Poesie personali


Scritta da: Vera Somerova
in Poesie (Poesie personali)

Mi hai mangiata

Volevi mangiarti la mia vita
come se fosse una patata...
e quando non l'hai digerita
nel cesso l'hai vomitata...
Ma non ti sei arreso...
hai voluto un panino!
L'eterno incompreso...
tu... l'uomo bambino...
E le montagne di gelato
da solo avresti scalato
per poi sentirti realizzato
dentro un whisky stagionato...
E mi hai morsa e divorata
a quattro venti sbandierata...
E mi bramavi...
Mi esibivi...
E mi volevi
e mi hai avuta...
E mi dicevi:
"Hai la bocca di frutta"...
Ma chi sei?...
Un supermercato?
Sei delicato
come un carro armato!
E mi hai mangiata
e mi hai posseduta
e mi hai amata
e mi hai venduta...
Tu, Giuda traditore!
Mi hai donata,
in un paio d'ore,
al primo venuto...
Al primo conquistatore...
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    Scritta da: Danilo Sarra
    in Poesie (Poesie personali)

    L'estate

    La soffocante cappa estiva
    edificata dagli ardenti raggi solari
    oprrime le frasche d'inverno fresche
    che seccano e rasentano la morte
    dai gracchianti grilli appesantite.

    Ma uno spruzzo di gelida acqua,
    improvviso e inaspettato,
    allontana l'arto della morte
    e dona alle secche piante
    una fievole speranza di vita.
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      Scritta da: Danilo Sarra
      in Poesie (Poesie personali)

      Lo stolto

      Vorrei raccontarvi la storia dello stolto
      che, in poco tempo, divenne il miglior atleta del mondo.

      Nacque tra le rassicuranti stanze di un ospedale
      a stretto contatto con il vivo affetto della dolce madre
      ma venne battezzato dal fuoco di un duro incidente stradale
      che gli tolse la presenza e l'amore dell'amabile genitore
      e la preziosa possibilità di muoversi e camminare.
      Ma l'incidente non spazzò via la sua voglia di vita.
      dura a morire e scomparire,
      che cresceva di pari passo col dolore interiore.
      Lunghe terapie e faticose battaglie lo guidavano
      finché il sudore del suo dolore alimentò i suoi arti
      che riprendevano a muoversi come spinti da un motore
      e lo conducevano verso la gloria, la fama e il denaro:
      le sue gambe erano le più rapide dell'intero mondo
      e sfrecciavano incontenibili sulla calda rossa pista.
      Ma il sorriso della gente e la triste carta verde
      occultavano il suo dolore e il ricordo del genitore:
      e quando l'affetto genitoriale fu definitivo dimenticato,
      le sue gambe smisero di strabiliare e tornarono morte
      e il grande atleta divenne di nuovo lo stolto che era.
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        Scritta da: Antonio Prencipe
        in Poesie (Poesie personali)

        Non tornerà

        Si,
        Sesso e droga nella mia vita,
        Urla e disperazione,
        Sangue e cristalli sul mio cuore,
        Non è facile affrontare
        un cielo che ha paura del mare,
        Il sole non tramonta,
        La luna non viene giù
        ed io qui
        stanco d'aspettare la tua anima che non mi parla più,
        Non so più niente,
        so solo che Ti Amo
        e che non vivo senza i tuoi sguardi,
        Senza spade e senza fucili
        combattevamo una vita consumata nell'oblio,
        Non tornerà
        il nostro amore,
        Non tornerà
        il nostro bacio atteso e maledetto.
        Non tornerà
        quell'Addio che consumava il mio presente.
        Composta sabato 10 luglio 2010
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          in Poesie (Poesie personali)

          Getta il peso

          Lascia che la mongolfiera sia alzata dal vento
          getta quel peso che l'aria la sollevi
          inutile zavorra e futile impedimento
          impedisce solo che essa si levi.

          Le nuvole in alto non voglio sognare
          ma volare, raggiungerle e con mano toccare
          l'inconsistenza confusa evanescente
          di una fredda pioggia di niente.

          butta il fardello
          lancia il carico
          liberati di quello
          viaggia scarico

          ma il vento impetuoso
          soffia impietoso
          abbranca il pallone
          che più peso non ha.
          cambia direzione
          e lo getta lontano
          Inutile è un capitano.
          senza responsabilità.

          Si sa che la fisica lo diceva già:
          "non c'è forza su un corpo senza gravità".
          Composta mercoledì 7 ottobre 2009
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            in Poesie (Poesie personali)

            Mentre il silenzio urla

            Spengo l'ultima sigaretta prima di dormire
            e già sogno,
            mentre le idee vanno per altre direzioni.

            Scopro un altra vita nel sonno
            e penso sia quella vera,
            mentre il pensiero non lo gestisco più.

            Divento come uno squalo nell'oceano
            e divoro tutto ciò che mi circonda,
            mentre la fame diventa odio.

            Mi sveglio con rabbia e paura
            e la notte è ancora la padrona,
            mentre il silenzio urla...
            Composta venerdì 9 luglio 2010
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              in Poesie (Poesie personali)
              Ti ho aspettata come un ragno,
              nella ragnatela del desiderio...

              E tu come una dolce farfalla
              ti ci sei intrappolata.

              Così mangio il tuo amore
              così ora non sei più libera...

              Mentre per me il sogno diventa realtà
              per te è come un incubo!

              Pensavo che la felicità la potevo condividere...
              Ma come può la vita essere così imparziale?
              Composta venerdì 9 luglio 2010
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                in Poesie (Poesie personali)

                Il gusto della vendetta

                Oggi mi sento un animale,
                come quando rincorrevo le vergini compagne di scuola.

                Ho sperimentato per puro piacere,
                il gusto della vendetta.

                Quella vendetta che non dà soddisfazione,
                ma ti lascia solo amaro ed acido.

                Così mi è passata la fame ed il sonno
                e ho voglia solo di sbraitare.

                Non me ne vergogno di essermi vendicato,
                ma il mio umore ora è danneggiato.

                Ora aspetto che si calmi il pensiero,
                e mentre la rabbia cala il sipario...
                Composta venerdì 9 luglio 2010
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