Poesie personali


Scritta da: Daniela Cesta
in Poesie (Poesie personali)

Io l'ho chiamato "sentiero delle querce"

C'è un sentiero che sale e scende
sotto il pendio della montagna,
io l'ho chiamato "sentiero delle querce"
è il mio sentiero dove io cammino
i miei occhi lo vedono affascinante e misterioso
le maestose querce sono impressionanti in ogni stagione
felpate in inverno, vivaci in primavera, fruscianti in estate,
piangenti in autunno, ma sempre riservate.
Conosco ogni angolo, ogni nascondiglio di questo
meraviglioso sentiero, gli animali che lo attraversano
conosco le loro impronte, dove si dirigono,
è la mia magica mulattiera sperduta che parla,
chi la vede così solitaria non la guarda nel profondo,
io sento il mormorio degli alberi, dei cespugli
dei fiori in primavera con le prime foglie,
nel crepuscolo arriva anche qualche angelo che vola leggero
vibrante di armonia, mentre passa l'orso con i suoi cuccioli,
il lupo che insegue la sua femmina, scoiattoli intraprendenti,
lepri e volpi che corrono, cinghiale che scava, il superbo cervo
che con la sua solennità ispira riverenza!
Ma c'è qualcosa di piu magico nel mio sentiero,
gli gnomi, folletti, fatine lucenti, fasci di luce bianca
arcano, enigmatico, impenetrabile, che affascina me
figure invisibile che sono dietro di me, mentre cammino,
forse frutto della mia fervida immaginazione!
La mia fantasia che vola sulle ali di un falco tra
i rami alti delle bellissime querce che io amo,
un mondo misterioso e fantastico, dove regna la legge della natura. Immaginazione del mio amore per loro?
Per questo io mi arrabbio molto, quando qualcuno taglia
una quercia per riscaldarsi in inverno.
Composta martedì 5 febbraio 2019
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    Scritta da: Daniela Cesta
    in Poesie (Poesie personali)

    Riflessione invernale

    Nel silenzio meditativo si vive bene
    se vuoi ascoltare la voce di Dio
    taci e immergiti nella natura dell'inverno
    trovi pace, serenità, quiete,
    tacite note musicali che allietano lo spirito,
    tra gli alberi che dormono e i sentieri solitari
    con le orme degli animali in cerca di cibo.
    Il bosco non annoia mai, rinforza, rincuora
    consola, ama, sussurra, ti avvolge di enzimi preziosi,
    coloro che interrompono il loro rapporto con il bosco
    la terra e gli alberi, saranno degli infelici per tutta
    la durata della loro vita, lontani da Dio creatore.
    Composta martedì 5 febbraio 2019
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      Scritta da: Daniela Cesta
      in Poesie (Poesie personali)

      Febbraio

      Sembra che la terra respiri
      nella luce di febbraio, così greve
      sussurra alla natura che tra poco la vita di nuovo inizia

      corre nel bosco sussurrando agli alberi e cespugli
      spogli e immobili, nella luce del giorno che si allunga
      il freddo ancora avvolge, ma febbraio lo spinge via

      amoroso il mese, per la festa degli innamorati
      abbraccia il momento incantato
      tra cristalli di neve e scrosci di pioggia fredda,

      mese corto, nervoso come un ragazzo inquieto
      corre dietro a marzo innamorato della primavera
      tra maschere di carnevale i baci di san valentino

      e la processione della candelora, attraverso
      la piccola luce di infinite piccole candele
      che purifica le nostre anime.

      Benvenuto febbraio, piccolo mese tra inverno e primavera.
      Composta venerdì 1 febbraio 2019
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        Scritta da: Daniela Cesta
        in Poesie (Poesie personali)

        Se fossi un fiocco di neve vorrei sciogliermi nel tuo cuore!

        E fossi un fiocco di neve vorrei sciogliermi nel tuo cuore!
        Nel cuore semplice, artistico, giusto, limpido, come quello di un angelo, che vaga alla ricerca dell'anima a lui affidata.

        Vorrei dirgli e domandargli tante cose, del mio signore dei cieli
        che riscalda molti cuori di questa umanità violenta
        ci ha creati con le parole d'amore nel cuore, sempre presenti

        per essere rivelate nell'attesa del nostro tempo di vita,
        l'amore è negli occhi di chi guarda è negli occhi di chi riceve noi
        e nel cuore del perdente, la porta dell'amore non ha manico all'esterno

        tutti possono entrare quando il vero amore è presente
        tutto per noi, attende noi, in questa vita o nell'altra
        non disperiamo mai, perché l'amore è negli occhi di Dio

        che aspetta il nostro ritorno nella sua casa.
        Composta mercoledì 30 gennaio 2019
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          Scritta da: Renzo Mazzetti
          in Poesie (Poesie personali)

          Sanzioni

          Scendevi dal treno
          uscivi dalla stazione
          Firenze salutava romanamente
          mostrava il campo di grano
          grano e grano dappertutto
          tutta l'Italia un grande campo
          alle sanzioni la gialla risposta.
          Le sanzioni non ci liberarono
          non sconfissero la dittatura
          ma portarono la guerra
          la seconda guerra mondiale
          la guerra orribile più orribile
          inimmaginabile ma più orribile
          orribile più orribile di tutte le altre.
          Composta venerdì 1 febbraio 2019
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            Scritta da: Luigi Berti
            in Poesie (Poesie personali)

            Grida silenziose

            Un altro giorno è passato e sul quel viso stanco
            i ricordi di un tempo andato,
            Immagini che sfiorano la mente,
            cade una lacrima dagli occhi al pensiero dei miei cari morti.

            Ma non c'è solo un cuore che palpita di dolore
            mischiato fra la gente,
            grida silenziose invadono ogni luogo,
            si alzano impietose su chi ha poco o niente.

            Le strade sono invase le case occupate,
            l'indifferenza stenta e viaggia sempre lenta
            non riesce ad arrivare nel cuore e nella mente,
            di chi potrebbe fare invece non fa niente.

            Dove sono i miei ricordi strappati fra la gente,
            che si lascia ingannare con parole dette male,
            ma nell'immenso dolore che mi circonda
            sento gente infame vedo gente immonda.
            Composta lunedì 4 febbraio 2019
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              Scritta da: Marilisa Menegatti
              in Poesie (Poesie personali)

              05 febbraio 2019 02:20 - Silenzio

              L'umiliazione
              d'un infermo successo
              pregresso nel tempo.
              Viola la brezza
              di quel simbolico gesto
              che, vispo, passava incauto.
              Quasi affrettato,
              come un semaforo verde
              su una strada affollata.
              Lentamente
              le ombre riaffiorano
              scardinando la porta
              delle certezze.
              D'improvviso i suoi occhi
              divengono vuoti,
              privati di quella luce
              di quella vitalità
              che li colmava inizialmente.
              I suoi gesti
              così scontati
              mi rendono inutile
              un'inerme schiava del tempo.
              Una sorta di ombra di compagnia.
              La mia anima
              ritorna inquieta
              spezzata
              come un ramo appena distrutto
              da un fulmine in un sol istante.
              Il cielo era sereno
              ma non la mente.
              Il senso era chiaro
              ma non il volere.
              Ed ora vago nella notte
              saziandomi di risposte mai date
              di sorrisi finti ricevuti
              di lacrime che non riesco a versare.
              Le ore perse nel progettare
              ciò che solo io sola desideravo.
              Un vincolo pauroso con la vita.
              Una catena ai polsi per la mia arte,
              o forse una gioia per i miei giorni?
              Ahimè,
              la notte lunga
              non porta né consigli,
              Né risposte.
              Solo un lento divagare
              su costumi mai apprezzati
              e dovuti
              da una ambigua sollecita abitudine umana.
              Mai ricambiati
              e mai accettati
              per il solo volgare atto di scontata possessione.
              Sola,
              nella mia testa
              sogno un vivo benessere.
              Sola,
              in mezzo al mondo
              colgo un ridicolo scherno.
              Così desidero il silenzio
              per non sentire.
              Il silenzio
              per non parlare.
              Il buio
              per non vedere.
              Il Silenzio
              per non essere me.
              Silenzio.
              Composta martedì 5 febbraio 2019
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                Scritta da: CINELLA MICCIANI
                in Poesie (Poesie personali)

                Nata libera

                Ogni essere vivente
                ha il sacro diritto
                di sentirsi libero.
                Nessuno tolga mai
                la libertà d'essere
                se stesso ad altri.
                Io sono nata libera
                e sempre lo sarò.
                Lotto con forza
                contro ingiustizie
                ipocrisia sterile
                conflitti inutili.
                Non agisco mai
                per compiacere
                essere osannata.
                Mi muovo cauta
                attenta a non ferire
                pronta ad aiutare.
                Rivendico la libertà
                d'essere me stessa.
                Nel bene e nel male
                io ci metto l'anima.
                Nata libera, lotto
                con tutte le forze
                contro arroganza
                falsa superiorità.
                Miseri mezzucci
                usati da ipocriti
                per soggiogare
                schiavi di fame
                miseria, povertà.
                Lottiamo insieme.
                Doniamo sogni.
                Coltiviamo amore.
                Se sbaglio e cado
                mi rialzo e riparto.
                Leggiadra farfalla
                sono soffio di vita
                nata libera di volare.
                Composta sabato 19 gennaio 2019
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                  Scritta da: CINELLA MICCIANI
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Magico silenzio

                  Ascoltare attenta
                  la voce del silenzio
                  è magia unica.
                  Nessuna voce
                  può saziare
                  il mio bisogno
                  d'ascoltarmi.
                  Spesso fuggo
                  dai clamori
                  della vita,
                  caotici, chiassosi.
                  Cerco assetata
                  una sorsata
                  di silenzio vero.
                  Bevo ogni parola.
                  L'arsura si placa.
                  Il silenzio è magia.
                  Parla con amore.
                  A volte accarezza
                  altre rimprovera
                  mette in guardia
                  ti guida paterno
                  indica il cammino.
                  Sono momenti
                  impareggiabili,
                  unici, speciali.
                  Non cessa mai
                  il bisogno vivo
                  d'ascoltarmi.
                  Il silenzio è luna
                  che illumina
                  cieli di basalto.
                  Mi ritrovo stella
                  tra mille stelle.
                  Il mio sentire
                  è magia pura.
                  Il mio silenzio
                  estasi infinita.
                  Composta sabato 19 gennaio 2019
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