Poesie generazionali


in Poesie (Poesie generazionali)

DON'T CRY (Guns N' Roses)

Non piangere ragazza mia,
la bambina che eri è volata via.
Non sentirti in colpa mai più,
per quell'amore che hai desiderato anche tu.
Per quelle carezze, per quella voglia,
che ti han fatto tremare come una foglia.
La paura e l'emozione,
racchiuse per sempre dentro una canzone.
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    Scritta da: Rosa Di Fraia
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Un posto in paradiso

    Quando ho perso
    il mio papà,
    ero molto piccolo,
    ma lo sono tuttora,
    nella sua stranezza
    di essere cristiano
    mi son sempre posto
    una domanda, che non
    posso farla neanche
    a mia madre, non
    saprebbe cosa dire,
    ho pensato di chiederlo
    al Papa, l'unica persona
    che si avvicina di più a Dio.
    Mio padre non era cattolico
    ma, nella sua condizione religiosa
    mi aveva comunque battezzato,
    ed ora che non c'è più,
    vorrei sapere se è andato
    in paradiso o all'inferno,
    mi dispiacerebbe troppo
    saperlo non in paradiso,
    e quando lo chiederò al Papa,
    non lo racconterò a nessuno,
    voglio che quel momento
    sia solo mio, come un segreto.
    Sono sicuro che lui mi consolerà
    da questo mio dolore,
    e quando mi avrà risposto
    lo abbraccerò così forte
    come se stessi abbracciando
    il mio papà, andrò via
    con una gioia nel cuore,
    e nella tenerezza dei miei occhi,
    guarderò il cielo
    come il paradiso,
    e saprò che lui
    mi protegge da lassù.
    Composta domenica 29 aprile 2018
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      Scritta da: Marta Emme
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Da qual lato

      La frittata esprime la moralità
      con cui la verità si può
      facilmente rivoltar a secondo
      del comodo che fa a chi la
      questione si trova ad agitar.
      Il fine che si vuole ottenere è
      così determinante che, in ogni
      modo, si fa diventar
      totalizzante su ciò che si
      muove nel circostante. È come
      essere in fiera col mercante
      ove convincer è la cosa più
      importante anche se è una "sola"
      raccapricciante. Così cade la
      bellezza di chi ha creduto nella
      bontà della saggezza. Dunque,
      bisogna esser sopraffini per
      non fare il gioco dei cretini.
      Composta domenica 8 aprile 2018
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        Scritta da: Marta Emme
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Spelacchio

        La bontà* (valore) e la freschezza*
        (efficacia) delle idee contrastano
        il maligno, rivolto invece a disseminar
        ampollosità* (vacuità) e prosopopee*
        (presunzioni). A posta, diventiamo,
        dalla morale, scollegati* (no integrità)
        perché come uomini dobbiamo esser
        screditati da questi due demoni*
        (vacuità e presunzione) spietati, pur
        se son "da bene" mascherati. Ma ove
        son le idee supreme più niente li
        trattiene, se ne vanno annoiati perché
        non son più considerati. Così da veri
        idoli son diventati dei castrati* (di
        potere e attenzioni).
        Composta mercoledì 4 aprile 2018
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          Scritta da: Rosa Di Fraia
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Come l'albero della vita

          Cura le parole,
          abbandona i pensieri,
          dona il cuore,
          perché tu possa
          essere d'esempio
          a chi incontrerai nella vita,
          e a chi poi deciderai
          di tenere con te.
          Non sempre capita
          di trovare ciò che cerchi,
          ma sicuramente sai
          ciò che vuoi,
          il cammino è lungo,
          è appena iniziato,
          ma con l'amore che hai dentro,
          e la sensibilità che ti
          contraddistingue,
          puoi andare lontano,
          fatti coraggio cogli il senso della vita,
          gioisci, vivi, e sorridi,
          io sono e sarò sempre
          accanto a te.
          Composta lunedì 23 aprile 2018
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            Scritta da: Rosa Di Fraia
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Ogni giorno

            Ogni giorno vengo a cercarti
            per vedere se qualcosa è cambiato
            o forse se c'è qualcosa di nuovo
            sai di tempo ne è passato
            e allora aspetto
            aspetto che torni
            e nel vederti arrivare
            convincermi che tu sia ancora qui,
            che tu sei ancora con me...
            Ogni giorno vado a trovare
            quel posto vuoto
            che finge di essere vivo
            restando solo un illusione
            che gioca con il mio cuore.
            Composta lunedì 23 aprile 2018
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              Scritta da: Elettra Verganti
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Darmi una parvenza

              Darmi una parvenza. Annebbiare
              l'arrotarsi inesausto
              in un giro di specchi
              e lame curve
              quasi falci oscurate
              Credermi senz'occhi ossa e voce
              per la sola fiducia di
              destarmi all'
              ora della prima luce
              e avere possesso di quest'anima
              che ancor s'affida a
              un domani ch'ormai
              come rivolo
              è mancato, sperduto. E disparire.
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                in Poesie (Poesie generazionali)

                Indifeso

                Mamma mi teneva in fasce
                ero piccolo ed inerme
                colpito dalla tua crudele mente.
                Mi toccavi il mio corpo
                abusando di me
                trafiggendo la mia anima
                uccidendo il mio cuore
                senza avere voce...
                ero indifeso!
                Mi hai tormentato la vita
                mi hai ucciso con le dita
                mi hai tolto l'essenza
                mi hai tolto ogni speranza.
                I ricordi rimangono,
                il tempo passa...
                la sofferenza segna,
                e insegna il domani che verrà
                per avere voce di urlare!
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                  Scritta da: Mdanimation
                  in Poesie (Poesie generazionali)

                  Getto

                  Semplicemente scrivo
                  tra note del telefono
                  tovaglioli e dizionari

                  Mi perdo nelle parole
                  che vagano nella mia mente
                  fino a quando non vogliono uscire
                  bombardano

                  Non studio
                  anche se probabilmente dovrei farlo
                  Getto la mia mente in pasto a pescicani

                  Temo il fallimento
                  e taccio
                  sogno nei libri dei grandi poeti

                  E insulsamente scrivo.
                  Composta lunedì 9 aprile 2018
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