Poesie personali


Scritta da: Rea
in Poesie (Poesie personali)
Ero una bambina in jeans e maglietta
con le ginocchia sbucciate
e lo sguardo di una dama...
Innamorata.

Avevo un complesso tanto strano:
di non saper baciare.

Mi vergognavo di stare sola
insieme a te
e coprivo con le mani
tutto il corpo...
Innamorato.

E se tremavo,
mi scaldavi piano,
con lo sguardo falso
e guardandoti negli occhi
ti intuivo.

Un tempo mi tenevi tra le braccia
e un angelo ti volava tra le mani.

Tu mi stavi per rendere pienamente donna
ma per fortuna mi sono "svegliata" in tempo;
intorno a me non ho sentito più il calore,
ma solo aria tiepida e pure riscaldata.

Intorno a me non ho sentito più il calore
di quando del mio corpo potevi essere l'unico signore.

Un giorno, un altro uomo capirà
che io di te sono stata veramente...
Innamorata.
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    Scritta da: Giuseppe Catalfamo
    in Poesie (Poesie personali)
    Molteplici desideri all'utopica fantasia,
    -se dovessi rinascere-.
    L'ho fatto.
    Una nota musicale.

    Do, la serenità di chi agogna solo lacrime di felicità.
    Mi, io, me, depennati dal vocabolario, propenso ad ascoltare.
    Fa, il verbo volto a donar sorrisi senza attenderli.
    Sol, del nuovo giorno, percependo gli orizzonti che sono accanto.
    La, per avere un violino ed una chiave che scardina cuori.
    Si, pronunciandolo a labbra aperte, fedeli, di sentimento calde.
    Re, d'un feudo che non ha proseliti.
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      Scritta da: Grazia Finocchiaro
      in Poesie (Poesie personali)
      Quale folle onda
      in quell'attimo che mi smarriva
      sarebbe stata tanta impetuosa,
      se non quella che vidi trainare
      le mie conchiglie nell'animo del mare
      custodite in una scatola di vetro...
      Sguardo impaurito di bambina
      sulle gonfie acque verso l'infinito
      e tutto ciò che avevo
      fuggiva sopra l'onda ubriaca.
      Sabbia soltanto nelle mie mani
      che scivolava rapida dalle dita.
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        Scritta da: Rea
        in Poesie (Poesie personali)
        Ti hanno detto che ci siamo incontrati,
        è vero, ma è anche vero che
        ci hanno ricamato sopra.

        Capelli e occhi neri,
        labbra invitanti,
        ma non mi sono fatta sfiorare.

        Lui mi guardava,
        lui mi parlava,
        lui mi ammaliava:
        stavo morendo,
        volevo toccarlo,
        ma non l'ho sfiorato.

        E più si avvicinava a me,
        più il cuore mi esplodeva in petto
        e mi venivano i brividi sotto la pelle
        e avevo un'autostrade di farfalle nello stomaco,
        ma prima di peccare
        sono fuggita via.
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          Scritta da: Marzia Ornofoli
          in Poesie (Poesie personali)
          Freccia luminosa,
          attraversi il cielo della notte,
          porti con te desideri dell'anima,
          legati a te da un filo d'argento.

          Sognare guardandoti e sperare,
          tenere le dita incrociate per il desiderio,
          evanescente sogno che accarezza la mente,
          luna pallida espande i suoi raggi,
          lento il respiro mentre il desiderio s'avvera
          energia che sussurra il tuo nome.

          Cuore che palpita ascoltando parole d'amore,
          arde il fuoco della passione,
          desiderio inconfessato legato ad una stella,
          entra nell'oblio della notte che svanisce
          notturno il canto della sirena innamorata
          tramonto d'illusioni lontane
          isola nel cielo che svanisce prima di toccare terra.

          Freccia luminosa
          che attraversi il cielo della notte,
          che porti i desideri dell'anima,
          lega a te il mio desiderio d'amore
          con un filo d'argento.
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            Scritta da: Rea
            in Poesie (Poesie personali)
            Scava dentro al tuo cuore
            e se non è sereno, vedrai,
            si rasserenerà.

            Ama con tutto il cuore
            e se non sarai amato,
            il cuore aspetterà
            e fra chi non vuole amare,
            qualcuno ti amerà.

            Lava gli occhi e le mani
            e purifica il cuore e l'anima,
            dì sempre la verità
            e vedrai che arriverà.
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              Scritta da: Rea
              in Poesie (Poesie personali)
              Sì all'ironia dove meno te l'aspetti,
              a tutto ciò in cui credo,
              alla pasta,
              allo shopping finanziato da terzi.

              Sì allo studio,
              alla macedonia di fragole,
              al sole ma anche alla pioggia,
              all'ultimo giorno di scuola,
              al cibo,
              a viaggiare in treno.

              Sì al tram,
              ai cd rom,
              a sentire parlare il francese da una ragazza francese,
              al cioccolato bicolore,
              al romanticismo.

              Sì a suonare il pianoforte,
              ai ragazzi con i capelli lisci e neri,
              al thè a limone,
              alle sagre,
              a Napoli,
              al cocco,
              alle scatole di latta colorate.

              Sì ai libri,
              alle ciliegie,
              ai siciliani,
              allo scrivere i temi,
              alle autoccasioni,
              alle feste,
              ai felini,
              a passare gli esami al primo tentativo,
              al gelato alla nocciola,
              alla buona compagnia,
              a trovare lavoro,
              alle gite scolastiche.

              Sì alla coca-cola e al rum coca e cocco,
              a Parigi,
              al gioco di carte Uno,
              al profumo del caffè,
              agli occhi neri per gli uomini e azzurri per le donne,
              alla televisione spenta,
              ai concerti,
              ai sogni.

              Sì a leggere l'oroscopo quando sono di buon umore,
              alle candele profumate,
              ai jeans ma anche alle minigonne,
              a cantare a squarciagola,
              alle scarpette di ginnastica,
              alla neve,
              al tiramisù che fa mamma.

              Sì alla musica a tutto volume,
              ai colori,
              agli occhiali da sole,
              al rumore e al profumo del mare,
              alle bancarelle del mercato,
              a dormire col piumone,
              a guidare all'alba,
              a fare paradiso con la persona che ami,
              a scrivere...
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                Scritta da: Giuseppe Catalfamo
                in Poesie (Poesie personali)

                Ana, per gli amici

                Trovandomi per Giosc ad omaggiare gli amici di Pensieri Parole
                potrei far le fusa come un Gatto, decantando i Valii dei vari
                De Luca, Crispoldi, Giusva, potrei sorridere alla simpatia
                di Donatella, del Luciano, od osannare il mio preferito Jo Black.

                Ma un Eclissi nella mente Scheggia di porpora i ricordi.
                Un Toffali nel candido Marimare nel mio cuore
                ed ecco il desiderio di rivivere una vera amica.
                Complice nella vita, che da qualche Valle, alle Stremiz del cielo
                certamente mi guarda e sorride.

                Ana, per gli amici.

                Incommensurabile Dana nella mia vita.
                Pronunciarlo mi fà sentire un Prencipe,
                d'altronde mi hai sempre eletto gran Cavalera.
                Brunason i tuoi Capelli
                Che Rubini e Ametista i tuoi occhi.
                Hai vissuto in un 'mondò Di Pinto da Baron e pirati,
                Valli D'Urso, molti carnefici, nessun Salvatore.
                Pensare che per esser felice ti bastava un cuore, Panizza e farinata.

                Nonostante il tuo Cannistra fosse colmo d'orpelli di gioia,
                neanche il tuo santo Patruno poté alcunché.
                Il tuo non esser mai Barbara ti ha riservato il destino di San Giorgio.

                Dalla prima volta che il tuo sorriso incontrò la sua maschera,
                lo eleggesti a tuo Davide di Donatello.
                In realtà altro non era che un Kagib di Kabul.
                Fantasticavi sulla tua vita immaginandoti attrice accanto a lui,
                uomo famoso fra i 'pollicì del 'casalingò in scatola.
                In realtà non era Gassman ancor meno Mastroianni,
                più o Mehis un triste, squallido pollicino da tele Novelli senza Grazia.

                Ti ricordo con le labbra unte e verdi
                quando con l'immancabile radioso sorriso
                divoravi il pesto di mia madre.
                Tengo sempre un vasetto nel frigo,
                è lì per te dolce Ana.
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