Poesie personali


Scritta da: Violina Sirola
in Poesie (Poesie personali)

Si giocava alla guerra

Dietro l'albero antico, la pistola
puntavo, aspettavo il nemico e
il grilletto premevo
mentre il gatto, mio amico
le farfalle cacciava.
Mi esaltava la guerra, la parola "nemico"
era Paolo a terra e
fingeva l'ucciso.

Ora sono sul campo, non si finge
il nemico
sono colpi sicuri, mi sfigurano
il viso.
Vedo un gatto randagio
punta un topo che fugge
sono steso su un carro
sto facendo l'eroe
mentre tendo l'agguato, l'eroina
mi è amica
non mi esalta la guerra
la parola "nemico"
e:
bimbi
nuovi si tengono per mano
le bolle di sapone
lanciate da lontano
mostrano in trasparenza
angeli senza ali.
Composta nel 1991
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    in Poesie (Poesie personali)

    Ricordo

    Notte senza sonno
    dove il sonno s'è fugato.
    Indimenticabile ricordo
    s'accende nella mia mente.
    Mi aggrappo al mio amore
    mai vissuto.
    Rileggo queste vecchie righe
    sulle pagine ingiallite,
    scritte in altre notti senza fine...
    Un viso, i suoi occhi... un nome...
    Quella che è riuscita a rubarmi il cuore,
    strappato senza chiedermi il permesso.
    Me la trovo d'avanti come quella notte d'agosto
    con la luna bruna...
    è stato un amore del passato,
    un amore spezzato e mai sepolto.
    Composta venerdì 5 febbraio 2010
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      in Poesie (Poesie personali)

      Scoiattolo

      Sei sempre in fuga,
      non riesco a vederti,
      a prenderti.
      Eppure mi guardi
      e pare che cogli
      il mio desiderio.

      Hai forse paura?
      Che cosa c'è che
      ti fa fuggire sempre?
      Riesco una volta a
      a prenderti.
      Mentre impaurito
      cerchi di sottrarti,
      le mie braccia ti
      tengono.

      Tremi, ma io non
      posso vivere senza
      di te.
      Ora non fuggi più.
      Ora sai,
      e sei felice.

      - a un figlio -.
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        Scritta da: Franco Mastroianni
        in Poesie (Poesie personali)

        Mentre bussa la mattina

        Metto in riga le parole
        tra gli apostrofi
        e
        gli accenti

        molte sono puntuali
        e
        ubbidiscono prestanti
        come fanti sull'attenti

        altre invece latitanti
        si
        nascondono
        per gioco nelle stanze della mente

        le ritrovo poi
        dormienti mentre bussa la mattina

        e mi dicono
        siam qua

        volevamo venir prima
        ma ci siamo soffermate
        a
        giocare con la rima.
        Composta giovedì 4 febbraio 2010
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          Scritta da: Assunta De Rosa
          in Poesie (Poesie personali)
          In un istante, il mio bicchiere di cristallo mi è scappato dalle mani
          mentre cadeva in terra
          l'ho visto andare in frantumi
          paralizzata dalla paura
          paralizzata dalla gioia
          l'ho visto andare in pezzi con ogni certezza
          ogni parola, ogni promessa...
          in un istante ho visto dissolversi tutto
          senza fare niente per salvare il mio bicchiere...
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            Scritta da: Andrea Bidin
            in Poesie (Poesie personali)
            Dietro la maschera
            Quando rimembri come ci si sentiva ad esser tenuto su un piedistallo dorato
            quando ti rendi conto che i nuovi a te offerti sono illusori, poco credibili, semplicemente inferiori
            in quel preciso istante comincerai a soffrire per davvero
            e allora ti chiederai se potrai riavere indietro l'originale
            e allora ti chiederai se ne troverai un altro all'altezza
            e l'unica risposta che riceverai da tutto ciò che ti starà intorno, che ti circonderà
            di animato e non
            sarà uno stordente "no"
            che comprenderà entrambi i tuoi dilemmi

            Gonfio di malessere
            irato verso la vita così ingiusta e crudele ai tuoi occhi bisognosi di conforto
            esigenti di conferme
            osserverai l'orizzonte dominato da maestose nuvole grigie
            ed in lontananza sentirai una risata
            decisa
            fragorosa
            che saprà di liberazione
            di rivincita
            di rancore e di dolore
            racchiuse in un'unica ignobile emozione

            e guarderai in basso atterrito
            ferito
            e a bagnare il terreno che si troverà sotto ai tuoi piedi saranno le lacrime
            le lacrime tue
            che senza rendertene conto
            si mischieranno a quelle dell'autore di quella sordida risata
            che di fronte a te ed in eterna lotta con se stesso
            ti accompagnerà in quell'assurdo gesto

            Senza saper cosa fare
            senza saper cosa dire
            l'onda anomala della vita cancellerà tutto quanto è stato

            e la terra
            resa fertile da quel pianto
            genererà un nuovo sentimento.
            Composta giovedì 4 febbraio 2010
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              Scritta da: Donatella
              in Poesie (Poesie personali)
              Tu sei il sale del mio mare di solitudine
              sei come pioggia che disseta la terra
              dolce vento che mi sospinge alla vita
              fiamma che riscalda la mia anima
              sogno che aliena ogni paura
              sincera parola che mi conforta
              ed io
              felice di ricambiare mille volte e mille ancora
              sciolgo ogni timore
              accettando il tuo amore e
              legandomi a te
              con il filo della passione.
              Composta giovedì 4 febbraio 2010
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