mi sento smarrito
        come se fossi in mezzo al mare?

        Non è che sei tu ad avermi dimenticato,
        e che sto aspettando invano e malato?
        Sappi che ormai le mie speranze
        vanno a diminuire,
        ma non smetterò mai di aspettarti
        anche se un giorno anch'io dovrò
        morire.
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          Scritta da: Salvatore Riggio
          in Poesie (Poesie personali)

          Un nuovo inizio...

          Stamattina svegliandomi presto all'alba
          mi affacciai dal balcone,
          mi feci riscaldare l'anima e il cuore
          da quel giovane sole.
          Il canto degli uccellini
          mi diede il benvenuto
          del nuovo giorno iniziato.
          Loro riuscirono a farmi dimenticare,
          quell'ieri ormai passato
          che io in quel momento non avrei dovuto ricordare.
          Una leggera brezza si alzò quel mattino
          essa mi accarezzò il viso
          portando con sé l'odore dei fiori
          e regalandomi un sorriso.
          Solo oggi son riuscito a capire
          che non sempre io e te dobbiam soffrire,
          perché ormai ieri è passato
          e un nuovo giorno è appena iniziato...
          Composta venerdì 9 ottobre 2009
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            Scritta da: Salvatore Riggio
            in Poesie (Poesie personali)

            La Solitudine

            Solo come tanto tempo fa,
            solo come allora.
            Tenendo a bada le lacrime
            mi si stringe la gola.
            Il cuore che impazzisce
            mentre la testa mi inizia a girare,
            riuscii a malapena a stare in piedi
            quando udì la mia anima gridare.

            Ora la solitudine accanto a sé
            nuovamente mi vuole
            e io che credevo di esserla sfuggita
            mentre non è cosi e ammetterlo ora mi duole.

            Se solo non fossi caduto nella trappola,
            che la speranza mi ha teso,
            la mia anima a quest'ora non sentirebbe
            tutto questo dolore e questo peso.

            Ormai il pianto è inevitabile
            e la vergogna mi assale.
            Le guance che si bagnano
            e sulle mia labbra assaporo il sale.

            Ora il suo grido si confonde col mio
            ma nessuno a parte lei ci potrà sentire.
            No grazie, non riesco a credere in lui, credere in Dio,
            quando lui riesce solo a farmi soffrire.
            Dove in realtà ci dovrebbe amare.
            Si lo so potrebbe essere una prova
            che lui spera che io possa superare,
            ma non è giusto che mi faccia questo
            no non lo è! Lui così si fa solo odiare.
            Allora rimarrò con lei, la mia anima e l'odio
            forse in fondo non sarò così solo.

            No grazie non riesco credere in lui, credere in Dio.
            Composta venerdì 9 ottobre 2009
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              Scritta da: Salvatore Riggio
              in Poesie (Poesie personali)

              La mia ombra

              L'amore
              che crebbe in me
              non potevo evitare
              ed è per questo motivo
              che mi lasciai conquistare.
              Quando scopri però che il mio amore
              non era ricambiato,
              provai un enorme dolore
              nel mio cuore ormai ammalato.
              Ora mi sento solo abbandonato a me stesso
              senza una spalla su cui piangere
              credo di essere già depresso.
              Ogni volta che ti penso, tu mi manchi
              mi si piange il cuore e gli occhi
              che ormai son stanchi.
              Se solo avessi qualcuno vicino
              quest'oscuro momento potrei superare
              ma ormai mi è rimasto solo la mia ombra
              e con essa dovrò restare.
              Composta venerdì 9 ottobre 2009
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                Scritta da: Salvatore Riggio
                in Poesie (Poesie personali)

                Senza ritorno

                Tutto ciò che avevo
                e morto insieme a te.
                Ti giuro amore mio
                un giorno smetterò di piangere.
                Mi rialzo e ricomincio a camminare
                perché so che lo avresti voluto
                ora che ci siam dovuti salutare...

                Sarà triste sarà dura
                ora che cammino solo avrò paura.
                Sarà come non lo è stato
                non come lo avevamo sognato.

                Oh fato!
                Perché me l'hai strappata via
                questa fine non se lo meritava
                dovevi prendere vita mia.
                Ma ormai a lei ti sei presa
                e indietro non si può ritornare
                ora cammino solo senza nessuno
                con cui mi possa confidare.

                Amore mio se mi senti!
                Ti chiedo scusa
                so che non vuoi che m'arrendi.
                Ma da solo non ce la faccio...
                Già un ombra vicino a me sento
                ma stranamente non sono triste bensì contento!
                Perché tra un po' sarò accanto a te
                e insieme smetteremo di piangere...
                Composta venerdì 9 ottobre 2009
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