Poesie personali


Scritta da: Enzo Di Maio
in Poesie (Poesie personali)

Un attimo di me

Un attimo di me
lo dono solo a te
che mi fai sentire vivo,
in mezzo a tanta gente,
dove cammino
dove respiro
dove osservo e sento
ma quasi invisibile
come assente .

Registro attimi di vita
li rivedrò domani
quando sarò in me cosciente
gli occhi, sai, sono come nastri,
comandati dalla mente,
registrano il presente

Io vivo nel mio regno
quattro mura dove non ho finestre
vi ho appeso solo quadri
immagini di tempo assente .

Ma non per me, che li ho presenti
che sono tutto il mio ieri
che sono ancora l'oggi
che saranno anche il domani
finché qualcuno mi dirà:
"vieni, ragazzo del 68
hai scritto la tua storia
oramai è inutile che rimani" .
Composta sabato 24 novembre 2018
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    Scritta da: Andrea Calcagnile
    in Poesie (Poesie personali)

    Nostra Italia

    Siamo tutti pronti a combattere
    contro chi ci vuole abbattere,
    in noi regna la più bella speranza,
    che non sarà mai, mai abbastanza,
    perché noi mai ci arrenderemo,
    con le nostre glorie rinasceremo.
    L'Italia è leggermente in crisi,
    colmiamola di immensi sorrisi,
    l'Italia non è la peggior nazione,
    se l'è cavata in ogni situazione.
    Tra noi non dobbiamo fare la guerra,
    perché l'Italia è la nostra madre terra.
    Qui esistono le persone indulgenti
    pronte a farci sentire assai contenti.
    Siamo di sangue europeo e americano,
    ma nulla nei fossi sarà gettato invano.
    Un degrado può capitare dopotutto
    perché l'egoismo regna dappertutto.
    Tra le vie coperte di nero asfalto,
    molti, forse troppi guerrieri in salto
    hanno abbandonato la propria vita,
    sapendo che in guerra sarebbe finita.
    Viva, viva l'Italia del 1861, evviva!
    Viva, viva l'Italia nostra, sempre viva.
    Contro tutto e tutti sfideremo la morte,
    il destino, la sfortuna e la nostra sorte.
    Viva l'Italia con tutte le sue vittorie,
    imprese, conquiste, gioie e glorie.
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      Scritta da: Luigi Belliazzi
      in Poesie (Poesie personali)

      Nuova vita

      Quando lui andò via decise di non piangere
      Non lo fece per debolezza né per rabbia
      Né per orgoglio, viscoso bitume dell'anima
      Diceva a se stessa che quella ferita non faceva male
      Che a sanguinare era solo la sua immagine riflessa dallo specchio
      Sì impose la negazione di ogni cedimento
      E la consapevolezza di sé la fece struggente di una bellezza nuova
      Nello sguardo tornato limpido
      Vide il riflesso del suo futuro
      Che riempì di gioia ogni spazio lasciato vuoto.
      Composta lunedì 30 novembre 2015
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        Scritta da: Fabio Marinaro
        in Poesie (Poesie personali)

        Il flauto muto

        Ciò che la vita sembrava dirmi crescendo, non era molto diverso da quello che in fondo il mio cuore forse sapeva già.
        Ogni passo, ogni singolo momento di sofferenza o felicità, tutto facevano parte del tutto e di me. Quel tutto che spesso non possiamo cogliere, perché abbiamo smesso di sentire. Smesso di ascoltare il silenzio. Dimenticando chi siamo, perché siamo, e in che direzione dovremmo andare.
        Non esiste un solo modo, non esiste una sola via.
        Non sarò Dio di nessuno, né di me stesso.
        La nave non è mia, non sono il capitano, non il marinaio.
        Io non sono nessuno e sono tutto.
        Sono come il vento leggero in una giornata calda.
        Chi sente ciò che sono non cerca il mio nome.
        Non mi farò messaggero, tutti lo siamo.
        Quando tutti ascolterete la musica, io sarò la pausa fra una nota e l'altra.
        Non serve l'orecchio, non serve l'occhio.
        Parte del tutto, ma non tutto.
        Sono qui.
        Composta mercoledì 21 novembre 2018
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