Poesie generazionali


Scritta da: Sabrina
in Poesie (Poesie generazionali)

Castelli di gioia

Tra risate giochi e pianti,
coriandoli di felicità
dipingono la mia vita
e colorano di gioia
lo sguardo dei miei figli.
Sorrido
sentendomi libera
di vagare nell'azzurro,
dove cielo e mare si uniscono dando inizio
all'infinito.
L'anima esulta,
mentre le ferite
si trasformano
in cicatrici:
e dentro di me
esiste solo amore.
E, quando ti sfioro
con lo sguardo,
il cuore si colma
di tenerezza, passione
e forza:
il male sparisce
lasciando spazio
ad un indescrivibile desiderio
di stringerti forte a me,
ringraziando la vita
che ha permesso alle
nostre strade di incontrarsi.
Composta mercoledì 2 settembre 2015
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    Scritta da: Luigi Caiani
    in Poesie (Poesie generazionali)

    A mia madre

    Amo i tuoi capelli sempre spettinati,
    e quegli occhi aperti, quasi incantati
    dove il presente si specchia nel tuo cuore
    ed il passato è impresso nel tuo amore.
    Sulle tue labbra sempre le stesse parole,
    sono i ricordi che la mente non vuole
    e il tempo ti passa vicino
    e ti illude con gli occhi di un bambino.
    Io ti accarezzo sempre più forte,
    per farti capire che non sei sola con la sorte,
    perché l'amore che mi hai donato
    te lo rendo con il cuore moltiplicato.
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      Scritta da: Linda Reale Ruffino
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Fammi vedere il mare

      Prendimi per mano, mamma!
      Fammi vedere il mare,
      ma non quello rosso
      e tempestoso
      che prima ti soffoca
      e poi t'inghiotte.
      Fammi vedere il mare azzurro
      e poi quello verde di speranza,
      fammi vedere dolci rive e limpide acque,
      dove i pesci nuotano e i bambini ridono.
      Fammi vedere che esiste il mare
      buono e generoso,
      quello che navighi in abbracci sicuri,
      fino agli approdi in paradisi veri.
      Fammi vedere quale suono ascoltano i bambini che non hanno mai solcato questi inferni
      e fammi sentire sicuro
      quando i tuoi occhi mi guardano.
      Regalami il tuo sorriso e pure una bugia,
      tanto so che è solo un sogno e i sogni,
      si sa, non vivono a lungo.
      Composta nel agosto 2015
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        in Poesie (Poesie generazionali)

        Il silenzio

        Silenzio, mi sento da te attratta,
        mi conforto nel tuo profondo
        e dell'incanto delle piccole cose:
        la formica col suo fardello vedo sparire,
        mi perdo nel silenzio che sa di tanti suoni in uno.

        Passa il vento che sordo s'allontana
        e la parola rimane dentro intatta,
        come grandine che colpisce senza scalfire,
        un angolo nascosto e provvisorio,
        un'energia mossa dai misteri.

        Anche nei pertugi entra l'infinito:
        ansimo, perché il mio pensiero è indomabile,
        vorrei sapere come prenderlo per mano
        e, magari parlarci piano, piano,
        come a un buon amico.
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          Scritta da: Marta Emme
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Pastore di anime

          Vada i suoi precetti a declamare
          e ovunque c'è un'umanità che fa
          raccapricciar, là ove i diritti umani
          impunemente e crudelmente
          essa si arroga di oltraggiare
          o su un barcone li porta a vacillare.
          Invece è più facile additare
          chi* (governo italiano) poco disturbo può dare
          alla propria potestà talare
          così che lo si può anche bastonare.
          Eppur sol le anime son da pascolare,
          ma questo, monsignore ancor lo deve
          metabolizzare e in politichese*
          (sommariamente)
          manifesta comode pretese eludendo
          di impedir quelle crude offese
          e deludendo le risposte attese,
          sulla giustizia che rende l'uomo più cortese.
          Composta giovedì 27 agosto 2015
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            Scritta da: Giuliana Z.
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Non ti lascio andare

            È lieve la tua presenza,
            tu non sei la
            e non sei qua
            non fai rumore
            ti nascondi
            in punta di piedi
            cammini
            ma il battito
            del tuo cuore
            non trova pace
            come un tamburo
            è il suo ritmo
            compone melodie
            che risuonano
            nell'aria
            ed è per questo che
            se anche non sei la
            e non sei qua
            io non ti lascio andare.
            Composta domenica 16 agosto 2015
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              Scritta da: Sabrina
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Rose e spine

              La notte accende la luna
              e le stelle per illuminare
              regalando sogni, passioni
              e desideri da realizzare.
              Il giorno regala la luce,
              con una realtà da affrontare
              e tante occasioni per agire.
              La vita, invece ci offre
              rose profumate da odorare
              ma anche spine appuntite
              che sanno far male.
              Poiché tutto di noi
              rispecchia la vita
              e nel profondo del cuore
              c'è sia il giorno che la notte,
              spetta a noi scegliere cosa fare,
              se camminare alla luce del sole,
              o in un mare di pece sparire.
              Composta venerdì 21 agosto 2015
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