Poesie personali


Scritta da: Michele Gentile
in Poesie (Poesie personali)

Lontano

Lontano da voi
cadiamo senza far rumore,
lasciando soli al mondo
i nostri figli e i nostri sogni.
Donne, con parole di donna
con occhi di donna
con il cuore che batte per la libertà
e tra le labbra un silenzio
che non vuole più gridare.
Lontano da voi piove la morte
sulle culle, sulle lenzuola
sui libri di scuola,
la terra diventa sangue
il nostro sangue,
il sangue di donne
con il sorriso di donna
con capelli di donna
con il cuore che batte per la libertà e tra le labbra una preghiera
che non vuole più gridare.
Lontano da voi piangiamo
senza far rumore
e lottiamo e moriamo,
torniamo e moriamo
ci alziamo e moriamo
anche per voi.
Composta lunedì 14 ottobre 2019
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    Scritta da: Leo M.
    in Poesie (Poesie personali)
    Sospiri, sospiri di te, tachicardia, stress, stanchezza, calore, riflessioni, preoccupazioni, consapevolezza, consapevolezza di me, di ciò che posso donare, affiancare, decidere, considerare, maturare ogni giorno consapolezze, di quello che più non ho, che parlano anche un po' di te. Li rinchiuso in una camera affacciato in quel buco di finestra con sguardo distratto e stanco, triste, la voglia di strivere che incombe, la voglia di vederti lo stesso, la sera mi bussi, ti faccio entrare solo ancora per un po', per chiudere poi ogni istante per sempre, la consapevolezza di chi mi accetta senza paura, la rabbia che incombe perché mi metti da parte come un qualcosa di normale e inutile, la forza che cerco e che trovo da chi ho intorno, da chi ha accettato e compreso il mio modo di fare. Donami la forza Signore di accettare ciò che non posso cambiare, l'umiltà di comprendere ogni parola, persona, prove che percorrono la mia strada. La dignità di accettare ciò che mi fa bene e lasciare andare ciò che mi fa male, pensare, non comprendere. Le spiegazioni servono a poco, chi vuole resta senza che tu glielo chieda.
    Composta domenica 10 novembre 2019
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      Scritta da: Leo M.
      in Poesie (Poesie personali)
      Sei la mia schiavitù sei la mia libertà,
      sei la mia carne che brucia
      come la nuda carne delle notti d'estate
      sei la mia patria,
      tu, coi riflessi dei tuoi occhi,
      tu, sei la mia nostalgia
      di saperti inaccessibile
      nel momento stesso
      in cui ti afferro, e ti perdo, e rimane ancora addosso quel profumo che tanto adoro, e restano ancora addosso i tuoi capelli, che ondeggiano mentre cammini, come i tuoi fianchi sul mio corpo, tu il veleno e l'antidoto mai trovarai più chi ti tiene testa e voglia di costruire tutto con te... tu che mi guardi ancora prima dell'ultimo bacio, che mi sfiori le labbra e lo desidera, che lo attendi, tu che mi hai trafitto rendendomi più forte di prima, ti lascio andare nell'ennesima notte vuota, che può essere riempita solo con te al mio fianco.
      Composta domenica 10 novembre 2019
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        Scritta da: Stefano Tini
        in Poesie (Poesie personali)

        Cammino

        Cammino

        Cammino solo
        Sotto le nubi,
        Sotto la pioggia,
        Sotto questo cielo
        Grigio d'autunno.

        L'estate se n'è andata
        Lasciando il posto
        A qualche goccia
        Di malinconia
        Che addolcisce
        I nostri pensieri.

        Attendo il vento
        Del prossimo inverno,
        I giorni bui di novembre,
        Le foglie gialle
        Che ricoprono i viali.

        E di nuovo,
        Oltre il gelo della neve,
        Il fiorire dei biancospini
        E poi dei mandorli
        E delle margherite nei prati.

        Tornerà il verde delle foglie,
        Il primo sole caldo
        Tra la pioggia di marzo
        Ed il tepore incerto di aprile.

        Tornerà maggio
        Col regno delle rose
        Come un soffio di speranza
        A posarsi sulle cose.
        Composta domenica 17 settembre 2017
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          Scritta da: Stefano Tini
          in Poesie (Poesie personali)

          New York

          New York

          Le tante sfumature
          Sulla trama della pelle
          Si sciolgono nei colori
          Intrecciati da mille culture,
          Come al mattino
          Il profilo dei grattacieli
          Si confonde
          Nella nebbia grigia della baia.

          Il vento dell'Atlantico
          S'incunea nelle strade,
          Percorrendo i ponti sospesi,
          Portando con sè
          Un pizzico di silenzio
          E l'antico sapore
          Di storie lontane.

          Il lungo fiume di auto gialle
          Lega le ore frenetiche del giorno
          Agli angoli stupefacenti
          Dipinti con le luci
          Ipnotiche della notte.

          Verticalità vitree
          Di moderna trasparenza
          Si lanciano contro il cielo
          Svettando sopra le facciate
          Dalla pelle di mattoni.

          Carretti fumanti
          Di cibi consumati correndo
          Accompagnano il ritmo
          Veloce della vita,
          Tra la solitudine di chi guarda
          La punta dei grattacieli
          Dal basso di un marciapiede.

          Ed in questo insieme
          Di colori, di sguardi, di odori
          Di luci strabilianti,
          In queste strade colme di vita
          Ognuno tiene la sua libertà,
          La sua mela rossa tra le dita.

          Le note jazz di una tromba
          Annunciano il mattino:
          Ho solo sfiorato le tue strade
          Scattando qualche foto
          Lungo il mio cammino.

          Si risveglia la Broadway
          Ed ognuno che vi passa
          Per poco o per sempre,
          Bianco, nero, giallo,
          Povero o ricco che sia
          Sarà solo un tuo cittadino
          Che farai sognare sempre
          Confondendo un po' la realtà
          Mentre accendi,
          Dall'Empire State Building,
          Tutte le luci della fantasia.

          NYC, lunedì 2 aprile 2018.
          Composta lunedì 2 aprile 2018
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            Scritta da: Stefano Tini
            in Poesie (Poesie personali)

            Acqua

            Acqua

            Gocce
            Che scivolano
            Lentamente
            Sul verde
            Delle foglie,
            Come carezze
            Di mani
            Seducenti,
            Come
            Note d'arpa lievi
            Ed effervescenti.

            Gocce di
            Pioggia
            Che bagnano
            La polvere
            Sulla strada,
            Che si tuffano
            Allegre
            Sullo specchio
            Della rada.

            Acqua corrente,
            Acqua scrosciante,
            Acqua lucente.

            Acqua
            Che lava
            Il presente,
            Acqua tiepida
            Che scioglie
            Gli antichi nodi
            Rinchiusi
            Nella mia mente.
            Composta domenica 21 aprile 2019
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              Scritta da: Stefano Tini
              in Poesie (Poesie personali)

              Cala del Riccio

              Il mare nella notte,
              Immenso e sopito,
              Racchiuso fra la cala
              E l'orizzonte scuro,
              Lascia scorgere solo
              Le luci lontane
              Di una nave alla fonda.

              Piccole onde s'infrangono
              timide sulla scogliera,
              Come ad accompagnare dolcemente,
              Il poco tempo che della sera rimane,
              Dal nostro quotidiano,
              Apatico, addormentarci.

              La prima falce della luna,
              Specchiandosi sull'acqua,
              Sparge, nel suo lento declinare
              Verso la linea d'occidente,
              Quei tremolii luccicanti,
              che sembrano quasi apparire,
              nel sonno leggero che ci coglie,
              Come sottili stelline ritagliate
              Da fogli di lucida carta d'argento.

              Così, regalandoci
              Una tenue strada di luce,
              Nel lungo cammino delle ore,
              Verso lo splendore dell'alba.
              Composta martedì 1 luglio 2014
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                Scritta da: Giuseppe Profeta
                in Poesie (Poesie personali)
                Scuro il tempo che non ha te
                Porta il buio senza la tua luce
                Piove e diluvia in questo spazio vuoto

                Credere che non è così semplice
                È diversamente credibile

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                Dove siamo stati completati
                In una dolce e piccola storia di te.
                Composta lunedì 14 ottobre 2019
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