Poesie personali


Scritta da: lara bianchi
in Poesie (Poesie personali)

Natale con te

Attendo con ansia il tuo ritorno
lunghe ore passate desiderandoti
acciambellata nella mia cuccia.

Porto il tuo collare,
inscindibile segno della mia appartenenza a te.

Quando mi metti il guinzaglio io ti seguo con fiducia
per le vie che mi fai percorrere
che solo tu conosci portandomi a superare ostacoli insormontabili.

Al tuo ritorno ti accolgo scodinzolante,
dopo ore di attesa il mio desiderio è alle stelle.

Ti guardo, ti osservo e ti scruto
con occhi adoranti cercando di scoprire quel sorpresa tu abbia in serbo per me.

Tu, il mio Padrone per il quale darei la vita,
stammi vicino.
Grazie di esistere.

Buon Natale... sei tu il mio regalo più grande.
Composta mercoledì 31 ottobre 2012
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    Scritta da: lara bianchi
    in Poesie (Poesie personali)

    Buon Natale

    Buon natale
    buon natale a te,
    ti auguro che tu possa trovare sotto l'albero quello che più desideri,
    che tu possa trovare una scatola al cui interno vi sia una bacchetta magica
    con la quale esaudire i tuoi desideri, provare emozioni,
    sensazioni, passioni.
    Ti auguro che vi sia incartato anche un bel sacco
    con all'interno tanto tempo da dedicare a te o a qualcun altro,
    tempo per ridere o divertirsi, non solo tempo per affrettarsi e correre
    ma per poter assaporare ogni minuto della tua vita.
    Ti auguro tempo per poterti stupire, perché te ne resti,
    per non smettere mai di sognare, per essere felice e per donare felicità.
    Ti auguro tempo non solo per guardare l'orologio o il calendario
    ma per amare, per donare affetto, comprensione, dedizione,
    per ritrovare te stessa, per ripartire non arrendendoti mai,
    per perdonare alle persone e alle situazioni che ti faranno dei torti.
    Amati e ama, ama la vita, stupisciti di fronte la nascere del sole,
    stupisciti di fronte a un tramonto, al cambiare della natura
    in ogni stagione.
    Tutto questo io ti auguro.
    Composta venerdì 24 dicembre 2010
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      Scritta da: Rosanna Tafanelli
      in Poesie (Poesie personali)

      Ad alda merini 1° novembre 2009

      Non sono triste, Alda,
      piango ma con il sorriso,
      come hai vissuto Tu,
      cantrice dell'amore disperato.

      Ora sei finalmente libera ed in pace,
      è cessato il tormento d'amore,
      non più schiava del tempo,
      godi l'estasi dell'eterno.

      Non versi lacrime,
      avvolta nel fumo dell'ultima sigaretta,
      e guardi stupita e incredula
      la frotta dei nostri pensieri giungere fino a Te.

      Mani d'angelo Ti accolgono
      e Tu riversi dolce poesia nel cielo,
      dove l'amore perfetto che meriti
      non Ti lascerà mai sola.
      Composta domenica 1 novembre 2009
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        Scritta da: Fedel Franco
        in Poesie (Poesie personali)

        Don gnocchi

        Il cappellano alpino si veste di candore
        sulle sponde del fiume Don.
        È il conforto di ogni soldato;
        il confessore indulgente
        del peccatore impenitente.
        la guerra è finita; scomparsi i soldati
        sostieni i bambini
        dalle penne esplosive martirizzati.
        Lacrime affrante versa il bambino
        mentre agita con vigore il moncherino;
        abbarbicato sulle spalle
        del roccioso alpino.
        devoto omaggio dinanzi a una bara,
        a un combattente che al fronte
        e non spara.
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          Scritta da: A. Cora
          in Poesie (Poesie personali)

          Del'anima il buio

          Quando
          guardi nel buio
          ove le porte son chiuse

          Dove il silenzio è dolore
          dove d'amore si
          muore

          Spesso non scorgi rumore
          quasi non odi parola, sempre confondi
          i colori

          È quel che ti pare più scuro, ciò
          che l'occhio non
          vede

          Perché ne teme l'ombroso, che può
          infrangere il
          cuore

          Spesso è più chiaro ancora
          di un bianco raggio
          di sole.
          Composta martedì 4 novembre 2008
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            Scritta da: Carlo Peparello
            in Poesie (Poesie personali)

            Mors

            Fine è una parola
            Dopo di lei nessun'altra parola ha senso
            Eppure qualcosa continua
            C'è trasformazione
            Consapevolezza
            Cose in sospeso
            Ma cosa rende un'anima immortale?
            Sembra assurdo ma basta il ricordo
            L'impronta che l'anima lascia sulla mente
            Tutto di questo mondo nasce per scomparire
            Solo quello che non si può toccare sopravvive
            Non fa la differenza quanto e perché
            Conta solo il come si spende l'esistenza
            Nulla è vano se genera amore
            Nulla è perduto finché si percepisce
            la vita è un passaggio
            Il ricordo è storia.
            Composta venerdì 1 novembre 2013
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              Scritta da: Carlo Peparello
              in Poesie (Poesie personali)

              Vorrei

              Vorrei essere un corpo di luce
              una reazione di energia che conduce
              Un astrazione della visione
              un punto di comunione
              Una particella di infinito
              Il punto lontano che indica il dito
              Una meteora che brucia silente
              L'ultimo pensiero che muore nella mente
              Un concentrato di idee innovative
              il rimedio alle azioni tardive
              Il nemico numero uno del rimpianto
              Il fazzoletto che asciuga ogni pianto
              Vorrei essere essenza e illusione.
              Composta venerdì 1 novembre 2013
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                Scritta da: Enrico Giuffrida
                in Poesie (Poesie personali)

                Segreti dal profondo

                Ad ogni respiro intenso,
                un pensiero che vola nell'infinito
                della quiete di questa fresca e umida sera.
                Quella lieve nebbia che sale
                e il chiaror della luna appena nata,
                creano una sorta di palcoscenico
                a ciò che dal profondo del mio io si innalza;
                quella parte di me, che non vuol che sia notata,
                poiché custodisce mille segreti.
                Composta martedì 22 ottobre 2013
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                  Scritta da: Renzo Mazzetti
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Santo esempio

                  Non sono stato capace
                  di prevedere e neppure di sognare
                  che quel Papa tedesco
                  insegnasse a quello Laico italiano.
                  Per ritornare essere umano
                  ancora da vivo si è dimesso
                  e come fa qualunque mortale
                  si è messo in pensionamento.
                  Ma da vivo
                  semplicemente come tutti
                  così come quando nacque
                  non come ultimamente visse.
                  Invece
                  la Repubblica italiana
                  Senatore a vita
                  santifica ancora il Presidente.
                  Alla fine del mandato
                  orgoglioso e arzillo
                  il Primo segua il sensibile
                  santo esempio intelligente.
                  Semplicemente.
                  Composta lunedì 22 aprile 2013
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                    in Poesie (Poesie personali)

                    Sepoltura

                    Tra le marmoree solitarie siepi
                    dove il colore del tempo si perde
                    tentenna il sol dai cipressi ventosi
                    guizzi di vago novembrino ardire
                    marcia il corteo di velati volti
                    sfogliando riti, calpestio di passi
                    grava come il colore dell'addio.

                    O come corre questo treno fermo
                    coi finestrini aperti alla campagna
                    tende la mano l'albero di sogni
                    dolci pendenti carico maturi,
                    sfioran le dita quello di rimpianti,
                    foglie ingiallite, sterili pensieri.

                    La terra pia che ci raccoglie, cruda
                    inghiotte questo sacro appuntamento,
                    non la placano né fiori recisi
                    e nemmeno il dolore, sepoltura
                    come un blocco di marmo s'addolcisce
                    allo scalpello di chi accende un fiore

                    un ponte che congiunge le due rive,
                    la scala dove sale una preghiera.
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