Poesie generazionali


Scritta da: Marta Emme
in Poesie (Poesie generazionali)

Il bambinetto

Abbandonato sulle ali della fantasia
non mi sorprende il sogno
e di più mi consola la realtà
che in quel prodigio respiro ha.
E so che, finché resterò bambino
il sogno, ancora, mi darà
la gioia del cammino,
dove succede che ognuno
è artefice del proprio destino.
Composta lunedì 29 giugno 2015
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    Scritta da: Mariella Buscemi
    in Poesie (Poesie generazionali)
    Oltre il muro.
    Guardando con occhi nuovi e rafforzando gli abbracci, con la fiducia per mani e dita.
    Nascente.
    Dai sentimenti azzimi e il cuore raffermo.
    Troppo o troppo poco, sufficiente solo a tratti, manchevole per un po'.
    Ho svuotato, aperto, diminuito e mai mi sono riempita di più.
    La pienezza degli occhi dolci e della voce gentile e il tutto che m'avvolge mentre dormi con la serenità dei sogni stampata sui tratti.
    Il respiro regolare che seguo.
    Conto i secondi per avere la misura dei battiti.
    Quando il tetto potrebbe volare via, ma il tuo calore è casa.
    La nostra.
    Costruisci una vicinanza che potrebbe portare solo il tuo nome che firmo io stessa con un buongiorno assonnato mentre i baci sono già sui sorrisi.
    Con l'alba sulle pareti e il sole dentro la stanza.
    Proiezioni decise di riverberi timidi.
    Una penombra che custodisce i bisbigli.
    Odore di te e delle rose che mi regali.
    Chè aprire gli occhi accanto a te è paradiso.
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      Scritta da: Sabrina
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Colori e magia

      Mentre fuori il sole splende
      e infuoca un pomeriggio d'estate,
      il mio corpo, disteso sul letto,
      assorbe, completamente,
      l'aria fresca della stanza
      e attimi di vita,
      scivolano via serenamente,
      come fossero
      acqua tra le dita.
      Intanto, l'anima si libera
      e i pensieri,
      di colpo leggeri,
      si spargono ovunque
      colmando lo spazio
      che mi circonda.
      Lentamente
      riprendo contatto
      con il mio spirito
      e la mente:
      ed è come tornare
      a respirare
      aria pura,
      dopo un attimo
      di apnea e di paura.
      Una splendida sensazione
      travolge quel momento
      di completezza, benessere,
      leggerezza, libertà
      e appagamento.
      Spontaneamente,
      una dolce melodia
      prende forma nella mente,
      la bocca si apre
      e l'aria si riempie
      di colori e poesia.
      Attimi di magia,
      come se tutto svanisse
      e l'anima mia
      inizia a cantare
      il suo amore alla vita.
      Composta martedì 30 giugno 2015
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        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Se tu mi amassi di più

        Vorrei mi amassi di più,
        e capissi cosa è successo,
        cosa è accaduto,
        sono anni che ci conosciamo,
        che stiamo vicini,
        sono anni che ho passato con te;
        ma tu non hai ancora capito,
        non hai capito;
        tu pensi a stupidate varie,
        alle tue cose,
        pensi solo per te;
        non capisci,
        non capisci,
        che ci sono io,
        nella tua vita,
        non capisci.
        Composta martedì 7 luglio 2015
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Ed io fra voi

          Ed io fra voi,
          non so che fare,
          non so che dire;
          ed io,
          fra voi,
          ridete scherzate,
          fate progetti,
          e di me,
          non pensi nulla,
          hai dimenticato,
          dimenticato in un angolo;
          ed io, fra voi,
          non so che dire,
          se andarmene o
          restare ancora un po';
          ti ricordi,
          di noi due,
          i nostri giorni,
          il tuo affetto;
          ed io, fra voi.
          Composta mercoledì 1 luglio 2015
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            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Sono quello che sono

            Io sono un creativo,
            un uomo di idee,
            un letterato,
            un po' beat,
            un po' artista,
            un po' anomalo,
            un po' strano;
            e capisco anche quello,
            che la gente non crede che io capisca;
            mi interesso di tutto e di niente;
            credo nell'arte,
            nella pace,
            nella libertà
            di scegliere;
            sono quello che sono,
            sono io.
            Composta martedì 30 giugno 2015
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie generazionali)

              L'uomo delle macchinette del caffè

              Sono l'uomo
              del banco del caffè,
              e la gente va e viene,
              chi finge di non vedermi,
              chi mi vede male,
              chi mi saluta e mi è amico;
              sono l'uomo delle macchinette del caffè,
              il mio posto preferito,
              e guardo le persone andare,
              mille storie,
              mille problemi,
              segreti,
              che non sapremo mai;
              ognuno coi suoi guai,
              ognuno col suo daffare;
              ed io capisco,
              anche quello che la gente,
              non crede che io capisca.
              Composta domenica 28 giugno 2015
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                Scritta da: Stefano Medel
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Inesplicabile

                La persona, l'essere umano,
                è superiore ad ogni schema prestabilito;
                in realtà,
                quello che siamo,
                la nostra vita,
                la nostra personalità,
                è una cosa inesplicabile
                e non si può spiegare;
                nessuno può decidere,
                nessuno sa niente di noi;
                solo noi conosciamo la verità,
                sulla nostra vita,
                il nostro mondo,
                le scelte,
                la persona.
                Composta sabato 27 giugno 2015
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