Poesie generazionali


in Poesie (Poesie generazionali)

Sono io, l'amore

Risalgo
l'impetuosa corrente del giorno
per raggiungere la dimora della notte
dove, nell'angolo di cielo
opposto alla luna,
mi attendono i due innamorati.
In rivoli precipitosi
di ammaliante indaco
mi adagio dolcemente
su un letto di soli piaceri
e profumi d'Oriente.
Al primo accenno di stelle,
a loro, custodi dei sogni,
offro il fremiti del corpo
e la tenerezza del cuore.
Accompagno l'assolo dei battiti
in un overture di caldi pensieri
e sinfonie di passione.
Mi mescolo ai loro desideri
in un effluvio di colori
e di essenze del bosco
per divenire pura estasi
che non abbassa bandiera.
Sfregamento di ali
sui loro sospiri prima lenti,
poi veloci
per quel gioco di incastri
fatto di occhi che bramano
e labbra che osano.
Accompagno il loro volo di luce
fino alla fine della notte
in cui gli amanti si tengono per mano,
i loro occhi brillano
e si sussurran ti amo.
Composta lunedì 22 giugno 2015
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    in Poesie (Poesie generazionali)

    Il vento dell'amore

    Tace il battito della notte
    e il midollo del bosco
    ha fremiti di vento
    mentre sulla mia lingua danzano
    parole come fiamme
    e non posso parlarti.
    Tu che possiedi petali e radici
    toccami con mani di miele,
    accogli la mia anima
    vascello inquieto
    da troppo tempo ormai
    in rada nel porto dell'oblio.
    Anelito rapito
    con il canto delle tue parole,
    vieni nel muschio del mio cuore
    a liberare emozioni prigioniere.
    Come il vento
    che irrompe questa notte
    qui tra i pioppi avrò voce
    perché tu possa intendermi nel buio.
    Ascolta, è il vento che ti parla
    e trascina al tuo balcone
    il suono di magiche emozioni.
    Stanotte principessa non dormire:
    un grido ti giunge dalle stelle.
    Ascolta, è il vento dell'amore.
    Composta lunedì 22 giugno 2015
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      Scritta da: Consiglia Liaci
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Segrete stanze

      Vieni nelle mie segrete stanze,
      c'incontreremo tra realtà e sogno
      dove i pensieri danzano
      nel nulla che si tocca con il cuore.
      E saremo le parole di una canzone,
      i sogni tirati fuori da un cassetto
      e stesi al sole di dolci speranze.
      E saremo, ancora, il tempo che verrà,
      mentre il passato prepara la strada
      con i ricordi di gioie vissute
      per un domani di felicità.
      Composta martedì 7 luglio 2015
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        Scritta da: Francesca76
        in Poesie (Poesie generazionali)
        Mi tocco, mi leggo, mi coccolo
        sono io
        le mie labbra sono musica
        i miei occhi stelle
        forse polvere diventerò
        forse in un dolce ricordo rivivrò
        rinascerò anima, corpo, mente
        conoscendomi la mia anima
        rinascerà in un giorno di sole
        coccolato dalle dolci onde del mare
        che brillanti daranno vita alle dolci note della mia scia.
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          Scritta da: AM65
          in Poesie (Poesie generazionali)
          Lo specchio riflette
          il corpo segnato.
          Riflette lo specchio
          la tua vita
          con occhi nuovi.
          Un canto di preghiera
          soffia sul viso
          cancellando
          tracce di dolore...
          L'ago punta
          ogni giorno
          su la ruga
          del traguardo.
          Furono
          secondi,
          ore,
          masi eterni
          sogni spezzati.
          Un soffio di vento
          in dolce sinfonie
          ringraziamo Dio.
          Tocchi silenti
          cullano i tuoi pensieri,
          l'amore accarezza
          ferite...
          I raggi del sole
          illuminano il tuo cuore...
          insieme a te,
          che sei il mio mondo.
          Composta giovedì 25 giugno 2015
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            in Poesie (Poesie generazionali)
            Stiamo battendo nello stesso respiro
            e quando l'ossigeno inonda le mie viscere
            è il tuo vento a portarmi ristoro,
            sono le tue giovani membra ad evadere in me.
            Cammino sotto il sole
            e conosco i tuoi movimenti
            i tuoi sguardi pieni di perplessa serenità...
            aneli ancora al mio sapore?
            Ti raggiungo in ogni posto,
            la musica unisce i nostri cammini tortuosi e leggeri,
            stiamo suonando uno strumento a due mani
            e cantiamo in silenzio le armonie della gioia.
            Stanotte a piccoli passi ti avvicinerai
            per chiedermi da bere
            e io inonderò le tue labbra di vino
            senza lasciarti pace
            perché hai bisogno di vivermi dentro
            e non oso immaginare quanto crudele sarà il destino
            nel separare le nostre anime
            eppure vivo,
            anelando un'unione qualunque
            che mi dia il senso di te, di noi,
            del nostro amore impossibile.
            Composta sabato 27 giugno 2015
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              in Poesie (Poesie generazionali)
              Appena ti conosco
              e lievi fremiti mi attraversano l'anima,
              la distanza ci protegge
              e nutre i nostri ardori
              ma talvolta diventa insopportabile,
              insostenibile cerchio della vita
              su cui corriamo stanchi
              se solo i nostri occhi potessero incrociarsi
              di nuovo, in una danza sconosciuta
              potrebbero brillare
              e riflettersi l'un nell'altro estasiati,
              le tue braccia stringerebbero le mie
              col fiato sospeso.

              Posso attendere un'eternità
              e tu puoi cercarmi in una canzone estiva
              ma non posso tollerare
              che il tuo pensiero smetta di raggiungermi
              sarebbe un alito di morte sul cuore
              un pugno nel petto infiammato.

              Adagiati sulla mia ombra, leggera,
              tiepida e nuova
              mi segue ovunque,
              proprio come le cicatrici fresche
              annebbiano il sapore dolce
              della magia d'amore.
              Composta sabato 27 giugno 2015
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                Scritta da: L. Da Re
                in Poesie (Poesie generazionali)

                La scelta migliore

                Dopo un oceano di delusioni sei apparso tu,
                piccoli attimi di ossigeno.
                ricordo che all'inizio avevo paura,
                dentro di me pensavo che fosse sbagliato,
                ma poi ho imparato a viverti, a respirarti

                La sentivo, finalmente, bussava alla mia porta, la felicità...
                qualcosa non andava nel verso giusto.
                le tue parole mi rassicuravano,
                ma sentivo qualcosa di maledettamente sbagliato tra di noi.
                e, dopo il sole, la tempesta e il buio;
                un silenzio, un vuoto che nemmeno la musica sapeva colmare
                l'assenza di te era insopportabile, soffocante.
                era forse amore?
                un amore velenoso,
                un amore a senso unico,
                e anche se il nostro tempo non era ancora scaduto
                avevo iniziato a capire

                Capire che per me non saresti più stato ossigeno,
                i tuoi silenzi aumentavano,
                la mia anima svaniva.
                e adesso mi chiedo,
                quale sia la scelta migliore,
                come possiamo stare insieme
                se di baci né di abbracci non ne ricordo più il calore?
                Composta giovedì 2 luglio 2015
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                  Scritta da: Marta Emme
                  in Poesie (Poesie generazionali)

                  Le parole del mare

                  Sono grande, sono immenso
                  sono di un blu colore intenso.
                  Le piogge porto col vento
                  e il mio alito con le onde
                  sul mondo stendo.
                  Sono forza della natura
                  e quando mi agito faccio paura,
                  specie in un tempo di calura,
                  sempre più fuori misura.
                  Custodisco mostri e docili creature,
                  protagonisti di epiche avventure,
                  memorabili nelle loro tessiture.
                  Ma dir or voglio che, se la vita
                  è il mio orgoglio, * (è nata in mare)
                  quest'uomo la stravolge
                  per inseguir le proprie voglie
                  e così non si guadagna
                  di godersi la cuccagna. * (il pianeta)
                  Allor mi metterò d'impegno
                  affinché ne paghi pegno.
                  Composta martedì 23 giugno 2015
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