Poesie personali


Scritta da: Livido Nero
in Poesie (Poesie personali)
Il ringhio sopito di una primordiale rabbia
il gutturale ruggito di un'anima frustrata,
l'esplosiva violenza di una forza incatenata.
Un cuore reagisce d'istinto,
non importa quanto faccia male,
non importa quanto sangue deve versare,
non importa quanto dolore deve incassare.
Non c'è posto per la sconfitta,
non c'è tempo per il pianto.
Raccogli le forze,
vivere è una scommessa,
vincila qui, vincila ora.
Composta martedì 5 novembre 2013
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    Scritta da: Lucia Quarta
    in Poesie (Poesie personali)

    Mille lire

    Quante cose potevi comprare,
    con quei soldini ne compravi di cose,
    quando guardavi nei borsellini
    ne vedevi di soldini.
    èquando mi avvicinavo
    alla nonna,
    con quella lunga gonna,
    lei metteva le mani
    sotto il suo scialle di lana,
    che quando si muoveva
    si vedeva anche un po' la sottana.
    Mi dicevi vieni piccola mia,
    che ti devo regalare,
    i soldini ti devo dare,
    sentivo la sua mano calda
    che emanava calore.
    Quanto erano belle quelle lire
    eravamo più contenti,
    e ci facevano anche dormire.
    Composta lunedì 4 novembre 2013
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      Scritta da: Fedel Franco
      in Poesie (Poesie personali)

      Parole preziose

      Non hai bisogno di parlare: l'ho letto nei tuoi occhi.
      Non piangere adesso, mi renderesti essere inutile.
      vuoi regalarmi delle lacrime che io ho versato per te.
      All'ombra di un piccolo giardino,
      dinanzi a un tavolino che sa tutto di te.
      L'angoscia padrona, memore dell'ironia
      che vuol sopraffarla, si camuffa da serenità.
      Ho in tasca le tue parole.
      Sono oro e argento
      per il fidato custode.
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        Scritta da: Michele Gentile
        in Poesie (Poesie personali)

        Per favore il conto

        Sono uscito senza bancomat
        stasera
        volevi una vita da scout
        che mi facesse pena,
        per favore il conto.
        Suppongo
        sia un diritto
        non rinunciare al proprio habitat
        per cena.
        Volevo darti un passe partout
        e ho digerito bocconi amari
        per far suonar la sveglia,
        pesante come un mammut
        in uno zoo di cristalli.
        Tu mi accarezzi il cuscino e dormi
        per favore il conto
        tu ti accarezzi il pizzo e non parli,
        per favore il conto
        tu voti chi gli pare e non ti senti
        per favore uno sconto.
        Composta lunedì 4 novembre 2013
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          Scritta da: Enzo Di Maio
          in Poesie (Poesie personali)

          A Civitavecchia manca Ulisse

          Civitavecchia è come Itaca,
          manca Ulisse.
          Commannino li proci
          e i signorotti de paese,
          nun c'è neppure da meraviasse,
          noi nun semo mai stati
          un popolo fiero e, ar nostrano
          avemo sempre preferito
          lo straniero.

          Er caso ha pure voluto
          che nun sé mai trovato
          quarcheduno che è venuto
          già magnato ma semo stati bravi
          a pià sempre quello più affamato.

          Javemo dato tutto,
          primo, secondo e frutta e,
          pe nun fasse criticà, pure er budino.
          Noi semo rimasti cor cerino.

          Hanno governato tanto bene
          che mo er mare è pieno de navi e ciminiere.
          Da figli der Dio tritone mo se trovamo
          schiavi der carbone.

          Er loro nun sé dimostrato proprio amore
          perché, cazzo cazzo, a qui se more.
          Povero popolo mio
          quanto sei fesso.
          Dovresti ogni matina
          lavatte la faccia dentro ar cesso.
          Composta lunedì 4 novembre 2013
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            Scritta da: A. Cora
            in Poesie (Poesie personali)

            Immensamente, tu

            Nel tempo
            che scorgo passare
            nel'ombre delle mie
            notti

            Nei miei pensieri più chiari, nei
            miei raccolti tesori, io ti
            cerco ancora

            Ancora rivivo i tuoi occhi, in tutti i tuoi
            sguardi lasciati, in tutti i momenti
            più amati

            E mi par di viaggiare albe e orizzonti sereni
            colmi di nuvole rosa e di lampare sul mare, oltre
            il confine del tempo, dal quale non posso tornare

            Oltre i rimpianti più amari, oltre i tremori del
            cuore, che mi sorprendono solo, nel
            mio meriggio viaggiare

            E ritrovar quel'amore che tu testarda mi davi, che
            più non riesco a scordare, che mi fa battere il cuore
            che più non posso smorzare

            Vestiti ancora di bianco, come facevi allora
            metti quel dolce sorriso, fammi
            sognare ancora

            Come se fosse quel'ora, in
            cui si svela il mistero
            e torna più vivo
            l'amore.
            Composta domenica 3 novembre 2013
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              Scritta da: Enzo Di Maio
              in Poesie (Poesie personali)

              Il concerto di Baglioni

              E basta, m'hai convinto, vengo,
              smettela de insiste, a sta nenia nun se po' resiste.
              Nun posso di de nò a n'amica, credeme,
              ma pe mè sarà na gran fatica.

              Sò stanco, depresso e preoccupato...
              e nun stò a racconta balle,
              me rodeno le palle.

              Si lo so, te l'ho promesso
              ma a ste condfizioni nun se po annà
              a n'concerto de Baglioni.

              Quello t'ammollerà due o tre vorte
              Porta portese, tranquilla,
              jè chiederanno er bisse
              e io preferirebbe sentimme
              ducento messe.

              Annamo và, sennò famo pure tardi
              e li secondi sò beffardi,
              se se perdemo quarche brano,
              io te conosco, me fai magnà
              semolino un mese sano.

              E sarò pure depresso
              ma mica fesso.
              Pe n'piatto de lanzagna
              me sorbirò sta lagna.
              Composta domenica 3 novembre 2013
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                Scritta da: Angela Platano
                in Poesie (Poesie personali)

                Fredda la notte

                Nel cielo scuro
                magiche stelle,
                attonite e incantate
                le pecorelle.

                Lontani re
                Viaggiano lenti
                su stanchi cammelli
                sonnolenti.

                Una cometa splendente,
                segno divino,
                guida sicura
                il loro cammino.

                Un bimbo è nato:
                si ode il pianto
                lo abbraccia Maria
                nel caldo manto.

                Si arresta la stella
                su un'umil dimora,
                i Magi s'inchinano
                davanti al Signore.

                Un angel divino
                soave canta:
                "Sia pace e amore
                nella notte santa."
                Composta domenica 3 novembre 2013
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                  Scritta da: Angela Platano
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Messaggio di Natale

                  Sinceri auguri per il santo Natale,
                  auguri a chi è felice e a chi sta male.

                  A chi soffre, auguri speciali,
                  auguri sentiti, gioiosi, cordiali.

                  Se tutto crolla, non abbatterti,
                  un angelo ci sarà a sorreggerti...

                  E allora coraggio, forza, guarisci,
                  oggi è nato il Bambino, gioisci.

                  Fa' tuo il Suo messaggio d'amore,
                  sorridi alla vita e fuggirà il dolore.

                  Indossa subito un dolce sorriso,
                  illuminerà il tuo bel viso.

                  Anche se il mondo non cambierà,
                  porta un sorriso a chi non ce l'ha...

                  I tuoi meriti accresceranno,
                  fa' che sia Natale tutto l'anno.
                  Composta domenica 3 novembre 2013
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