Poesie personali


Scritta da: Elena G.
in Poesie (Poesie personali)

Punto di gelosia

Scriverò di te
quel che ancora non so
come fossero parole
lasciate da una mano in fuga.
Un treno in corsa
dove non c'è stazione.

Cercherò di te
quel che ancora non conosco
come fossero numeri
disposti in un misterioso gioco.
Un enigma da risolvere
quando non c'è indizio.

E allora giù,
irrequieta e tempestosa
udirò la tua voce
tranquilla.
E allora sù,
irata e timorosa
sentirò lei parlare
felice di avere.

Possesso vano,
tradimento alle porte
di una città svelata.
Mai così rapido
sarà il suo assedio.
Mai così difficoltoso
sarà il suo comando.

Una mano
non ha il calore
di roventi desideri.
Trema, impreca e prega
per paura di sfiorarti.

E ancora sù, e ancora giù
scriverò di noi.

Punto.
Composta martedì 5 ottobre 2010
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    Scritta da: dax
    in Poesie (Poesie personali)

    Scroscia

    Scroscia la pioggia
    sui tradimenti
    sulla sfiducia delle genti.

    Piove su sentieri
    su corvi neri
    sui nostri cattivi pensieri,
    su ombre che furono desideri.

    Piove sulle prostitute
    su peccati aulenti
    su fiori che odorano
    di passati eventi.

    Piove su uomini neri
    su rivoluzionari sinceri,
    su vittime su carneficine
    nate nelle nostre officine.

    Piove sulla dimenticanza di Dio
    sull'umana nostra sorte,
    sulla paura della morte.

    Piove su cadaveri che furono vivi
    su ragazzi che sono della giovinezza privi

    Piove su piaggerie desolanti
    su fornicazioni di clandestini amanti.

    Piove sulle immondizie abbandonate
    sul mare sulle città alluvionate.

    Piove sui nostri cattivi umori
    su innocenti acerbi amori.

    Piove sulle coscienze addormentate
    sulle libertà calpestate
    sulle virtù violate.

    Piove pacatamente serenamente
    sulle masse defraudate
    vilipese annientate.

    Piove su lavoratori schiavizzati
    su disoccupati disperati.

    Piove sulle bandiere stracciate
    nel fango affondate,

    Piove sulla nostra
    vecchiaia desolante
    sulla perduta amante.

    Piove sulle rose appassite
    sulle carogne inviperite
    sugli avvelenatori della pioggia
    che scroscia che scroscia:
    Eterna!
    Composta lunedì 10 gennaio 2011
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      Scritta da: geggio
      in Poesie (Poesie personali)

      Sfogo...

      Vorrei venirvi a trovare in un sogno
      trasformandolo in un incubo

      farvi conoscere il terrore

      farvi tremare

      sono stanco

      stufo

      di voi

      scrivo al nulla

      scrivo al niente

      forse mi risponderà

      vi detesto

      il vostro odore non sopporto

      detesto te stronzo

      ti detesto

      parla

      di la tua cazzata

      non me ne frega

      sei un ingenuo
      figlio di puttana.
      Composta venerdì 21 gennaio 2011
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        Scritta da: geggio
        in Poesie (Poesie personali)
        Come soffrire

        andiamo...

        sto soffrendo
        la tua bellezza travolgente
        soffoca
        soffoca
        la gente

        penso che tu sia mia
        ma tu di tutti sei

        non ti possiederò
        mai

        perché

        uccidere tutti non posso

        tu

        di tutti sei

        ti ho persa
        negli sguardi
        ti ho persa tra la gente

        ti voglio nuda

        voglio essere il tuo unico Dio

        persa tra la folla
        voglio recuperarti

        perché tu sei mia

        sono solo un pazzo
        voglio che tu sia mia

        per sempre.
        Composta domenica 9 gennaio 2011
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          Scritta da: Franco Mastroianni
          in Poesie (Poesie personali)

          Avevamo un tesoro

          Si dirà
          che avevamo
          un
          tesoro
          alla portata di tutti.

          In un mondo
          pulito
          rigoglioso d'amore
          di fiori
          e
          di frutti.

          Ma il denaro
          si sà
          rende avidi
          e
          brutti.

          Si dirà
          che avevamo
          cento
          mille tesori

          dalle rive del mare
          ai
          terreni sconnessi
          alle
          piane dorate
          che
          ospitavan le mèssi

          alla
          brezza leggera del vento
          al
          ruscello
          i
          canali
          e
          le magiche
          anse del fiume.

          Si
          chiamava
          Natura

          ora
          lei

          grazie a noi
          sta piangendo

          delle piccole

          gocce
          di
          piume.
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            Scritta da: Armando
            in Poesie (Poesie personali)

            Un uomo mediocre

            Le tue note amico mi commuovono.
            Tu vedi una bravura che non c'è,
            io mi sento un uomo mediocre,
            ho distrutto un amore
            come un bambino viziato
            che non voleva mollare il giocattolo.
            Mi è rimasto un mano una ciocca di capelli,
            una ciocca di capelli colorati,
            bronzo rame, penso,
            capelli arricciati,
            omologati,
            capelli come tanti ormai.
            Li ho osservati, stanotte,
            toccati,
            ma si sono dissolti nel nulla.
            Il sogno è finito
            ed io mi sono svegliato.
            Composta domenica 9 gennaio 2011
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              Scritta da: Armando
              in Poesie (Poesie personali)
              Due ganci
              (orrenda visione)
              han turbato il mio pranzo festivo.
              Cosa mi porta la befana?
              Due ganci in regalo
              ed i muggiti lontani delle agonie,
              i belati inutili che non hanno intenerito
              l'animo del macellaio perso nel tempo.
              Ed io a pranzare,
              in un macello diventato osteria,
              con due ganci che mi torturano la mente
              che mi sfiorano l'omero insensibili.
              Le vecchie pareti di marmo,
              i pavimenti levigati con il sangue che scorre,
              i vecchi scarichi ancora in funzione
              che ricordano le pulizie dopo le stragi,
              dopo le violenze, dopo le sofferenze.
              Al ristorante "Garibaldi"
              il cattivo gusto di non cancellare il dolore,
              di offrire ai commensali la traccia dei supplizi
              per decorare un locale,
              lasciata a futura memoria della violenza dell'uomo.
              Difficile dimenticare questa befana
              che forse porterà sacchi di carbone
              per oscurare la cattiva coscienza
              di chi ruzza con i sentimenti umani.
              Composta venerdì 7 gennaio 2011
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                Scritta da: Salvatore Coppola
                in Poesie (Poesie personali)

                La mia ombra

                Non cercare la mia ombra,
                dopo averla ferita e calpestata.
                Lascia che essa vaghi senza meta.
                che ritrovi la sua pace.
                Lascia che il mio pianto
                solchi la mia pelle,
                sarà la terra arida
                ad accoglierle ed asciugarle.
                Lascia che il mio spirito
                svolazzi verso il cielo
                e che diffonda in esso
                la morte che ho nel cuore.
                Ma lascia che io vada
                non trattenermi ancora
                non servono parole
                se non vivrò il tuo amore.
                Composta domenica 9 gennaio 2011
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