Poesie personali


Scritta da: wolly
in Poesie (Poesie personali)

Pensieri

So pensieri so attimi de vita
gli stessi poi che ti sporcano le dita.
tu pensi che pensi di pensà
ma è il pensiero stesso che ti fa campà
lui ti prende ti coccola
e ti fa sognà
ti porta in giro per il mondo
e ti scosta dalla realtà.
ma il pensiero è infame
non ci giocà, se gli dai corda
non ti lascia andà
ti scosta talmente tanto dalla realtà
che alla fine ti trovi solo
solo a pensà.
quella corda che tu gli hai dato
con tanto amore
te la ritrovi stretta al collo
senza pudore.
so pensieri so attimi di vita
gli stessi che alla fine
ti sporcano le dita.
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    in Poesie (Poesie personali)
    Tienimi
    con te nel tempo del giorno,
    come
    l'incanto di un sogno che vela la tua vestaglia
    come
    il sapore della notte mangiata assieme
    come
    i resti dell'amore che bacio sul tuo corpo.
    Tienimi
    con te nel tempo della notte,
    come
    la bocca riarsa dalla tua bocca
    come
    il segno della fame lasciato sull'aura dei seni
    come
    l'ultima goccia partorita dalla tua pelle.
    Tienimi con te
    come
    la luce dei tuoi occhi
    rivisti allo specchio,
    in orbita sul tuo viso come lune nascenti.
    Tienimi
    con te nel tempo del tempo
    come
    un uomo remoto
    che ha scoperto il fuoco
    dal
    tuo fuoco.
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      in Poesie (Poesie personali)
      Chi sei da lassù o asola di luce?
      tu occhio socchiuso sul tempio notturno,
      celi lo sguardo, come d'una bestia in felino agguato.
      Ti sperdi nella luce, riaffiori nelle tenebre e
      così ricurva a mezza bocca,
      riluci come il bagliore ritrovato
      d'una via smarrita.
      Chi sei da lassù o falce sospesa?
      tu palpebra d'un cielo che riposa,
      pupilla che illumini il viandante e
      le mura dell'ombra come sua dimora.
      Sorridi a volte triste, come d'un mistero
      dissimulato nel taglio della tua stella,
      ove traspare il vuoto dell'inconoscibile o
      forse la vita d'un altro mondo.
      Chi sei da lassù o ciglio di donna?
      arco teso che scocchi dardi d'infinito,
      tu passaggio tra il visto e
      il vedibile, tu passeggera d'un viaggio senza fine,
      tu regina velata, che sussurri il tempo alla terra,
      tu questa sera, poggi sul tetto stellato
      il corpo tuo inafferrabile e
      sinuoso il bel seno mi sveli.
      Come d'un beffardo miraggio
      ai miei occhi ne fai mostra.
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        Scritta da: Federico Marino
        in Poesie (Poesie personali)

        In un momento

        Ad un tratto
        Il cuore mi sobbalza in gola
        Ad un tratto la navetta
        Si stacca dal porto
        Ad un tratto la mia amata sorride alla vita
        Come la prima volta insieme
        Tutto si spegne
        L'uomo si agita nel peccato
        Le donna scorticata dalle bestie
        La gola fa male
        Il tabacco da queste parti è ruvido è forte
        Mi indurisce i polmoni
        Il mio vicino sorride
        Al cielo alle stelle
        A sua moglie
        Come la prima volta che la incontrò da ragazzo.
        Composta martedì 20 luglio 2010
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          Scritta da: Sardopatico
          in Poesie (Poesie personali)

          Valeria

          La nuova primavera che ti si presentava,
          schiarendo tempi e luoghi, al mondo t'invitava
          lasciandoti intuire quanto ti circondava

          e tu con molto garbo e senza alcuna fretta
          nascevi il giorno dopo, con gran naturalezza,
          donando l'impressione d'avere già capito ...

          ti presentavi a tutti con istintivo fare
          senza rumoreggiare, senza pretesa alcuna,
          soltanto con l'ardire di chi si vuole imporre

          lasciando intravvedere carattere e fierezza
          che ti saranno amici sempre cuciti addosso
          e t'accompagneranno nel viaggio della vita

          in ogni dove e come faranno da cornice
          a scelte misurate che spero, spero tanto
          ti si presenteranno quando con la ragione

          deciderai da sola su quanto è giusto fare
          non devi trascurare e mai lasciare ad altri
          quanto d'appartenenza sarà soltanto tuo.

          Per tutti benvenuta sarai la prediletta
          e in ogni circostanza potrai trovare appoggi
          sostegni e grandi sponde per tutti i tuoi programmi,

          ... progetti, e grandi idee
          che andranno realizzati senza pensare ai costi
          col semplice obiettivo di avere un solo scopo

          nel credere assoluto che quanto tu vorrai
          sarà per noi motivo d'impegno prolungato ...
          e senza avere fretta ... tenendoci per mano

          poterci incamminare in storie senza fine
          capaci di donare a chi non ha confine
          senso di appartenenza ... nel compiere ogni azione.
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            Scritta da: Sardopatico
            in Poesie (Poesie personali)

            Sardopatico

            Sophia Sophia Sophia
            da dove sei venuta e come ti chiamavi?
            Lo sguardo tuo smarrito invano ricercava
            aiuto tra la gente che invece t'ignorava

            finche non chiesi a Sara
            di accoglierti tra noi e tu salisti a bordo
            e ti accucciasti al fianco scegliendomi tra tutti
            e dando un taglio netto a tutto il tuo passato.

            Il nome di Sophia
            fu un immediato vanto, un riconoscimento
            spontaneo ed adeguato al fine portamento
            che univa alla noblesse un bel temperamento

            facemmo il viaggio insieme
            diretti a villa Free dove t'impossessasti
            di molti spazi nuovi per ribadire ancora
            la tua vera missione che dedicasti a me.

            Da quel momento in poi
            scegliesti senza sforzo di fare la mia ombra
            in tutte le vicende, il giorno e anche la notte
            e senza mai lasciarmi eri riconoscente

            per l'ospitalità
            che ti veniva data, per la condivisione
            con gli altri della casa di quelli spazi verdi
            sicuramente nuovi e subito graditi.

            Trascorsi i primi giorni
            si pose una questione fu crisi "esistenziale"
            la grande dedizione che tu mi riservavi
            metteva in discussione il ruolo mio col tuo.

            Che inutile questione:
            "hai più diritti tu oppure ne ho più io"
            a noi poco c'importa se stiamo bene insieme:
            "di spazio a villa Free ce n'è per tutti quanti"

            E se altri arriveranno
            saranno bene accetti nella comunità
            dove ogni componente, qualunque sia la razza,
            impone dignità vivendo nel rispetto di chi gli siede accanto.
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              in Poesie (Poesie personali)
              Ho veduto il tuo viso senza guardarti.
              T'ho seguito in passi altrui,
              consapevole io,
              non il cuore, della tua assenza.
              Tua non era la schiena, che la terra ha curvato,
              né la nuca, che il sole ha frustato.
              Non erano tuoi i solchi, che la luna ha guarito.
              Ma sembrava tuo il braccio infelice,
              a mezz'aria, sospeso, perenne.
              Suo il muscolo teso,
              verso la vita, lottando.
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                in Poesie (Poesie personali)

                Introspezione

                Un asceta maledetto
                corre contro se stesso
                specchiandosi in un dolore
                riflesso nelle parole
                che sconvolgono il passato
                troppe volte riguardato...

                La solitudine aiuta a comprender molte cose
                ed il silenzio ne è testimone...
                introspezione

                La tenerezza che si cela sotto mentite spoglie
                circoncide l'anima come un albero senza foglie
                che nel ciclo della vita stagionalmente muore
                resuscitando sempre con maggior vigore

                ... rifiorire...

                Il limbo in cui cadono tutti i miei pensieri
                tra il buio del domani e ciò che è stato ieri
                mi priva oramai di ogni emozione
                divento il mio stesso testimone
                in un mondo sconosciuto che come incubo nero
                rasenta tagliente tutto ciò che sia mistero

                L'allegoria cinerea della mia confusione
                mi culla sbeffeggiandomi tra l'istinto e la ragione
                introspezione

                Misantropia arroventata da sensibilità tradita
                o asperità troppe volte constatata.
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                  Scritta da: Silvano Notari
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Anima fragile

                  Bozzoli, crisalidi, farfalle
                  vite nello spazio di un soffio.
                  Riccioli d'esistenza fugace
                  tenerezza e fervore dispenso
                  un alito di tramonto e sfumano.

                  Intanto insistente, opprimente
                  il telefono stridulo allerta
                  parole abortiscono in gola
                  tutti prendono tutto...
                  che importa se non gli appartiene.

                  L'autunno inghiotte incalzante
                  le luci del tuo bel sognare
                  isolato, quel poco di rosso
                  bricia dei giardini bacco
                  grigiore invernale risalta.

                  Farfalle, un lontano ricordo
                  nel mio poco bagaglio
                  ristagna una lieve paura.
                  All'ultimo battito d'ali langue
                  infreddolita, l'anima fragile.
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