Poesie personali


Scritta da: Serena Lamagna
in Poesie (Poesie personali)

L'onda del mare

Proviamo a dimenticare...
Ma il cuore non ne vuole più sapere di amare.
La mente si abbandona al tempo,
e la speranza cerca di curare le ferite.
Ma sono troppe
come le onde del mare.
Adesso non restano che
frammenti,
piccoli pezzi che non possono
nemmeno essere sfiorati.
Ormai hai fatto la tua scelta e nessuno
dei miei sforzi è servito.
Ti allontani come un'onda mentre
io come la sabbia aspetterò
per l'eternità un tuo ritorno.
Arriveranno altre onde con piccole gocce di te
ed il resto sarà un nulla che rifiuterò.
Il vento ti spingerà lontano da me,
gonfiandoti di gioia, ed io sarò felice per te
anche se non potrò riaverti
continuerò a sperare che la vita non ti tradisca mai.
Cullerai tanti corpi tra le tue braccia,
amerai tanti posti mentre io resterò a guardare
augurandoti d'aver trovato la giusta isola
quella che da sempre cercavi,
e se tu non l'avrai ancora trovata piccola onda,
io sarò il vento che ti spingerà verso i tuoi sogni,
un barca che scivolerà su di te,
un delfino che giocherà con te per non farti mai annoiare
sarò tutto ciò che vorrai e non smetterò mai d'aver bisogno di te!
Composta sabato 11 novembre 2006
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    Scritta da: Simona Raschi
    in Poesie (Poesie personali)

    Ti porterò in alto

    Ti porterò in alto
    dove nessuno potrà vederti

    Ti porterò dove le nuvole sono schiuma
    dove il sole splende ma non acceca

    Ti porterò nel mio mondo
    Dove il tutto racchiude ogni cosa

    Ti porterò in alto
    dove l'aria che respirerai sarà il mio respiro
    dove il calore che sentirai sarà quello del mio cuore

    Ti solleverò
    sino ad arrivare dove nessuno potrà ferirti
    dove nessuno potrà colpirti

    Ti porterò dove tutto è magia
    quella vera
    quella pura
    dove l'amore trionfa.
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      Scritta da: Simona Raschi
      in Poesie (Poesie personali)

      Né carnefice né vittima

      Né carnefice
      né vittima
      ma è difficile
      staccarsi con dolcezza
      come fare
      per non insanguinarmi con la ferita del tuo cuore?
      Staccarsi facendo un passo alla volta
      come fare
      per non sentirmi strappare il cuore dalle carni?
      L'amore è laddove c'è evoluzione
      troverò la mia nuova evoluzione e tu troverai la tua
      con amore ti cedo ad altri
      con amore mi abbandonerò ad altri
      così semplicemente
      né carnefice
      né vittima.
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        Scritta da: Serena Lamagna
        in Poesie (Poesie personali)

        La possibilità

        Se c'è una possibilità che Tu non puoi mostrarmi,
        non dirmelo,
        taci e fingi,
        sorridimi e tienimi al tuo fianco,
        non lasciarmi
        stringi la mia mano nella tua e
        continua a camminare
        lascia che io possa camminare con te,
        che io guardi quello che vedi tu,
        anche se non ci sono
        possibilità o ragioni, tu non dirmelo.
        Non guardare i miei fallimenti
        Non chiedermi di farmi forza
        Potrei fallire,
        tienimi solo accanto a te
        anche se io dovessi mostrarti
        ciò che non vuoi vedere
        tu amami sempre.
        Quando sentirai che
        Il mio cuore non batte più Come prima
        Dammi respiro fingendo che
        Ci siano delle possibilità,
        anche se queste non ci sono
        tu fingi e sorridimi,
        sei la mia forza la mia possibilità
        felice e spensierata,
        Anche se dovessero separarci
        le distanze i pianeti il cielo
        so che ci sei e che sei la mia possibilità.
        Composta venerdì 17 ottobre 2003
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          Scritta da: Roberta Bevilacqua
          in Poesie (Poesie personali)

          Navigatrice solitaria

          Navigo qui, solitaria dai sorrisi,
          Navigo qui, solitaria dai sogni,
          Navigo qui, lontano dalle luci della città
          che si spengono in questo cuore vuoto.

          Navigo qui, in questo mare di lacrime dolciastre
          di questo cuore che ha le labbra salmastre.
          Navigo qui tra nuvole di fittizio cotone bianco,
          Navigo qui ove una lacrima bagna un sorriso erroneo.

          Navigo qui, da sola in questo immenso buio,
          Navigo qui, senza remi né mani, senza cuore, ne'ali
          senza gioia né dolore, né gaiezza in questo cuore.
          E navigo senza te, faro della mia notte, luce del mio giorno,
          e navigo qui, in quel cuore in cui non so farci ritorno...

          Navigo ormai con stanchezza, con le braccia penzoloni l'acqua,
          col volto rigato dalle lacrime del mio passato.
          Navigo lontano miglia da questo dolore, che non è più bagliore
          ma solo una lama acuminata nel sorriso del mio cuore.
          Composta giovedì 10 dicembre 2009
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            Scritta da: Roberta Bevilacqua
            in Poesie (Poesie personali)

            Frammenti d'anima

            Ci sono attimi nella vita in cui ti senti sola,
            triste, incompresa, diversa...
            Ci sono attimi nella vita in cui ti senti piccola,
            fragile, impaurita, senza cuore.

            Ci sono attimi nella vita in cui il mio cuore è mesto,
            mi guardo intorno e sono e mi sento diversa,
            dissimile al mondo per la mia fragilità, la mia anima,
            e non so ancora se amo me stessa, o se sia riuscita a trovarmi.

            Se mi guardo con occhi estranei vedo una ragazza dagli occhi grandi,
            ma che dietro raccontano tanta vita, raccontano tanta tristezza,
            tanta di quella felicità che forse per lei non arriverà mai,
            perché in quegli occhi non riuscirà mai pienamente ad esprimere
            quella persona che nessuno conosce.

            Quella che piange davanti ad un film che parla d'amore,
            quella che sogna nonostante sia ormai cresciuta,
            quella che non smetterà mai di farlo finché il suo cuore
            le ripeterà di essere ancora una piccola principessa.
            Composta giovedì 10 dicembre 2009
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              Scritta da: nina.*
              in Poesie (Poesie personali)

              Luna

              Ti guardo e vorrei perdermi
              in quel profilo di luce

              Luna... sola.

              Tra tante meteore di piccole luci
              tu domini le tenebre
              Ora sorridi, ora sei triste
              Ti culli tra venti
              ti lasci accarezzare
              da una nuvola passeggera
              Oh luna!
              Veder sparir una parte di te

              Mi soffermo al momento
              aspettando una luna nuova
              e... tu lì... bella, lucente, tonda

              Chiudendo gli occhi, son lì con te
              io dentro, rannicchiata
              mi perdo in un sonno di stelle.
              Composta venerdì 19 agosto 1994
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                in Poesie (Poesie personali)

                Bavanera

                Elettiva vertigine espressiva
                scintilla aurea che mente solchi
                guizzo creativo figlio dell'estro
                poesia sei o poesia ti proclami?
                Nuova, luccicante o sbiadito reperto
                dormiente in crestomazie ingiallite
                se ci dai pazzi voli e ci tuffi nella luce
                convinti noi ti diciamo: poesia tu sei!
                Ventata di armonia, melodia di Musa,
                gaudente assonanza, sempre in alto
                tu porti il cuore di chi umile bipede
                devoto innamorato ti ascolta!
                Filigrana d'anima invisibile
                taglio e cucito di suoni
                trama di ritmi, tintinnio
                tra percossi precordi,
                distillato e infuso di emozioni,
                sorpreso ti conobbi
                quando ad un inaspettato
                risveglio su uno schermo
                di immagini mi sorridesti.
                Come radiosa alba
                spuntata da un lucernario
                ebbro di sole poi ti guardai,
                per tanta intensità di luce
                il cuore si smarrì nel tuo incanto
                gli occhi di lacrime si bagnarono
                quando il nettare che ti nutre
                si discioglieva sangue nelle mie vene.
                A lustri nomi, con te imparentati
                chiesi forma, senso e lineamenti;
                non iniziato e privo di talento
                con goffe esibizioni e fallimenti
                accanito adulatore ripetutamente
                tentai di riprodurti essenza.
                Volevo affidarti il raccolto
                maturo dei miei sensi cresciuti
                ciò che intendevo del mondo
                e a cui non sapevo dare voce:
                saghe di sogni, convergere di pene
                torreggiar di amori, intrecci di illusioni
                martellar di sconforto, pozzi di dolore
                avvisaglie di paure, nomi su croci!
                Dalla balaustra celeste
                dove talvolta l'anima s'affaccia
                per l'invito di voci lieti o atroci
                che s'alzano dal mare umano
                quante nasciture meraviglie
                emergono dalle tue spume
                quali ambizioni di immanenza
                allatti generosa col tuo seno!
                Riparo e confidente sei
                per coloro che sanno e vano
                insorgono e ancora gridano
                contro i misfatti del tempo
                tempo che passa come la vita
                preda di un risucchio eterno
                che risparmia solo te e la tua prole.
                Oh Musa dammi ancora fiato
                per umilmente renderti omaggio
                prima che la morte mi sfiati!
                Composta giovedì 8 ottobre 2009
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Scaduto o mancante è ogni altro sogno

                  Non urla di vento o di umani
                  o altro accidente possibile
                  aggirante per il vulnerabile corpo
                  mi fa veglio in questa notte
                  lunga e vivissima di ricordi.
                  Nel buio silenzio che regna
                  mi accerchiano e opprimono immagini,
                  si appressano e mi calpestano
                  fatti trascorsi come zoccoli di cavalli sfrenati,
                  nelle mia povera mente indifesa
                  transitano profili di volti indecifrati
                  or verginali or dilavati di ogni leggiadria
                  sorgivi di lampi or benigni or astiosi
                  si accampano poi sullo schermo vitreo
                  della finestra libera di tendaggi.
                  Che sobilla il cuore, che mi agita
                  e intorpidisce un me furioso
                  che mi fa infermo di quiete d'anima?
                  Oh i ricordi tristi e durevoli
                  i sentimenti di ieri, gli istupidimenti
                  di sogni che si assembrano
                  e come serpi si attorcigliano
                  fino a soffocarmi nell'incredibile.
                  Primeggia la tristezza che fu
                  e ritorna in questa oscurità, spirante
                  la odo e mi affatica, prende più forza
                  se un accenno è in me di allontanarla.
                  Via fantasmi, creature del passato
                  che allattate altri consanguinei
                  andate via! Sono stanco e voglio dormire:
                  cessi il vostro imperio e si colmi
                  di pace questo vuoto di assenze.
                  -Scaduto o mancante è ogni altro sogno-
                  così sbuca e recita l'informazione che espio
                  così mi dice l'insonnia ogni sera
                  se male assortito è il dosaggio
                  di ricordanze tristi e liete.
                  Composta martedì 1 dicembre 2009
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                    Scritta da: Maria Di Grumo
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Baci e carezze

                    Ad un uomo o ad una donna,
                    al bimbo o all'anziana madre,
                    all'amico dei vecchi ricordi,
                    il dono di un bacio o di una carezza.

                    Dono d'amore o simpatia,
                    brivido di gioia,
                    brivido di tenerezza.
                    Carezze e baci,
                    sprazzi di luce come arcobaleno dopo un temporale
                    gioiosa riconciliazione,
                    al seguito di infinito amore.
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