Poesie personali


Scritta da: Antonio Prencipe
in Poesie (Poesie personali)

Alla ricerca del mio cuore

Non ti trovo
Dove stai?
Perché non riesco a trovarti?
Ti cerco ovunque
sono salito anche sulla luna per trovarti
Ho scavalcato orizzonti e imprigionato tramonti
ma di te nemmeno l'ombra
Ho rinunciato anche alle mie ali per te
ora non posso nemmeno volare nell'immenso
Non trovo nemmeno la mia anima
forse è scappata via con te
Perché te ne sei andato?
Non ho chiesto altro che provare quell'emozione
persa in quel dannato vento
Ora senza te non intravedo nemmeno il sole
Ora senza te mi aspetta solo il mare
Ho viaggiato per deserti e laghi
Ti ho cercato e ti ho desiderato
Ma tu
Cuore
mi hai lasciato qui,
Cuore
sono in viaggio per ritrovarti
Cuore
senza di te intravedo solo albe depresse
Cuore
torna da me.
Composta venerdì 25 giugno 2010
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    Scritta da: Paolo Melotto
    in Poesie (Poesie personali)
    Suoni stridenti si diffondono nella foschia mattutina.
    Solo nella nebbia confusa
    nulla si mostra innanzi a me

    Hai vissuto abbastanza per poter raccontare qualcosa di te?
    Un rivolo di sangue appare in lontananza
    passa davanti a me, prosegue la sua strada verso una metà sconosciuta

    Qualcuno è forse morto senza dire nulla?
    Piccole grida si perdono nel vuoto di una pagina bianca
    gocce di sangue impresse nel ricordo indelebile

    Hai cercato troppa dolcezza nelle altrui parole
    Il miele fuoriesce senza che tu lo possa saggiare
    è questa una maledizione?
    O forse e solo la prevedibile conseguenza per aver vissuto troppo?

    Un tuono elettrico si diffonde ora nell'aria
    squarcia l'aureo silenzio, inquietudine vestita di luce.

    Un monito giunge infine.
    È dunque questa la morte?
    Sto raggiungendo l'altro lato dell'inferno.
    Redimi le mie membra, prosciuga il ribollente sangue

    Nella notte, nelle tenebre più totali.
    Esseri maligni, essi hanno crocifisso la luna.
    Mi hanno incatenato quaggiù, nel pozzo del mio dolore.
    Mi hanno inchiodato al seme della mia pazzia

    Nessuno ha mai visto un angelo cadere dal cielo
    Qualcuno ha invece scarnificato vivo un povero bambino

    Laggiù, sopra le montagne, sulle fredde alture insensibili
    Un lupo solitario ti fissa immobile, osserva ogni tuo movimento
    Urla, grida, morte che si bagna nella linfa porpora.

    Io ho visto tutte le ere di questo mondo.
    Io ti ho visto, uomo, mentre uccidevi tuo padre
    ti ho visto, mentre bruciavi i tuoi antenati, mentre annientavi i tuoi fratelli.

    Ti ho visto mentre strappavi la carne dagli esili corpi dei miei simili.
    Ti ho visto mentre strappavi capelli per farne tappeti, mentre staccavi denti per farne collane.
    Ti ho visto mentre mangiavi la tua carne, mentre ti tagliavi la gola,
    mentre morivi nel tuo stesso sangue

    Chiedo umilmente perdono per ogni chiodo che ho fissato al mio corpo.
    Perdono per ogni proiettile che mi sono sparato in testa
    Per ogni lama che ha ridotto i miei polsi in cenere

    giù per la spiaggia una danza continua senza fine.
    Mille esseri luccicanti danzano in cerchio, pregando il mare
    ti vedo, inerme nelle gelide acque limpide.

    Non vi preoccupate.
    Sanguino ormai da molto.
    Presto vi lascerò per sempre.

    Sveglia,
    vieni con me.
    Ti porterò in posti ignoti
    avanti,

    scegli il segno del tuo giorno,
    scegli la strada da seguire
    sorprendi la tua vita
    regala polvere magica,

    seguimi lungo la foresta,
    trovami tra gli antichi alberi

    ogni cosa si rompe
    da ogni cosa esce sangue
    e danza.
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      Scritta da: Ada Roggio
      in Poesie (Poesie personali)

      Non cercare chi non ti cerca

      Non cercare chi non ti cerca
      Non amare chi non ti ama
      Non cambiare mai per nessuno
      Se altri vorrebbero cambiarti, non saresti più tu
      Resta sempre te stesso, amati per quello che sei
      ... Grida forte i tuoi ideali
      Grida forte il tuo amore
      Grida forte lassù qualcuno ti ama.
      Composta giovedì 24 giugno 2010
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        Scritta da: Elio Lupini
        in Poesie (Poesie personali)

        Il tempo

        Tutto divora alberi e fiori
        morde l'acciaio e le rocce più dure
        uccide i re e le più alte montagne
        è il tempo che scorre
        che non si può vedere
        che giace e riempie i vuoti
        prima e dopo ogni cosa
        e uccide il sorriso
        in un ghigno fatale
        nell'oscurità totale
        e piange senza voce
        e senza ali
        e senza denti
        e senza bocca
        come il vento.,
        puoi sentirlo
        mai vederlo o comandarlo,
        è come il Cuore
        leggero
        come piuma il respiro
        in un letto in cui non dorme
        scivola più dolce di ogni rima
        il silenzio passa al Sole
        senza ombra proiettare
        nell'aria
        se lo alimenti vive
        se lo disseti
        muore come il fuoco
        come la candela divorata
        nemica del tempo
        del vento
        e dell'acqua
        nella sua vita misurata ad ore.
        Come in uno specchio non mentirò
        senza ombra
        come al rosso della neve al tramonto
        e l'argentea rugiada al mattino
        Dentro me sfide d'ogni sorta
        orchi ed altro ancora
        tra le mie chiuse mura
        radici profonde
        d'acciaio di tempo e di morte
        sfaldate dalla vita
        e le mie membra senza chiavi
        in questo oceano di cielo
        in una musica soave
        riposeranno
        in attesa del nulla
        che si liberi l'anima
        e il mio cuore.
        Composta martedì 4 maggio 2010
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          Scritta da: Marzia Ornofoli
          in Poesie (Poesie personali)

          MARE AL TRAMONTO

          S'increspano le onde infrangendosi,
          su una spiaggia silenziosa,
          raccolgo una conchiglia che sussurra
          antiche melodie imprigionate dal tempo.
          Il cielo s'infiamma d'un rosso vermiglio,
          l'acqua si colora di sangue di marinai dispersi.
          Un gabbiano si posa e si lascia cullare dalle acque,
          l'ebbrezza si leva mi scompigli i capelli,
          sollevo le braccia e comincio a danzare,
          al ritmo del canto del mare,
          corro a piedi scalzi incontro all'amore,
          la sabbia scivola via incurante della bellezza,
          è sano sola a godermi quest'ora magica.
          Composta giovedì 24 giugno 2010
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            Scritta da: dax
            in Poesie (Poesie personali)

            Consumismo

            Ho cancellato fiori dal davanzale
            rossi garofani, bianche margherite,
            mentre due occhi di gatto
            osservavano perplessi.

            Scavai buchi nel deserto
            per sotterrare i fossili
            della mia giovinezza.

            Sogni e cavalli nel cielo
            il vento strappa cartelloni pubblicitari,
            carte che volano sulla città.

            Voci s'allontanano nelle vie
            scivolano nelle piazze,
            sulle rovine delle case e degli uomini.

            Traboccano parole inutili dai televisori,
            immagini insulse d'eroi prefabbricati
            vomitando assurdità e menzogne.

            Avete vinto: ha vinto la mediocrità
            gli spot ossessivi,
            compra consuma, mobili macchine, case,
            coca cola, profilattici, pannolini.

            Scegli questo, compra quello
            ha vinto il consumismo
            illudendo ancora gli uomini.

            Meglio esser tra gli sconfitti,
            io sono un vinto:.
            Composta martedì 31 ottobre 1989
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              Scritta da: dax
              in Poesie (Poesie personali)

              Al popolo rumeno

              In principio il sogno
              era la giustizia,
              hanno costruito la tirannide.

              L'utopia era la pace,
              hanno costruito la guerra.

              La speranza era la libertà,
              hanno costruito l'opressione.

              Il motto era la liberazione
              dell'uomo dall'uomo
              hanno costruito carnefici.

              Non vi sia rifugio
              per i tiranni sulla terra.
              Composta giovedì 30 novembre 1989
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                Scritta da: dax
                in Poesie (Poesie personali)

                Ho visto in sogno il mare

                Ho visto il mare
                nel vento della notte.

                Onde nere incorniciate dalla luna,
                ed il vento sussurrava
                nelle orecchie sibilanti parole.

                Profezie nascoste nella notte,
                misteriose frasi d'un antico
                magico idioma dimenticato.

                Ho visto il mare
                nel vento della notte.

                Vento strano, vento
                che racconta
                storie dettate da fantasmi
                d'antichi marinai
                che ancora navigano
                solcando onirici oceani
                scortati da giganteschi
                albatri, da furiosi gabbiani.

                Navigando antichi navigli,
                velieri misteriosi
                che si perdono
                nella nebbia del sogno.

                Ho visto il mare
                nel vento della notte.
                Composta lunedì 31 maggio 2010
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