Poesie personali


Scritta da: Simone Sabbatini
in Poesie (Poesie personali)

Freddo

Non chiamare la neve:
la risposta
pallido silenzio che ti avvolge
e
non sentiresti
che i tuoi dubbi
le crisi
le mute grida sotto un sole che non scalda
la salda morsa che ti serra alla vita la vita
ma non ti uccide,
le risa dei fantasmi mascherati
attimi tremendi rubati alla tua mente
chiasso assordante.
Non chiamarla. Semplicemente aspettala
e poi amala, bramala,
sentitela scendere dentro la schiena
come un brivido vivo
come un attimo eterno,
un viaggio intestino via dall'inferno.
Ma non chiamarla
o
sentiresti soltanto
freddo.
Composta giovedì 19 novembre 2009
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    Scritta da: Simone Sabbatini
    in Poesie (Poesie personali)

    Correzioni

    Si aggiunge un'altra croce a questo nuovo cimitero:
    non c'è d'aver paura, la mia morte
    è vita nuova, aria pulita e buona
    brezza sottile dall'odore libero
    che spazza via discreta e quasi sempre inavvertita
    nubicelle,
    piccole fatiche.
    Scansa la foglia dal vestito,
    la sabbia dalle nocche che s'asciuga
    come una lacrima lontana,
    la rabbia scema dalle bocche.
    Ti svegli presto e non ricordi più
    chi aveva pianto.

    Non l'ho ancora costruito, c'è bisogno d'un ossario.
    Composta domenica 6 settembre 2009
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      Scritta da: Simone Sabbatini
      in Poesie (Poesie personali)

      Benevole invasioni

      Sembra una notte giusta per ritornare a scrivere
      prima degli esami, la solita nostalgia
      (quali?)
      Ma vivo un altro tempo, ho in mente solo altre parole;
      che più non vedo un centro, un'attrazione,
      un chiodo fisso. Me.
      Anche stanotte passerà, portando via quest'astrazione
      dolce e preziosa,
      pesante e silenziosa.
      Le sarò grato.
      Composta martedì 3 giugno 2008
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        Scritta da: Salvatore Coppola
        in Poesie (Poesie personali)

        Nel pozzo della vita

        Camminerò così,
        in punta di piedi
        senza far rumore
        neanche una parola.
        Lascerò ogni cosa
        le mie ali morte
        piuma dopo piuma
        l'aria che respiro.
        Mi affiderò alla sorte grama
        alle onde spumeggianti
        ai vortici infernali
        del mare già in tempesta.
        Camminerò così
        sconfitto e senza meta
        nel pozzo della vita
        affogherò i miei sogni.
        Composta venerdì 29 aprile 2011
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          Scritta da: CINELLA MICCIANI
          in Poesie (Poesie personali)

          Ricordami

          Ricordami,
          quando il silenzio
          d'uno spazio buio
          darà luce ai tuoi rimpianti,
          quando le note
          d'una canzone d'amore
          arriveranno al tuo cuore
          e ti parleranno di me.
          Ricordami,
          quando smetterai di cercare
          e ti mancherà il calore
          d'una carezza vera.
          Ricordami,
          quando per caso qualcuno
          sfiorerà la tua mano.
          Sono quella luce
          che illumina il tuo buio,
          quella canzone d'amore
          che parla solo a te.
          Sono la carezza
          che riaccende il tuo sorriso,
          la mano che si posa sulla tua
          e non la lascia più
          per fondersi con te.
          Sono tutto questo, amore.
          Ricordami
          e mi ritroverai.
          Composta venerdì 29 aprile 2011
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            Scritta da: Salvatore Coppola
            in Poesie (Poesie personali)

            I miei pensieri

            Vorrei amare il tuo sorriso
            Vorrei amare la tua luce
            Vorrei amare il tuo bel viso
            Vorrei sentire la tua voce.
            Vorrei che in cielo brillino le stelle
            Vorrei la luna risplendesse in te
            coprirti di quel manto colorato
            che la speranza dorma nel mio cuore.
            Vorrei salire in cima alla montagna
            gridare il mio dolore disperato
            non c'è più verde e fiori sulla terra
            dinanzi agli occhi miei smarriti e persi.
            La mente offre al vento i miei pensieri
            ombrosi e freddi volano depressi
            mi sono perso e non so ritrovare
            la strada che dal cielo porta al cuore.
            Composta venerdì 29 aprile 2011
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              Scritta da: Giuseppe Freda
              in Poesie (Poesie personali)

              L'armatura di ghiaccio

              Un uomo si era coperto
              di una spessa armatura di ghiaccio,
              per difendersi contro se stesso,
              perché gli altri sapessero
              che era grande,
              grande più di loro,
              grande più dei loro grandi.
              Ma è spuntato il sole
              ed è rimasto nudo,
              esposto al loro ludibrio,
              alla loro pietà.

              "Calpestiamolo finché possiamo,
              prima che la luce del sole
              raggiunga anche noi".
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