Poesie personali


Scritta da: Rita S.
in Poesie (Poesie personali)

Un fagotto

Ho fatto un fagotto
di fiabe e fandonie,
di luoghi comuni,
di frasi già fatte.

Ci ho messo i racconti
di mamme e di nonni,
le mode e i cliché
le fedi e gli inganni,
e ogni illusione
inventata per l'uomo.

Ho aggiunto entusiasta
le facili lodi
di chi non ascolta,
lusinghe sfacciate,
mielose preghiere,
i versi cantati
con le belle rime,
proverbi, rimedi,
scongiuri, bugie.

Il peso degli occhi
coi loro giudizi,
le dita puntate,
i ridicoli gesti
di chi non ha voce
per farsi ascoltare,
gli intrighi e le trame
per farci inciampare.

Gli stili pomposi,
la forma perfetta,
le pillolette
che danno saggezza,
la voce impostata
per fare più effetto,
i sorrisi stampati,
i falsi e cortesi,
i modi affettati
e il sottile bon ton.

E nella mia foga,
ancor più decisa,
ho tolto i cimeli
dal vecchio baule,
i futili segni
dei tempi passati,
carcasse ormai erose,
inutili pesi.

Che leggerezza
improvvisa, inattesa,
se avessi saputo
lo stato beato
ci avrei già pensato
prima ancor di capire.
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    Scritta da: piumarossa70
    in Poesie (Poesie personali)

    L'armonia del diritto

    Ogni crisi è generata da una crisi precedente,
    la quale è generata da avvisaglie ben precise
    che l'uomo puntualmente fa finta di non vedere.
    Vivere su questo pianeta, di certo è un diritto,
    diritto che dovrebbe essere in perfetta armonia con la parola
    dovere!
    Per ogni cosa tolta con la parola diritto,
    ci dovrebbe essere una cosa donata con
    dovere.
    Composta mercoledì 29 ottobre 2008
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      Scritta da: Nosmo King
      in Poesie (Poesie personali)

      Me n'è rimasta di anima

      Dopo il tuo colpo di maglio
      Dopo i tanti specchietti per le allodole
      Dopo averti concesso
      Di esplorare le mie stanze segrete
      Abbastanza ti garantisco
      Per amare ancora
      La rugiada ed i grilli di bosco
      i fili d'erba sottili
      Le sabbie assolate
      Che ti donavo
      Con la mia scalcinata armonia
      Di suoni e di parole
      Abbastanza
      Per respirare aria di nuovo
      Per un rimasuglio di vita
      Un flash di luce negli occhi
      e ancora dopo i cocci
      l'amore che mi hai fatto sognare
      Col tuo istrionismo
      Di terza visione
      Ne resta abbastanza
      Per amare questo folle pianeta
      La polvere nel sole
      Il colore ed i toni
      e la mia festa e il mio orgoglio
      Ne rimane abbastanza di me
      Di anima dopo il tuo appiattirmi
      Abbastanza sai "cuore".
      Appena tinto di "rosso".
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        Scritta da: Cleonice Parisi
        in Poesie (Poesie personali)

        L'Abruzzo un luogo magico

        Ci sono luoghi magici,
        dove eventi tragici,
        non fan tremar radici,
        che come forti nutrici,
        questi luoghi rendono unici.

        Ci sono luoghi magici
        che dell'antico splendore
        sanno con onore
        riaccenderne il cuore;

        Ci sono luoghi magici
        dove la sete
        si abbevera alla fonte della quiete
        dove la mente è sorgente,
        dove il cuore della gente
        non mente.
        L'abruzzo.
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          in Poesie (Poesie personali)
          Pressione a mille,
          il cuore non lo tengo.
          Adrenalina mi solleva.
          Canto, ma la voce è niente.
          Salto, ma non abbastanza.
          Urlo, mi agito.
          Scariche nelle vene,
          esplosione di emozioni.
          Brividi di estasi,
          occhi spalancati,
          accecati dal tutto e dal per sempre.
          Incontenibile mio corpo vibra,
          non si ferma non voglio.
          Sono dove vorrei essere...
          Finalmente.
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            in Poesie (Poesie personali)
            Artificioso inganno della realtà,
            meraviglioso addolcimento della vita,
            momentaneo godimento della mente,
            estasiante sensazione di tepore,
            effimero piacere,
            sublime sapore che riempie le labbra,
            inebrianti vapori salgono,
            annebbiano,
            nascondono,
            a volte cancellano
            amarezze di coloro che la felicità
            la provano osservandola negli occhi delle altre persone.
            Composta venerdì 9 ottobre 2009
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              Scritta da: Ekaterina Buzu
              in Poesie (Poesie personali)
              Diventa tutto così strano accanto a te...
              come se per vivere mi bastasse il tuo amore.
              Ma poi capisco che devo anche respirare per vivere...
              e i miei pensieri si confondono.
              Passerei fino all'ultimo respiro mio tra le lenzuola a coccolarci e far l'amore.
              Ripensando a quel tuo ti amo sussurrato pian piano nell'orecchio
              in modo che la sfiga non ci senta,
              a quegli abbracci che mi fanno sentire al sicuro fra le tue braccia,
              i baci di cui mai mi stancherei,
              le carezze che percorrono delicatamente la mia pelle.
              So che non sarò + sola
              finché il tuo cuore non cesserà di battere
              e i tuoi pensieri ti parleranno di me,
              ti ricorderanno ogni attimo passato insieme quando sarai lontano
              e se Dio vuole, anche dopo la morte.
              Al dì là della Terra,
              della superficialità dell'essere umano...
              se c'è davvero qualcosa, un mondo tutto nuovo da scoprire,
              ti prometto che sarò la tua piccola
              e tu la mia unica ragione di vita e di morte, di sorrisi e di dolori.
              Giuro che sarò la tua amo anche quando sarai triste,
              troppo distante per afferrarmi
              e troppo vecchio per parlarmi...
              e non soltanto ora perché c'è un mondo.
              E spero che ricambierai tutto ciò che a parole non so dirti,
              l'emozione vera non si può descrivere.
              Ed è così triste parlare di me e te
              mentre si sa che ormai siamo una cosa unica,
              un cuore che batte per amarci
              una passione per travolgerci...
              e una canzone non solo per spiegarti quanto t'amo
              ma per regalare la speranza a chi l'ha persa ormai:
              l'amore vero esiste però bisogna star attenti a non perderlo...
              perché io senza te dove andrei, che farei...
              chi mi farà tremare al pensiero di vederlo,
              cadere al pensiero di perderlo,
              sorridere anche se va tutto male
              ma so che lui esiste e mi basta, perché è l'unica cosa che conta veramente,
              chi asciugherà le mie lacrime
              e a chi importerà davvero di me...
              per poi dimenticare ciò che è indelebile e imparare ad amare un'altro
              ma sapendo in fondo che è te, solo te che vorrei,
              cercando disperatamente qualcuno che non c'è,
              qualcuno che mi ricordi te,
              nessuno...
              ed è per questo che ti chiedo, ti supplico
              di non andare mai e rimanere per sempre con me,
              anche se so bene che non sarò mai la tua donna perfetta
              ma farò del mio meglio, te lo prometto.
              E se non basterà, ti ascolterò, cambierò. Né vallerà la pena.
              E come si fa a capire se è davvero lui l'uomo di cui ti innamorerai e che ti amerà?
              Ma su questo non servono tante parole...
              quando arriva si sente,
              qualcosa di strano dentro e il svuotarsi completamente della mente.
              Io l'ho trovato e ho capito di amarlo, ma per davvero...
              non come nei film o le bambine troppo piccole cresciute in fretta.
              Amore ti amo
              e ti confesso che ho una matta paura di perderti ma cerco di non pensarci...
              ora sei qua con me e il tuo cuore batte per me, e il mio per te
              ed è davvero questo quel che conta veramente.
              Sei mio. Tutto mio. Ieri oggi domani...
              e così sarà per sempre, se tu lo vorrai.
              Composta giovedì 3 settembre 2009
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                in Poesie (Poesie personali)
                Calice a metà
                Appoggiato sotto al mio naso
                i vapori che dona si sollevano e mi riscaldano
                o forse mi aiutano solo a dimenticare
                Quanto freddo fa qui dentro al caldo.
                Tu tum, tu tum, cuore lento
                Culla il mio corpo
                Sensazione effimera, la vita
                Indescrivibile turbinare di tepore e gelo.
                Composta venerdì 9 ottobre 2009
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