Poesie personali


Scritta da: SweetNovember
in Poesie (Poesie personali)

Inquieta solitudine

Fresca cupa
tristezza
che scende indifferente
sul volto,
spegnendosi
nel volo di una rondine
affannata
sotto la pioggia
incessante
in una fredda umida
mattina
di primavera.

Ed il trillo
battente
del suo cuore
solitario
va morente
affievolendosi,
accompagnato da
un dolce concerto
musica di pensieri,
che avidi
ti ricercano
dentro il ricordo
logorante
di un sorriso
perduto.
Composta martedì 17 maggio 2005
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    Scritta da: SweetNovember
    in Poesie (Poesie personali)

    Lenta marea

    Le ore
    che ci separano
    da ogni incontro
    sembrano disperate
    come il flusso
    emozionante
    dei miei pensieri
    che negli attimi
    interminabili
    in cui ti guardo
    s'infrange lento
    sui bianchi scogli
    dei tuoi occhi
    dolce-amari
    dipingendo cascate
    colorate
    di intriganti desideri
    profumanti
    di passione.
    Composta giovedì 21 luglio 2005
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      Scritta da: Ada Roggio
      in Poesie (Poesie personali)

      Io il mio futuro!

      Io il mio futuro!
      Non posso immaginarlo,
      è un puntino lontano,
      lontano. Vivo la vita allora,
      per quello che mi da.
      ... Se oggi c'è il sole sorrido.
      Se oggi la vita mi regala uno schiaffo lo acetto...
      Vivo, sorrido oggi con le carezze che mi regala la vita,
      domani!
      Non posso pensare, che tutto cambi.
      Domani è un'altro giorno e si vedrà
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        in Poesie (Poesie personali)

        Andrea

        Dico solamente che
        se accettassi di custodire il mio cuore
        io ti ricambierei con integerrima fedeltà
        smisurato amore e complicità,
        sostegno nei momenti di debolezza
        e allegria in quelli di vittoria;
        ti stimerei per ogni tua scelta
        e sarei fiera di te per ogni tua riuscita, come per ogni tua sconfitta
        ... sempre.
        Ma,
        finché resti nel limbo dell'insoddisfazione
        io non riesco ad essere capace di nulla
        e l'unica sensazione che provo
        è un vuoto incolmabile...
        Composta domenica 29 agosto 2010
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          Scritta da: Antonio Prencipe
          in Poesie (Poesie personali)

          Il sole non sorge

          Metti in vendita il tuo corpo
          Mia Cara,
          Il sole non sorge
          Metti in vendita il tuo cuore
          Metti in vendita il tuo orgoglio
          Una macchina si ferma
          un uomo aspetta di essere servito,
          dopo aver finto l'orgasmo
          tra le tue mani i soldi,
          Quei soldi
          che ahimè compreranno il pane ai tuoi figli,
          Sotto la doccia una lacrima
          scende e penetra il silenzio,
          Sotto la doccia
          cerchi di dar vita ai tuoi sogni
          Tuo figlio dorme
          e dopo avergli dato un bacio
          un'altra lacrima bagna il suo viso
          coperto ancora da mille sogni
          Tuo figlio si chiede
          che lavoro fa la sua mamma
          Non ci sono più speranze
          Alla ricerca dell'amore
          Alla ricerca dei soldi
          La tua anima
          desidera un'altra Vita.
          Composta sabato 28 agosto 2010
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            Scritta da: Vera Somerova
            in Poesie (Poesie personali)

            Exodus

            In fila indiana
            Sulla costiera
            Incedono lentamente
            Grosse
            Piccole
            Lucide
            Boriose
            Bellicose
            Trasformate in lumache
            loro malgrado
            Potenti motori
            ronfano impazienti
            Visi rassegnati
            scrutano il tuo orizzonte,
            Mare
            Sono qui per te
            per celebrare la vacanza
            d'agosto
            sudata, meritata
            attesa per tutto l'anno...
            La vacanza al mare.
            Arrivano, arrivano
            in partenze intelligenti,
            tutti insieme
            Chissà come fanno
            a ritrovarsi a migliaia
            alle quattro del mattino
            al casello autostradale
            con i cannotti,
            le sdraio,
            ombrelloni,
            suocere e figli in catalessi
            ipnotizzati
            da Morfeo e
            da cartelli pubblicitari.
            Qua e là qualche cane
            Latra rauco
            Tristissimo
            Per il mal d'auto
            Ignaro della fortuna
            di non essere
            stato abbandonato
            in qualche piazzola
            sperduta
            Vedi il suo muso
            appiccicato
            al lunotto posteriore
            quasi tutt'uno
            in uno sbalordito
            abbraccio
            con il peluche
            del bambino
            dal ciuccio pendente
            adornato da rivoli
            di saliva
            che fa le bolle
            ad ogni respiro
            Dorme
            Ripiegato su se stesso
            come una bambola
            di pezza
            La coda del cane
            tra le esili dita
            quasi a farsi coraggio
            entrambi.
            Arrivano, arrivano
            Oggi prendono il possesso
            degli alloggi,
            disfano i bagagli,
            s'accusano
            per le cose dimenticate.
            Ma domani
            Saranno tutti da te,
            Mare
            A contendersi
            un pezzo di spiaggia
            a colpi d'ombrellone
            A stendere gli asciugamani
            per delimitare il territorio
            Spalmarsi di quintali di creme
            Fare i castelli di sabbia
            Ingoiare chili di gelati
            Illudersi che questo
            è proprio la vacanza
            che hanno sognato
            per un lungo anno.
            La sera tutti in pizzeria
            A bruciare i risparmi
            In una capricciosa,
            marinara o quattro
            stagioni
            Annaffiata da birra alla spina
            annacquata
            I più modaioli
            Fanno la fila
            Audaci
            Davanti al bar sushi
            Da veri fricchettoni
            Per ingoiare
            Pezzi di pesce crudo
            avvolti in alghe
            dall'odore strano
            E sbevazzare
            il liquore di riso
            che farebbe orrore
            anche ai veri samurai.
            La notte cercano il sonno
            sui letti scomodi
            La suocera che russa
            Il bambino piange
            La pancia gorgoglia
            per cattiva digestione
            E tutti
            rossi gambero
            A grattarsi
            la scottatura da tedesco
            Presa nonostante
            la spalmata coscienziosa
            con mezzo barattolo
            di crema anti scotatture
            anti raggi ultravioletti
            anti turista

            E tu, Mare
            Mandi le tue onde
            impassibile
            sulla costa...
            E loro arrivano
            Arrivano, arrivano
            Per glorificare
            Il Dio delle vacanze
            Chiusi nelle loro
            Macchine
            Amatissime
            Comprate a rate
            Iniziano la giornata
            combattendo,
            novelli gladiatori,
            per un posteggio
            vicino alla riva
            disposti a pagarlo
            a peso d'oro.

            Oh, mare
            Tu che aborri le sardine
            sott'olio
            e detesti il tonno
            in salamoia
            Sopporta stoicamente
            tutta questa nostra
            umanità accaldata,
            arrossata,
            maleodorante,
            arrogante
            ed accalcata
            Invasore delle tue coste.
            Accoglici tra le tue braccia
            generose
            Proteggici da
            Scottature solari
            Meduse urticanti
            Alghe velenose
            Ombrelloni piantati nei piedi
            Bambini con i fucili ad acqua
            Vicini d'ombrellone
            rumorosi e ficcanaso.
            Liberaci dai
            Seni plastificati
            esibiti con incosciente orgoglio,
            spaventosamente ritti
            come i faraglioni di Capri
            e
            Chiappe scoperte
            da lottatori di summo
            adornate da bikini
            con dietro a filo interdentale
            Salvaci dai
            Vucumprà
            Posteggiatori abusivi
            Massaggiatrici tailandesi
            Venditori di cocco
            Perdonaci
            e
            Benedici noi tutti
            D'azzurro
            dall'alto
            della tua immortalità.
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              Scritta da: Rea
              in Poesie (Poesie personali)

              Apparentemente

              Avrei voluto un altro ragazzo,
              avrei voluto un altro amore,
              magari un po' più bello
              e che mi somigliasse un po'.

              Avrei voluto un ragazzo
              dalla faccia pulita,
              con gli occhi dolci e un'aria tenera:
              quello che lui sembrava,
              apparentemente.

              Da un altro mi sarei fatta rubare l'innocenza
              come accade col primo amore,
              mi sarei fatta strappare i segreti
              della mia prima intimità.
              Gli avrei insegnato che peccare insieme
              non è punibile se ci si vuole davvero bene:
              quello che lui capiva,
              apparentemente.

              Amore, amore, orsacchiotto mio
              un altro uomo ha preso il posto tuo.
              Amore, amore, orsacchiotto mio
              vorrei ci fossi tu nel letto mio.

              Avrei voluto gioire al pensiero di diventare madre,
              ma lui non voleva,
              con lui non si poteva.
              Avrei voluto diventare sposa,
              ma l'abito bianco non gli faceva più effetto.
              Composta sabato 28 agosto 2010
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                Scritta da: Donatella
                in Poesie (Poesie personali)
                Non riesco a definire le mie emozioni
                la delusione sovrasta la rabbia
                la rabbia esplode nello stomaco e mi dilania l'anima
                mentre mille pensieri si insinuano nelle pieghe della mente
                il cuore pulsa nelle tempie
                sento il sangue scorrere impazzito.
                Penso: "vale la pena stare così per chi?"
                poi si fa largo la ragione
                il mio autocontrollo inizia il suo lavoro
                e poi una domanda mi coglie impreparata:
                "e se un giorno quell'autocontrollo non funzionasse, cosa mi aspetta?"
                Ora il dolore attanaglia la mia mente
                Non voglio più soffrire
                Non voglio più piangere
                Non chiedo molto
                solo vivere!
                Composta venerdì 27 agosto 2010
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