Poesie generazionali


Scritta da: Giotto Viprani
in Poesie (Poesie generazionali)

Trovare l'amore

E devo dire che alla fine ho capito,
trovare l'amore è come trovare qualsiasi altra cosa,
la casa di un amico per esempio, oppure un caffè,
un parrucchiere e perché no,
la tua macchina nel parcheggio di ritorno da un concerto.
E mi ritrovo ancora lì
siamo in tanti,
qualcuno entusiasta, qualcuno deluso,
di sicuro tutti stanchi morti,
mente fissa sul ritorno a casa.
C'è quello intelligente,
quello preciso e responsabile
che memorizza lettera e fila, ma
anche colore, modello, peso e targa della
propria e delle auto a fianco.
Poi c'è quello troppo esausto,
quello che ha pagato un biglietto
in meno e bevuto una birra in più.
A lui non interessa
dove sia e nemmeno ricorda quale
sia la sua auto.
Vaga, senza una meta precisa,
un moscone su due gambe.
E poi ci sono io
che l'auto non l'ho ancora comprata,
un po' perché da poco mi han rubato tutti i soldi, e
un po' perché ancora non ho preso la patente.
Stasera però sono fortunato
ho trovato un mazzo di chiavi sull'asfalto
qualcuno deve esserci passato sopra perché
sono annerite, piuttosto graffiate
e puzzano di pneumatici nuovi.
Non saprei dire se siano di una lamborghini o della
panda di zio gino,
ma forse non torno a casa a piedi
e inizio a percorrere tutto il parcheggio,
tre passi ed un'auto alla volta, ogni tanto
premo il bottone sulle chiavi,
in attesa di un flash di fanali.
Il problema è che qui non è davvero buio
lampioni cupi confondono luci ed ombre secondo
uno schema che non capisco proprio.
E mi accorgo da subito che non sarà facile
trovare la serratura giusta, ma forse è giusto così.
Dopotutto, la notte è ancora bambina,
una bambina bellissima, ed io
non ho nessuna fretta.
Composta domenica 2 marzo 1997
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    Scritta da: Elona
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Essere donne

    Chi di noi ha diritto, tutti siamo esseri di questo
    mondo, proviamo a eliminare i dolori e a levare
    la tristezza però poi sempre in un punto ci troviamo
    siamo in tante a chiedere giustizia
    noi donne essere fragili
    non ci conviene, prendiamo una via diversa da quella
    precedente, chiediamo aiuto ma senza risposta
    si sente il silenzio di tanta gente, troppo rumore
    nelle nostre teste, molta sofferenza nel nostro
    cuore ma mai ci sarà qualcuno a darci retta
    questo regime ci soffoca di continuo
    questo sistema ci prende l'aria, la cultura stessa
    ci sottomette, svegliatevi donne, noi valiamo
    prendete le "armi" e "combattete", nessun
    essere umano dovrà avere pretese su di noi
    perché amiamo la vita e il padre nostro, che ci
    guida in eterno, meravigliatevi.
    La vita è bella e belle siamo noi.
    Composta domenica 18 ottobre 2015
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      Scritta da: Sabrina
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Finta di niente

      Fai finta di niente,
      intanto il cuore va in frantumi.
      Sorridi, scherza e canta,
      ma non mostrare il male,
      quello che riduce l'anima
      in frammenti di cristallo,
      quello che ti sussurra
      che niente sarà più come prima.
      Sorridi, scherza e canta,
      mentre il sole tramonta
      e il buio ti entra nell'anima,
      ma non mostrare il dolore,
      perché qualcuno vive di te.
      Composta venerdì 16 ottobre 2015
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        in Poesie (Poesie generazionali)
        Si è vero non sei tanto bella,
        ma hai quello sguardo da porcella,
        stasera brilli come una stella,
        simpatica, sempre allegra,
        se ci sei tu cambia l'atmosfera,
        ridi, canta, stupiscimi ancora,
        con te la sera si colora,
        avvicinati, guardami fallo ancora,
        parlami all'orecchio ora per ora.
        Composta domenica 18 ottobre 2015
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          Scritta da: minnie
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Ho nostalgia

          Di tirarmi su
          il lenzuolo,
          di tener i vetri
          socchiusi,
          e il gatto accoccolato accanto,
          ho nostalgia
          del mio tubino a righe,
          di quelle maniche a tre quarti
          con tre fili di perline,
          e degli stivaletti stringati
          con tacco,
          della carezza soffice
          delle calze
          ho nostalgia,
          di un caffè caldo
          la sera,
          di quel leggero brivido
          all'alba,
          dei capelli sciolti
          sulla schiena che non suda,
          ho nostalgia
          di queste e di un'infinità
          di altre cose
          come di un pomeriggio
          di fette fritte di melanzane
          senza dover morire in piedi
          assieme a loro
          ho nostalgia.
          Odio le canottiere.
          Composta giovedì 8 ottobre 2015
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            Scritta da: Giuseppe Cutropia
            in Poesie (Poesie generazionali)
            "Perché un'altra non c'è nei
            silenzi del cuore..."
            (Riccardo Fogli)

            Ed io ti ascolto...
            Lo faccio nelle verità che si
            perdono nei tuoi silenzi.
            In quelle che si affacciano dai
            tuoi occhi.
            E poi... ti cerco tra quei sorrisi
            che illuminano il tuo viso,
            finendo per trovarti nella dolce
            malinconia del tuo cuore.
            Composta giovedì 1 ottobre 2015
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              Scritta da: Sabrina
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Ti amo

              Ti amo
              sempre,
              ogni minuto, ogni ora.
              Mentre sono felice,
              indignata o sperduta
              quando,
              insieme camminiamo
              e mi prendi per mano,
              oppure mentre sei lontano.
              Ti amo quando non senti ragioni,
              sbraiti o ritorni un bambino.
              Ti amo,
              quando facciamo l'amore,
              parliamo e ci guardiamo,
              unendo le nostre vite.
              E quando,
              ti abbraccio e piango,
              perché non voglio lasciarti.
              Ti amo nel cuore
              nei pensieri e nell'anima
              e ti dono la vita.
              Ti amo
              come fa la primavera
              con un campo di grano.
              Composta martedì 6 ottobre 2015
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                Scritta da: Stefano Medel
                in Poesie (Poesie generazionali)

                Ricordi

                Ricordi o no,
                forse non ricordi più niente;
                di come stavamo bene insieme;
                giravamo,
                gironzolare per strada in macchina,
                mangiare un toast,
                camminare,
                o stare seduti vicini per un po';
                non ti ricordi più;
                adesso il telefono tace,
                e tu chissà dove sei,
                che fai;
                se solo capissi,
                se solo il tuo cuore
                imparasse ad ascoltare.
                Composta domenica 4 ottobre 2015
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