Poesie personali


Scritta da: Paola G.
in Poesie (Poesie personali)

Nuovi giorni

Son giorni di pioggerella
gentile e argentata
che bagna angeli caduti
in campi
dove il rosso dei suoi papaveri
si confonde con le ferite del cuore
e l'oro del grano svela il colore della vita.
Maestoso il libeccio
mi regala voci di altri paesi
di risate ubriache
e pianti su tetti notturni.
Così ascolto il movimento
dell'anima
foglia caduca cangiante
e il mio respiro
si fonde e confonde
con l'alba che ha il tuo volto
giovane eterno
E porta con sé i colori
di un nuovo giorno
di un nuovo amore.
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    Scritta da: anterosecondo
    in Poesie (Poesie personali)

    M o n i t u s...

    Cercate di essere felici,
    anche se non è facile e
    sommersi in mille difficoltà
    ma tentate di esserlo
    poiché se non lo siete
    ora e nella vostra epoca,
    non lo sarete mai.

    Tenendo ben presente
    che l'aspirazione alla
    propria felicità e l'auspichevole
    conseguimento non deve, in
    nessun caso, esser cagione de
    l'altrui infelicità.

    Rammentate anche che dalla
    vita non si può pretendere di avere
    più di ciò che si è dato.

    Allora possa esservi di aiuto
    adottar certuni comportamenti:

    il soffocar l'orgoglio,
    il contenere l'ira,
    il condursi con saggezza,
    il rifuggir l'improntitudine,
    l'ascoltar con pazienza,
    il parlar con suadenza,
    l'agire con prudenza,
    e il giudicare con clemenza
    poiché anche voi sarete giudicati.

    Non dimenticate che
    è felicità anche il donarla
    ai propri simili poiché si
    possono aiutare, con una sola
    goccia di miele
    a volte un sorriso
    o una parola gentile
    i più infelici,
    gli irredenti e gli ultimi
    della terra... e di
    costoro, nella nostra vita,
    ne incontriamo ogni giorno.

    C'è sempre qualcuno che
    rimane indietro e spesso non
    ce ne accorgiamo poiché siamo
    già distanti.

    E quando sarete felici,
    usate delicatezza ovvero
    evitate di farne vanto
    poiché in coloro che non lo
    sono ne procurerete dolore,
    invidia e pianto.
    Astenetevi quindi da ogni vanità
    poiché questa del resto è l'inutil
    rincorrere il vento.

    Tenete poi presente che
    dall'"altra parte"
    ci giudicheranno non solo per le
    nostre azioni ma anche e soprattutto
    per quel che potevamo e non abbiamo
    fatto.
    Ebbene serbiamo il giusto timore...
    ... per quando sarà il momento!

    Siate felici!
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      in Poesie (Poesie personali)

      La mia Alba

      Il giorno...
      non muore ogni sera
      ma stanco
      lascia il posto
      alla notte
      per andare a dormire.
      Il sole...
      non muore
      tra i monti
      ma riscalda
      e da luce
      alla notte di ieri.
      La luna...
      non si perde
      nel giorno
      che nasce,
      ma accoglie i sogni
      di chi
      è arrivato
      alla sera.
      E tu...
      tra la notte
      e il giorno
      sei...
      la mia alba.
      Composta mercoledì 7 luglio 2010
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        Scritta da: Vera Somerova
        in Poesie (Poesie personali)

        L'ultima pesca

        Il mare è verde
        Oggi.
        Un battello arranca
        Stancamente
        Tra le onde.
        Vorrebbe fenderle
        fieramente
        Domarle
        con la forza
        della gioventù
        perduta da tempo
        Rosseggia la ruggine
        dello scafo
        popolato
        da alghe
        e molluschi.
        Il fumo sbuffa
        Lento
        Dipingendo
        Nuvole grigie
        Qua e là.
        Un marinaio
        uscito da una vecchia
        pellicola
        Scruta l'orizzonte
        Il sole è alto
        E neanche un soffio di vento
        "Dove andiamo, vecchio mio
        in questa bonaccia schifosa?
        Neanche un ghiozzo,
        entrerà nella rete..."
        La barca scricchiola
        come le ossa
        del suo capitano.
        Sul lato destro
        riposa una sirena
        dai lunghi capelli
        verdastri
        Mezza mangiata
        dalla salsedine
        Mollemente adagiata
        Con l'occhio privo di pupilla
        osserva la stesa d'acqua
        malinconicamente.
        "Canta, Sirena!
        Il tuo vecchio è di nuovo
        nel mare
        E dicevano che
        Non potevo...
        Non ero in grado...
        Vecchio...
        Privo di forze
        e buono solo
        per l'ospizio
        a giocare a scala quaranta
        con quei rimbambiti...
        E dicevano
        che tu
        eri ormai andata...
        Un ferro arrugginito
        Da rottamare...
        Ed invece
        scivoli tra le pieghe
        marine
        Tintinni di conchiglie,
        profumi di pesca...
        Canta, Sirena!
        Ammalia il mio cuore
        Di libertà
        Per l'ultima volta.
        Non è tempo per omelie
        Non è la fine di un vecchio
        Mi permettano,
        Signorie vostre,
        un'ultima pesca,
        un piatto di paranza
        e poi...
        Ve lo prometto
        vado a letto.
        Spengo la luna
        Mi copro
        con il cielo stellato...
        E domani
        Il carro del sole
        Tra lingue di fuoco
        Nella sua corsa eterna
        Canterà un requiem
        Soavemente."
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          Scritta da: brusky79
          in Poesie (Poesie personali)

          Solo di Notte

          Gomitoli di lacrime si intrecciano sul cuore,
          rivoli di rimpianti e paranoie, occasioni perdute,
          risposte mai date, amori finiti, imprese solo sfiorate:
          certe sere la Tristezza ci tiene per mano...

          Ci sono momenti, di notte, in cui ci si sente perduti,
          in un limbo incolore, senza apparente via d'uscita,
          pareti troppo strette per sogni troppo grandi,
          le stanche mani non riescono a farsi strada...

          Schiacciati da un ingombrante Nulla,
          in un angolo opaco e liscio, senza appigli,
          come su di un iceberg maledettamente sghembo,
          che rende ovattato ogni suono intorno a noi...

          Naufraghi in questo sconfinato Mare di pensieri,
          in cerca di una luce che indirizzi il nostro cammino,
          uno scintillante punto di riferimento nel firmamento,
          ma anche la Luna sembra mostrarci la sua faccia più scura...

          Lasciati indifesi in questa desolante condizione,
          con gli occhi chiusi e gonfi di malinconia,
          tentiamo lo stesso di abbandonarci ad un infido Morfeo,
          che ci culli e ci faccia uscire Lui da questa entropia!

          Poi, quasi senza accorgercene, crolliamo esausti,
          per esser risvegliati da un premuroso raggio di Sole,
          quasi dimentichi del Kaos della notte appena trascorsa,
          pronti per un nuovo promettente giorno da assaporare...

          Indossiamo il nostro miglior sorriso,
          lasciamo tutti i vari problemi nel cassetto,
          E'tutto a posto, è tutto ok! Respiriamo a fondo e...
          Sipario!
          Composta martedì 6 luglio 2010
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            Scritta da: Marco Panizza
            in Poesie (Poesie personali)

            Cronaca di un'assenza

            Ho ignorato la tua assenza
            come materia viva e presente
            ma invadevi il mio respiro
            con lui ti attendevo.

            Le mie ali basse
            dal tuo fermo vento.

            Poi un giorno il tuo sguardo
            così bello da uccidermi ancora
            così falso da non illudere un bambino.

            Forse eri solo il mio dolore
            la tua presenza d'assenza
            ma con la mia morte finita
            ti sono volato via.
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              Scritta da: Rossella Porro
              in Poesie (Poesie personali)

              Ascolta...

              Asolta il vento
              ti sussurra parole che non hai mai udito.
              Asciuga le lacrime
              e serra i denti
              perché se ti dicono
              che il destino ha già
              eretto i suoi ponti,
              costruito barriere
              noi saremo pronti
              a cancellare questo
              infausto disegno.
              Non issare la bandiera della resa
              non è il tempo
              perché se andare controcorrente
              fa fatica
              niente è più appagante
              che il riposo
              dopo una tremenda tempesta.
              Non siamo fatti per restare
              inermi
              siamo fatti per l'avvenire.
              Affila le armi se è necessario
              perché non c'è peggior
              nemico
              che l'invisibile
              celato nelle anguste
              trincee
              delle retrovie.
              Composta martedì 6 luglio 2010
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                Scritta da: Ada Roggio
                in Poesie (Poesie personali)

                All'improvviso

                Un giorno come tanti
                Un giorno di sole
                Un giorno tranquillo
                Un giorno come tanti
                Portò alla luce, l'ombra di un amaro destino che si celava dietro la quiete
                Silenzi, e ombre, riempivano il mio cielo
                Un cielo pieno di nuvoloni
                Pronti a scaturire tuoni e frastuoni
                Quell'ombra riempì il mio cuore
                Era scoppiato, mio fratello tumore
                Un tumore silenzioso ma latente
                Usciva dalla testa, non capivo più niente
                Parole, parole, parole
                Bla, bla, e qui chi ci sta?
                Ci sono io, e basta

                Sempre sola in questa casa, dal sapore amaro della solitudine
                Mi son fatta l'abitudine
                Ma che dico! Io qui impazzisco.
                E voi che siete qui ad ascoltare
                Le onde che vertiginosamente ondeggiano nel mare
                Presto non ci sarà più niente
                Un grande silenzio
                Solamente.
                Composta lunedì 5 luglio 2010
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                  Scritta da: Marzia Ornofoli
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Io donna

                  Respirare l'aria della notte,
                  nel giardino dei sogni,
                  scoprirmi donna fra desideri
                  e realtà nascoste da luci di stelle.

                  Raccogliere fiori in un prato
                  ricoperto di fiori bianchi,
                  mille altri colori mi accarezzano
                  la mente in giochi di favola,
                  scoprirmi donna nel mondo
                  sapendo d'appartenere a me stessa.

                  Correre felice su un prato
                  a piedi scalzi lasciare
                  che il trifoglio mi solletichi
                  e scoprirmi donna fra braccia ardenti
                  nel sogno d'amore di notte stellati.

                  Nelle albe marine su spiagge bianche,
                  ascolto il dolce richiamo del gabbiano
                  lascio che brezza giochi con i miei lunghi cappelli,
                  riscoprendomi donna nelle mille sensazioni
                  del mio essere donna.
                  Composta lunedì 5 luglio 2010
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