Poesie personali


Scritta da: Dora
in Poesie (Poesie personali)

Ora sei tu

Cala il sipario su occhi stanchi
sui drammi che hanno visto,
su commedie recitate...
su maschere indossate e adesso smesse
ora sei tu... abbandonati, togli l'armatura,
lasciati andare ai tuoi sogni...
spalanca le tue braccia al sonno e da lui lasciati cullare
al suono del respiro, al ritmo del tuo cuore
Stringi il tuo corpo a te, nessuno può vederti
sei in compagnia della tua anima
spogliata dalla ragione
dalla frenesia della quotidianità
da chi vuole che tu sia
una realtà falsata dall'ipocrisia
da sorrisi non voluti
da parole non sentite
da giudizi non richiesti
Adesso l'oblio mi accoglie
adesso, solo adesso sono realmente Io.
Composta martedì 28 settembre 2010
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    Scritta da: Antonio Prencipe
    in Poesie (Poesie personali)

    Quella stella che mi è stata portata via

    Quel giorno
    m'affacciai alla finestra
    osservai il cielo
    e mentre fumavo la mia marlboro
    vidi il tuo viso immerso nel cielo,
    era accanto a quella stella,
    quella stella che un giorno veneravamo
    e desideravamo
    e che senza far rumore ti portò via dalla vita mia
    e mentre il fumo della mia marlboro
    cercava di sfiorare il cielo
    una lacrima s'appoggiava nell'infinito
    e lentamente terrorizzava il paradiso,
    Mentre la mia marlboro
    si consumava tra le mie mani
    la luna lasciava cadere
    i suoi sogni e suoi desideri
    e senza dire nulla coccolava
    il mio dolce amore per te,
    Ora quell'amore s'appoggia
    sul mare e non affoga perché
    come salvagente c'è la mia anima,
    Quanti treni sono passati
    Quanti treni passeranno
    Quanti treni ho desiderato
    e Quanti treni ho rincorso
    Forse arriverà quel treno
    che finalmente mi portare
    da quella stella
    che il destino mi ha portato via.
    Composta martedì 28 settembre 2010
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      Scritta da: Alessandro Di Pinto
      in Poesie (Poesie personali)

      La tua forza vive in me

      Ti ho sentito andare via
      ed un anno se ne è andato
      Tante cose ho scoperto
      la paura senza te
      ho sentito tanto freddo
      mi è mancato il tuo calore
      mi sentivo tanto solo
      ho ascoltato tante voci
      ma la tua non sentivo più
      ti ho chiamato per il mondo
      ti ho pensato
      e per ogni attimo un'eternità
      sei scomparso dal tuo letto
      ma il tuo posto è sempre lì
      nel mio cuore ti sei radicato
      nella mia mente sei il mio Re
      sulla mia pelle sei finito
      tu ci sei io lo so
      io ti sento e tu mi aiuti
      con la forza che mi doni
      nei mie sogni mi accompagni
      con la mano tu mi guidi
      stretto stretto mi sostieni
      nei miei occhi tu mi leggi
      e la paura ora non vedi più
      sono forte
      sono forte
      sono forte come lo eri tu
      perché ora e per sempre
      la tua forza vive in me...

      Ti amo Papà.
      Composta martedì 28 settembre 2010
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        Scritta da: Andrea Manfrè
        in Poesie (Poesie personali)

        Il silenzio del rumore

        Sorge il sole.
        Sempre più caotica
        si fa la città.

        Furgoni e camion,
        auto che sfrecciano,
        clacson sonanti.

        Operai al lavoro,
        ruspa o demolitore,
        sono i lavori in corso.

        Bambini che piangono,
        liti in famiglia,
        ed ecco la gente urlante.

        Rumore dopo rumore,
        attimo dopo attimo,
        si susseguono per
        tutta la giornata.

        Sorge la luna.
        Si illuminano le stelle.

        Si oscura il cielo.
        Si oscura il rumore.
        Composta domenica 4 luglio 2010
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          Scritta da: Barbara Brussa
          in Poesie (Poesie personali)

          Ossessione

          Lacrime di panico colano
          dalle scure mura
          della tua prigione

          Nuoti negli abissi dell'ignoto
          manca il respiro
          il sole non scalda la fredda pelle
          dell'incubo che t'avvolge

          Ostaggio di un'ossessione
          che tiene in pugno
          e schiaccia il tuo Essere

          Nella disperata solitudine
          sfugge la mano della speranza
          e quella del coraggio

          Trascini sguardi, a cercare
          stelle svanite
          Tremi

          nell'avvertire l'invisibile occhio
          che ti violenta l'anima
          e lame d'un "amore" morboso
          che straziano la serenità del tuo cielo

          Il tuo pianto muto
          scende lento nel cuore...

          dissetando l'urlo, che
          risalendo dal profondo
          infine ti renderà
          la tua perduta libertà.
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            Scritta da: Alessandro Bonfanti
            in Poesie (Poesie personali)

            Fra due bottiglie

            Quando inizio a guardare fuori dal fondo
            di questa bottiglia evaporata
            dalla gola di questo sogno
            vedo persone così diritte da essere storte,
            vedo un mondo troppo alieno per questo cuore di plastica,
            vedo un mondo troppo simile a me.
            Stasera non ha più senso ballare questa danza;
            stasera voglio ordinare un altra bottiglia
            e sbronzarmi d'egoismo.
            Questa è la sera giusta
            per strappare questa pelle ormai coriacea
            di ciò che forse non sono mai stato;
            il momento giusto per sapere
            di quale rosso è il mio sangue.
            Un altro sorso voglio avere
            per spettinarmi davanti al mondo,
            almeno un altro ancora
            per spettinarmi davanti a me.
            Voglio guardarmi in faccia ora
            ma non trovo nessuno specchio
            e non mi fido della gente
            che sia troppo sobria di questa bottiglia.
            Oste quando questo vetro sarà vuoto
            accetterò il conto e forse lo salderò
            ma le luci sono ancora mute
            perché veda anche da questo fondo.
            Un goccio approvo,
            un altro disprezzo
            questo liquido melenso che mi bagna le labbra.
            Qualcuno vuole bere con me?
            Offro un altro giro di questa oscena bevanda
            che quest'oggi va tanto di moda.
            Adesso le luci si fanno più vaghe
            si spegne veloce anche questa euforia;
            non ve ne abbiate ma forse ho mentito
            son troppo stanco per fare i conti stasera.
            Fradicio e sbronzo nel letto cadrò
            non voglio più bere da nessuna bottiglia
            vorrei solo svegliarmi trovandoti là.
            Composta giovedì 30 settembre 2010
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              Scritta da: Salvatore Coppola
              in Poesie (Poesie personali)

              Era tutto un sogno

              Se potessi averti accanto
              fosse anche per un solo attimo,
              rinuncerei ai piaceri della vita
              e perdermi fra le onde del mare.
              Se potessi averti accanto
              fermerei il tempo per sentire il tuo profumo
              che, dolcemente, si diffonde nell'aria
              inebriando i miei sensi.
              Se potessi averti accanto
              come la natura in primavera,
              vorrei vederti fiorire e perdermi
              tra le piccole gocce di rugiada
              racchiuse nei tuoi occhi.
              Se potessi averti accanto
              anche solo per un minuto,
              sognerei le tue affusolate mani
              sfiorare le mie labbra socchiuse,
              come un pennello sulla tela
              dipinge l'immagine dell'amore.
              Se potessi averti accanto,
              poggerei il capo sul tuo seno
              per ascoltare i battiti del cuore.
              Si è fatto giorno. Era tutto un sogno.
              Composta venerdì 1 ottobre 2010
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                Scritta da: Angela Zagheno
                in Poesie (Poesie personali)

                Come un tempo

                Ho tentato con la forza
                dei miei sogni di sollevare
                immense folle...
                Ho provato con il coraggio
                della mia passione
                di sollevare il mondo...
                Ho cercato con i miei pensieri
                più intimi e profondi
                di far crescere
                infinite immagini d'amore...
                Ho iniziato così a capire
                che malgrado tutto,
                con molta più semplicità
                vorrei un'unica cosa
                Tornare ad essere, vivere
                Ed avere, come era un tempo.
                Composta venerdì 1 ottobre 2010
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