Scritta da: Aurora Sisi
in Poesie (Poesie personali)
Incontrarsi,
in uno scambio di sguardi,
in un intreccio di mani,
accomiatando ogni distanza,
perché nostro è già il domani.
Composta martedì 6 novembre 2018
Incontrarsi,
in uno scambio di sguardi,
in un intreccio di mani,
accomiatando ogni distanza,
perché nostro è già il domani.
Darò semplici carezze alle foglie
verserò pochi pensieri di inchiostro nel diario,
all'alba mi sentirò sbucciato da un soffio
ma sentirò ancora nel grembo della terra
il battito di un sogno che ci ha fatto correre troppo.
Darò semplici carezze alle foglie,
non le spazzerò via
questa sera.
Con lei è stato come tornare fanciullo
ridipingere il lato terreno delle foglie
fare a gara a chi con poesie e pensieri
disegnava più immagini
scoprire attraverso un'imitazione
chi rideva per primo.
Così dalla mia età
ho ripescato dai miei anni un sorriso
che ne aveva sedici
una luce da evocare nella tempesta desidero di volare
attraverso le traiettorie invisibili
del divenire.
Con lei e stato un rimettersi in gioco
cambiare rotta all'improvviso
sentire il mare sfogliarsi pagina dopo pagina dentro un libro, un quadro, una sinfonia...
fumare un grissino insieme come da ragazzi
per sentirci più grandi
imparare a colorare le note musicali della pioggia
levarsi il trucco
scrivere sul vetro appannato
la parola vita con un dito.
E qualcosa c'era ancora dentro la nebbia...
Ma poi, tornare a guardarsi allo specchio
con il vetro pulito
e cercare nell'aurora l'alone di una sera
le rughe lasciate da un sogno
e scoprire che la ruga accanto al colore degli occhi, proprio questa,
palpita ancora nel suo silenzio
così rendersi conto che dietro la maschera nuova da indossare
qualcuno c'è sempre stato
qualcos'altro è volato via
con l'autunno che evapora insieme alle stelle.
Ma infine
accendersi ancora un grissino
dopo cena, sul balcone,
per non sentire il peso del vuoto
e restare leggeri
bagnandosi le pupille di cielo.
Nonostante tutto,
aver imparato di nuovo a vedere
le nuvole illuminate dal sole
da una goccia.
Se corri troppo forte
devi stare attento,
c'è una curva in ogni posto
e un muro di cemento.
Se la strada è quella giusta
ti porterà lontano,
non occorre andare forte
ma bisogna andare piano.
Affidati alle stelle
che illuminano il cielo,
il posto più nascosto
sarà dentro la tua mano.
È una giostra che gira
e non si ferma mai,
senza soldi sei salito
quando scendi pagherai.
Quando il sole caldo brucerà le foglie
E le lacrime si saranno asciugate
Quando l'incessante frinire sugli alberi
Porterà la gioia di una nuova estate
Allora il ricordo della mia voce ti farà pensare
Alla bellezza di un attimo, alla dolcezza di un tramonto
Alla gioia di un momento sereno, al pianto di un bambino
Ridi, canta, vivi ogni momento
ed io ci sarò e ti aspetterò nel vento.
Ricordare ancora ciò che non è stato
Inutile viluppo di fili inestricabili
Lampi di luce bucano nuvole dense
E tu, elegante nella notte
Fendi l'aria tersa coi tuoi pensieri
Senza un perché, senza un domani.
Finta notte non andare via
Non far finire questo piccolo momento
Tieni lontana una luce troppo vivida
Fa che una dolce malinconia
Non si consumi
In un giorno con tanto sole.
Date voce voi che ne avete
che avete cuore
amore
timore
non lasciate che tutto muoia
nel rumore.
Ho seminato il melograno
è cresciuto
fiorito
è lontano
Ho piantato il melograno.
Gli incontri
affinità
condivisioni di pensieri
non hanno tempo
ogni attimo è eterno.