Poesie personali


Scritta da: Rosalia Polizzano
in Poesie (Poesie personali)

Sogno

Come gocce di rugiada
sui fili d'erba
e sui petali dei fiori
si poggia lieve
la notte sul mondo
salutando il giorno
che fugge via funesto
dando un arrivederci al sole
ad un momento migliore.
Nell'oscurità totale
una voce suadente
avvolge la mente:
è la voce del silenzio
che accarezza le ciglia
socchiuse per la meraviglia
di un magico... sogno.
Composta mercoledì 20 marzo 2013
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    Scritta da: Rosalia Polizzano
    in Poesie (Poesie personali)

    All'ombra di un grande albero

    All'ombra di un grande albero
    mi addormentai
    e sognai
    di camminare in riva al mare,
    a volte rischiai
    di cadere
    ma qualcuno
    mi tese la mano.
    La luna luminosa
    con la sua voce armoniosa
    mi disse: "Non temere,
    continua pure,
    hai ancora tanta strada
    da fare,
    non ti fermare,
    coraggio, ce la puoi fare".
    All'ombra del grande albero
    mi risvegliai
    e lentamente...
    continuo a camminare.
    Composta giovedì 10 gennaio 2013
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      Scritta da: Rosalia Polizzano
      in Poesie (Poesie personali)

      Pensieri e parole

      Fra un soffio di vento
      e un raggio di sole
      sfiorano l'anima
      pensieri e parole,
      dolci emozioni
      che rubano il cuore
      pensieri e parole
      parole d'amore.

      Tenere frasi cullate dal vento
      dolci espressioni di sentimento,
      fanno capire e fanno sperare
      fanno gioire e fanno sognare.

      Pensieri e parole come le viole
      schiudono il cuore al primo sole,
      pensieri e parole che non puoi scordare
      perché hai bisogno... bisogno d'amare.
      Composta lunedì 7 gennaio 2013
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        Scritta da: Cristina Metta
        in Poesie (Poesie personali)

        Ladri di nuvole

        Il mio cuore brucia per te come cartagine in fiamme
        ho scritto a keats del mio amore e lo tiene in ostaggio
        dice di restare come i bambini _ occhi golosi di stelle e innamorati
        ma cosa ne sa lui che è morto...
        per scontare l'idillio del suo secolo – nel limbo

        prometto
        di toglierti al dolore della rinascita
        di passarmi i tuoi peccati
        e di fare doppia eternità all'inferno
        dandomi al diavolo in dolore e carne

        ho comprato spazio dentro i giornali
        un cuore leccabile gusto frutta e petrolio
        tanto trash tanto umano e tanto disarmante
        questa idea fissa
        questa fissa idea di ogni mattino che mi toglie la vita
        per portarla alla tua
        finché oltre

        tu

        m'emozioni
        come un ghirigoro di nuvole arancio in un cielo fresco d'alba in viola
        mentre l'aria è paciosa d'anime col culto poetico in fasce

        ti respiro
        e come un ladro di acrobazie aeree
        salto la barriera del suono fino a rincorrere temporali
        fino a esserti arcobaleno
        aspettando
        di leggerti negli occhi
        la felicità con cui la loro luce ingannano
        per amor mio la morte

        e mi fai perdere i sensi sognandoti
        col buio di giorno a tutte le ore.
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          Scritta da: Cristina Metta
          in Poesie (Poesie personali)

          Principe del Caos

          Ho una granata al posto del sangue con sorte fatale
          sono uno spirito scomunicato con appetititi umani
          non mi inginocchio più agli idoli _ alle campane _ alle croci _ al nulla
          sono un bastardo
          nutrito da reggimenti legioni armate
          d'ideali _ in romantico tempio senza oracoli
          fatto unicamente di cellule di atomi folli e di carne
          spinti all'ignoto
          insaziabili
          dicono
          io sia un testimone scomodo che vede nell'eden la noia
          cerco di salvarmi dalla morte dell'amore
          dal freddo e dagli occhi spenti
          sperando di prendere la forma della pioggia o della marea
          quando sarà livida e buia la notte

          e vedo una via che nessuno altro vede
          oltre la rete wifi oltre il pentagono oltre la santa sede
          persino oltre i temporali cosmici di asteroidi
          di soli a nane spaziali senz'energia
          io vedo il sogno

          c'è una voce che mi canta nel capo sera mattino
          sera
          mattino
          ho l'anima come una chitarra per le dita dolci del tempo
          in me si espande e irrequieta... l'insonnia
          come una felicità bambina solo con molte più chiassose radici

          m'esplode come una musica nel petto – la vita
          cattivo maestro delle mie brame
          ma ardo – io ardo fiaccola incontenibile incontentabile irreprensibile
          ardo come se non ci fossero stelle con più forte foco del mio.
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            Scritta da: Cristina Metta
            in Poesie (Poesie personali)

            Ehi assassino

            Portami al culmine dell'amore
            mio assassino
            fiume di vandali che hanno incendiato una intera città
            il corso del sangue
            quando in arena tutti leoni i partecipanti
            mentre la fame ordina al forte di azzannare la preda

            Tu fallo con me
            ti passerò il mio male
            di Luna
            di stelle
            di sogni
            di corse notturne su fiere selvatiche
            in un cosmo con carcerati e streghe rimaste a rimembrare della vita
            i giorni
            muore ancora l'estate col governo alla fine
            Amazzonia in fiamme
            Hong Kong già ribelle
            ed è come un mare freddo evaso dai gabbiani
            il tempo tra noi distanti
            Elena tra i pianeti gli occhi di Venere
            così luminosi da fare gridare l'Ade di paura

            Tu mi manchi manchi
            mio folle eroe eroe.
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              Scritta da: Daniela Cesta
              in Poesie (Poesie personali)

              San Francesco di Assisi

              Francesco il piccolo grande uomo di Assisi,
              un santo, un poeta, amante della natura,
              degli animali e delle piccole cose semplici,
              un uomo medievale che Dio trasformò.
              Un giovane innamorato del Padre del Figlio
              e dello Spirito Santo e del creato,
              innamorato dell'intera umanità,
              Le sue meravigliose preghiere al Signore
              sono diventate icone, i suoi infiniti ringraziamenti
              sono canzoni calde che arrivano in Paradiso
              piccolo frate umile che è divenuto
              il gigante di questo mondo, Francesco!
              hai conquistato tutti, il suono delle tue labbra
              sono arrivate in ogni cuore,
              melodia brillante che abbraccia ogni uomo.
              Intercedi per questa terra che vive tra guerre e violenze
              convertici all'amore di Gesù Cristo
              non ci abbandonare in questo tempo terribile.
              Noi quaggiù abbiamo bisogno del tuo aiuto e intercessione.
              Composta giovedì 3 ottobre 2019
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                Scritta da: Daniela Cesta
                in Poesie (Poesie personali)

                Crepuscolo di settembre

                Segnali dal cielo per la terra
                il nuovo tempo arriva, tra le
                prime ombre silenziose e ventilate
                sensazioni bisognose di calore
                che circondano lo spirito,
                l'estate scorre via veloce anche dalla
                nostra inquieta anima che cerca pace,
                l'aria frizzante scivola sulle grandi acque
                tocca valli e monti, carezza gli alberi
                dal colorito, stanco che aspettano,
                nel crepuscolo settembrino odo
                sussurri appena percepibili,
                avvertibili attraverso il vento udibili solo
                dalle creature meditative,
                che passano nel bosco solitarie
                brusii, bisbigli, di animali, alberi e volatili.
                Con occhi malinconici che si fermano ad ascoltare
                ciò che il crepuscolo racconta.
                Composta giovedì 3 ottobre 2019
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                  Scritta da: Daniela Cesta
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Anime

                  Chi siamo noi? Anime perse
                  di questo universo...
                  viaggiamo verso l'eternità
                  nel cielo? Sulla terra?
                  Eterni segreti di questo mondo
                  che scopriremo dopo il nostro volo
                  non trascurate il vostro entusiasmo
                  nel sapere la realtà oggettiva, in profondità
                  che la vostra mente sia arguta
                  non vi fermate solo ai contenuti terreni
                  ognuno di noi viene guidato inconsciamente
                  nell'abisso del pensiero
                  nelle vibrazioni tra il cielo e la terra,
                  non date nulla di scontato
                  Dio è pieno di mistero, tra le acque
                  sopra e sotto la terra, tra le stelle
                  e nelle nostre anime.
                  Composta giovedì 3 ottobre 2019
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