Poesie personali


Scritta da: Tobia Scurani
in Poesie (Poesie personali)

La piena

Parole che scorrono
come fiumi d'autunno

gonfie di fango
nient'altro che il nero
dal fondo
del cuore.

Fantasmi d'aria e polvere
tesi verso il sole
cercano calore
nel cielo tinto col piombo.

Parole che scorrono
come fiumi d'autunno

dense d'inconsapevoli
naviganti
strappati agl'argini
dell'anima;

emozioni nascoste
dimenticate
appassite
d'un tratto riemerse
e nel mondo sparse.

Parole che scorrono
come fiumi d'autunno

impetuose e senza meta
arrivano alla foce

e lì

muoiono con urla strazianti

che solo il mare
col suo ruggire
può nascondere.
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    Scritta da: Tobia Scurani
    in Poesie (Poesie personali)

    Stelle

    Trova sollievo quest'anima stanca di fuggire
    dal sole
    nelle stelle d'argento

    s'è spinta fin quassù
    sul colle nero tante volte anelato

    Vuole serrare le sue labbra
    costrette a pronunciare mille parole vuote
    vuole riposare i suoi occhi
    incatenati ai mille sorrisi falsi del mondo

    Si ferma quest'anima stanca
    e osserva il nulla della notte

    Sente la pace
    accompagnata da un dolce sussurro del vento
    Sente il silenzio

    tra i fili d'erba si muove
    d'un tratto un pensiero

    forse, da questo cuore spremuto
    non goccioleranno più
    emozioni
    forse il sole è riuscito a strapparle
    anche l'ultima lacrima

    ha paura quest'anima stanca

    di morire nel grigio della noia
    soffocata dalla consuetudine
    e affida il suo desiderio alla luna
    prima di sprofondare nel sonno
    piegata dalla stanchezza.

    Sogna quest'anima stanca uno sguardo

    intenso, eterno

    sogna Lei.
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      Scritta da: Fabio Bosco
      in Poesie (Poesie personali)

      Attimo

      Una biro che scorre su carta
      emozione impressa e ormai morta
      un labile fremito di un'anima instabile
      a scuotere un corpo freddo ed immobile.
      Una lacrima ne illustra l'umore
      sensazione di irridente dolore
      per quel senso di gioia perduto
      in un attimo vissuto e svanito.
      Una sorta di eterno inganno
      ciò che vivo da sempre all'interno,
      una gioia che attraversa il mio corpo
      e che il vento soffiando allontana,
      disperdendone il ricordo
      tra nere nubi di pioggia.
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        Scritta da: Fabio Bosco
        in Poesie (Poesie personali)

        Ancora ascoltami

        Adesso ascoltami
        prova un po a scioglierti
        prova a farmi entrare
        dove i tuoi intimi pensieri
        li senti naufragare
        dove vivi l'emozione nel modo più intenso
        dove spesso le parole
        non spiegherebbero il senso
        Ancora ascoltami
        prova un po a scioglierti
        prova a lasciarmi riscaldare
        quel gelo che hai dentro
        e adesso credimi
        lasciami provare a mischiare i due dolori
        sciogliamoli sognando
        e tastiamone il sapore
        illudendosi sia amore.
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          Scritta da: fioredibambù
          in Poesie (Poesie personali)

          Il mio caro libro

          Sfoglio il mio caro libro
          e ascolto ogni suo respiro
          nel peso dell'aria
          fragore di pagina
          lento bisbiglio
          o ruvido periglio.
          Vivide immagini
          enunciano i cammini
          in tortuosità le sfoglio
          paura di rovinar, non voglio.
          Macchie giallastre
          contornano le lastre
          da tempo abbandonate
          ormai dimenticate.
          Una lenta calligrafia
          sforzo estremo di poesia
          accompagna il cuore alla malinconia.
          Composta mercoledì 25 novembre 2009
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            Scritta da: David Kumada
            in Poesie (Poesie personali)

            Ulisse si volta

            Verso il Futuro! Sì!
            E così all'entusiastico grido rispondevamo con occhi brillanti
            di lagrime e d'euforia
            per cambiare solo quel che
            non andava mutato.

            Galleggiavamo in alto mare
            Sui nostri salvagenti di plastica colorata
            Salutando i padri e gli spiriti rimasti a riva
            a soppesare
            le loro e le nostre colpe.

            Quando capivamo
            come il destino
            fosse scritto nell'acqua e nel vento
            correvamo come bambini dispettosi
            a cancellarlo
            in nome di un sospirato
            libero arbitrio
            al neon.

            Cuore, tu lo sapevi?
            Ho domandato un giorno
            aprendo un cassetto
            sepolto
            sepolto
            e a lungo dimenticato.
            Quello rispose con semplice fiato,
            Ho provato a chiamarti
            e a ogni istante ti parlo
            ma tu eri già
            scivolato
            troppo lontano.
            Composta martedì 8 settembre 2009
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              Scritta da: ania
              in Poesie (Poesie personali)

              La tragedia del grido

              Lo spettacolo è appena finito
              il sipario è calato;
              ma ecco che le marionette
              sbucando ai lati del teatro
              animate e vive
              si muovono senza fili
              agli occhi stupiti dei presenti:
              stanno recitando una tragedia
              la tragedia del grido
              urlando "Vita" all'unisono.
              Poi, stufe del loro mestiere,
              spariscono nel buio del boccascena.
              E il pubblico, meravigliato, non osa fiatare.
              Ma tra la folla
              una bambina si alza
              volta lo sguardo intorno
              stende le mani
              e applaude.
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