Poesie personali


Scritta da: Sir Jo Black
in Poesie (Poesie personali)

Un vento

Un vento ti porterà da me,
ti racconterà parole,
ti dirà: "Portagliele!"

Ascoltalo!

Un vento soffiava un giorno,
gli regalai le mie favole,
gli dissi: "Portagliele!"

Attendo!

Solo tu sentirai quei suoni,
ti insegneranno la mia strada.
La tua voce mi dirà sogni
ed io ricorderò i tuoi occhi.
Composta giovedì 25 febbraio 2010
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    Scritta da: Mariella Mulas
    in Poesie (Poesie personali)

    Alture di luna

    Su alture di luna
    ho usato la vanga del silenzio
    per seppellire pensieri...
    Li ho sprofondati d'ira rappresa,
    li ho rinnegati di luce
    e li ho allontanati da frange di ricordi...
    Su alture di luna
    ho lasciato solitaria una sedia di plastica,
    ho pensato a chi seduto, malinconico,
    non muoveva passi,
    e pur immobile, agile volava senza peso
    intrepido a cercare
    solo quegli attimi
    dove amare non mai bugia nell'anima.
    Sulle alture di luna, in effetti,
    accaso da sempre il mio io
    e canto ogni volta la dolente litania
    per ogni ora spenta,
    per ogni sogno ingrigito,
    per ogni parola non udita,
    per tutto il male del mondo.
    Modello un attimo di invisibilità
    anche nei miei stessi occhi,
    solo un attimo per perdermi
    nel nulla assoluto di pace.
    Mi lascerò andare d'indifferenza
    sino al centro dell'abisso...
    Ma stanotte c'è la luna.
    E m'addormenterò tra le sue alture,
    roca di sospiri come sempre nel cuore.
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      Scritta da: SweetNovember
      in Poesie (Poesie personali)

      Universo rosa

      Sguardo di Donna,
      che ha già amato
      e non vuol amare ancora,
      perché ha sofferto,
      ma vuol sorridere,
      sorridere e basta,
      spensierata,
      lontana.

      Sguardo di Donna,
      che accende l'anima
      e fa respirare con affanno,
      essenza d'attrazione,
      lucida spensierata tentatrice,
      avida di passione,
      leggera,
      fragrante.

      Sguardo di Donna,
      che fa sudar le labbra
      e freme sulle mani,
      musica del piacere,
      origine di seduzione,
      vestita di sentimento,
      fresca,
      frizzante.

      Sguardo di Donna,
      unico principio
      di singolar ispirazione,
      caldo fatal incontro,
      tempesta dei sensi,
      illusione avvolgente,
      libera,
      amante.
      Composta martedì 8 marzo 2005
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        Su colline piene di rosmarino
        si nascondono i silenzi della notte.
        Scendono voci venute dal passato
        con maschere d'un carnevale morto.

        I sentieri sono pieni di violette.
        Uomini e donne parlano sottovoce
        per non svegliare sogni interrotti.

        Camminano su orizzonti contorti
        anche le mummie cittadine,
        fasciate con urli di sirene,
        e drogati morti sul marciapiede.

        Su colline piene di rosmarino
        passeggia l'aroma della primavera.
        Sono giovani adolescenti
        con occhi fissi nei loro pensieri.

        I sentieri della vita sono stretti
        per coloro che maturano il futuro.
        Un cuore sporco di sciocchezze
        fa fatica a superare il deserto.
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Anche le colombe bevono alla fonte
          dopo aver beccato l'ombra dell'uomo
          su strade cittadine sempre piene
          di gente e mendicanti di mestiere.
          Un vecchio guarda l'acqua cristallina
          zampillare sempre uguale nella vasca.
          Ricorda i suoi vent'anni passeggeri
          scendere dal monte alla valle.
          Le colombe l'accompagnano nel ricordo
          volando, beccando, saltellando
          dietro la sua ombra altera
          appoggiata al bastone della speranza.
          Anche le colombe bevono alla fonte
          in questo pomeriggio di San Valerio
          senza vento, né pioggia, ne neve
          ma con un "roscón" e una sopresa.
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            Scritta da: annysea
            in Poesie (Poesie personali)

            Le donne di Tagore

            Le donne di Tagore
            hanno caviglie leggere
            e un tremito fugace
            nelle pupille cerbiatte.

            Le donne di Tagore si cingono i fianchi
            con fiori di mango e di ibisco
            e adornano i loro lobi rosati
            con la luce di fuggenti mattini

            Camminano lungo i sentieri
            con le palpebre socchiuse
            celando il loro cristallino
            più nero delle nubi in tempesta.

            Non lasciano mai il loro mantello
            sulle rive di fiumi sconosciuti,
            o il loro velo ai bordi della notte misteriosa.

            Camminano come sospese,
            facendo tintinnare i loro monili,
            ma non fanno troppo caso
            alla rosa che si schiude sopra il seno.

            Sono avvezze alla luce della lampada,
            riparano il loro incarnato d'avorio
            dal sole dei meriggi.

            Ma, alla fine del giorno
            non hanno vergogna a mostrare
            l'incantato giardino
            al loro giardiniere
            che gentilmente
            l'uscio bramato sospinge
            con nocche di dita leggere...
            Composta sabato 8 marzo 2008
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              Scritta da: Rosarita De Martino
              in Poesie (Poesie personali)

              I diritti degli alberi

              E cammino pensosa
              nell'anonimato cittadino,
              ma ecco m'investe
              dolente fila di alberi
              scheletriti,
              deturpati da insane scritte.
              Ora mi raggiunge
              acre scia di fumo
              che mi soffoca,
              mi opprime,
              mi avvolge in spirale di paura.
              Il bosco brucia,
              agonizza,
              muore!
              E si spegne, in fiume di dolore,
              il diritto degli alberi
              al rispetto,
              alla vita,
              alla verde speranza.
              Risponde solo l'umana indifferenza.
              Laggiù, in oscuro, appartato luogo
              mani infami mercanteggiano
              il prezzo di doloso incendio.
              Ieri, in nostri quartieri
              periferici
              giaceva morta
              enorme catasta di giovani pini
              sradicati crudelmente
              da "Madre" terra
              e usati, per breve tempo,
              per adornare
              in scintillio di luce
              proprio il Natale,
              la festa dell'Amore.
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                Scritta da: Rosarita De Martino
                in Poesie (Poesie personali)

                Sul ponte

                Ferma sul ponte di mia vita,
                guardo
                mio intrigante fiume
                irruento di paure,
                di rimpianti
                che mi tormentano
                con impossibili ritorni.
                Mi soffocano
                gravami di pensieri.
                Ma ti cerco ancora,
                o Signore di mia vita,
                con rinnovata
                incapacità di volo.
                E quale gallina razzolo
                in limitato cortile
                di mia casa.
                Ma inatteso
                sguardo sacerdotale
                mi riconcilia a Dio.
                Indosso ali di speranza
                e, quale aquila veloce,
                riprendo ardito volo
                verso "Tuoi" spazi di luce.
                Composta martedì 23 febbraio 2010
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