Poesie personali


Scritta da: Gaetano Toffali
in Poesie (Poesie personali)

mi chiami amore

Mi chiami amore con viso aperto
E gli occhi chiusi solo nel bacio
Io ho parole spigole a uscire
E gli occhi chiusi mentre ti bacio

Di me hai pianto e vissuto invano
Con rabbia antica a sfregiarti il cuore
Di te lontana ho profumo d'ambra
Nella vaghezza del cuore di uomo

Ali di mani hai fatto al tuo cuore
Petali azzurri hai fondi negli occhi
Io nella steppa a caccia di Graal
Prego nel tempo e spero in te.
Composta lunedì 30 novembre 2009
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    Scritta da: Buddhabar62
    in Poesie (Poesie personali)

    Occidente

    Ti ho visto e mi ha fatto piacere
    come ai tempi andati oramai
    ed ho visto lo stesso entusiasmo
    di quando eravamo come frutti un po' acerbi.
    Tu oramai vivi in Oriente
    io sprofondato nel malato Occidente
    e la domanda che pongo al mio inconscio
    mi spaventa ma non ritrae le sue spire
    sarà dunque vero ciò che guardinghi si mormora
    di strani ed astuti complotti
    orditi a spese di noi ignari plebei?
    Composta venerdì 2 luglio 2010
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      Scritta da: Vera Somerova
      in Poesie (Poesie personali)

      Mi hai mangiata

      Volevi mangiarti la mia vita
      come se fosse una patata...
      e quando non l'hai digerita
      nel cesso l'hai vomitata...
      Ma non ti sei arreso...
      hai voluto un panino!
      L'eterno incompreso...
      tu... l'uomo bambino...
      E le montagne di gelato
      da solo avresti scalato
      per poi sentirti realizzato
      dentro un whisky stagionato...
      E mi hai morsa e divorata
      a quattro venti sbandierata...
      E mi bramavi...
      Mi esibivi...
      E mi volevi
      e mi hai avuta...
      E mi dicevi:
      "Hai la bocca di frutta"...
      Ma chi sei?...
      Un supermercato?
      Sei delicato
      come un carro armato!
      E mi hai mangiata
      e mi hai posseduta
      e mi hai amata
      e mi hai venduta...
      Tu, Giuda traditore!
      Mi hai donata,
      in un paio d'ore,
      al primo venuto...
      Al primo conquistatore...
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        Scritta da: Danilo Sarra
        in Poesie (Poesie personali)

        L'estate

        La soffocante cappa estiva
        edificata dagli ardenti raggi solari
        oprrime le frasche d'inverno fresche
        che seccano e rasentano la morte
        dai gracchianti grilli appesantite.

        Ma uno spruzzo di gelida acqua,
        improvviso e inaspettato,
        allontana l'arto della morte
        e dona alle secche piante
        una fievole speranza di vita.
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          Scritta da: Danilo Sarra
          in Poesie (Poesie personali)

          Lo stolto

          Vorrei raccontarvi la storia dello stolto
          che, in poco tempo, divenne il miglior atleta del mondo.

          Nacque tra le rassicuranti stanze di un ospedale
          a stretto contatto con il vivo affetto della dolce madre
          ma venne battezzato dal fuoco di un duro incidente stradale
          che gli tolse la presenza e l'amore dell'amabile genitore
          e la preziosa possibilità di muoversi e camminare.
          Ma l'incidente non spazzò via la sua voglia di vita.
          dura a morire e scomparire,
          che cresceva di pari passo col dolore interiore.
          Lunghe terapie e faticose battaglie lo guidavano
          finché il sudore del suo dolore alimentò i suoi arti
          che riprendevano a muoversi come spinti da un motore
          e lo conducevano verso la gloria, la fama e il denaro:
          le sue gambe erano le più rapide dell'intero mondo
          e sfrecciavano incontenibili sulla calda rossa pista.
          Ma il sorriso della gente e la triste carta verde
          occultavano il suo dolore e il ricordo del genitore:
          e quando l'affetto genitoriale fu definitivo dimenticato,
          le sue gambe smisero di strabiliare e tornarono morte
          e il grande atleta divenne di nuovo lo stolto che era.
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            Scritta da: Antonio Prencipe
            in Poesie (Poesie personali)

            Non tornerà

            Si,
            Sesso e droga nella mia vita,
            Urla e disperazione,
            Sangue e cristalli sul mio cuore,
            Non è facile affrontare
            un cielo che ha paura del mare,
            Il sole non tramonta,
            La luna non viene giù
            ed io qui
            stanco d'aspettare la tua anima che non mi parla più,
            Non so più niente,
            so solo che Ti Amo
            e che non vivo senza i tuoi sguardi,
            Senza spade e senza fucili
            combattevamo una vita consumata nell'oblio,
            Non tornerà
            il nostro amore,
            Non tornerà
            il nostro bacio atteso e maledetto.
            Non tornerà
            quell'Addio che consumava il mio presente.
            Composta sabato 10 luglio 2010
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              in Poesie (Poesie personali)

              Getta il peso

              Lascia che la mongolfiera sia alzata dal vento
              getta quel peso che l'aria la sollevi
              inutile zavorra e futile impedimento
              impedisce solo che essa si levi.

              Le nuvole in alto non voglio sognare
              ma volare, raggiungerle e con mano toccare
              l'inconsistenza confusa evanescente
              di una fredda pioggia di niente.

              butta il fardello
              lancia il carico
              liberati di quello
              viaggia scarico

              ma il vento impetuoso
              soffia impietoso
              abbranca il pallone
              che più peso non ha.
              cambia direzione
              e lo getta lontano
              Inutile è un capitano.
              senza responsabilità.

              Si sa che la fisica lo diceva già:
              "non c'è forza su un corpo senza gravità".
              Composta mercoledì 7 ottobre 2009
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                in Poesie (Poesie personali)

                Mentre il silenzio urla

                Spengo l'ultima sigaretta prima di dormire
                e già sogno,
                mentre le idee vanno per altre direzioni.

                Scopro un altra vita nel sonno
                e penso sia quella vera,
                mentre il pensiero non lo gestisco più.

                Divento come uno squalo nell'oceano
                e divoro tutto ciò che mi circonda,
                mentre la fame diventa odio.

                Mi sveglio con rabbia e paura
                e la notte è ancora la padrona,
                mentre il silenzio urla...
                Composta venerdì 9 luglio 2010
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                  in Poesie (Poesie personali)
                  Ti ho aspettata come un ragno,
                  nella ragnatela del desiderio...

                  E tu come una dolce farfalla
                  ti ci sei intrappolata.

                  Così mangio il tuo amore
                  così ora non sei più libera...

                  Mentre per me il sogno diventa realtà
                  per te è come un incubo!

                  Pensavo che la felicità la potevo condividere...
                  Ma come può la vita essere così imparziale?
                  Composta venerdì 9 luglio 2010
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